L’AI ridefinisce i confini del retail 4.0

Il mondo del retail è in continua evoluzione e i brand devono trovare modi innovativi per connettersi con i propri consumatori, offrendo loro esperienze e prodotti unici e personalizzati. In questo contesto, l’intelligenza artificiale (AI) si rivela un alleato prezioso, in grado di supportare le aziende in diverse fasi della catena del valore, dalla produzione alla gestione, dall’assistenza predittiva al customer service, con l’obiettivo di incrementare le vendite in ottica retail. 

Infatti, secondo le previsioni di Statista, le vendite al dettaglio globali raggiungeranno circa 32,8 trilioni di dollari nel 2026, a fronte di circa 26,4 trilioni di dollari nel 2021, mostrando una crescita del +24%.

Ma in che modo l’intelligenza artificiale può essere applicata nel settore del retail 4.0? 

Maria Laura Albini, Partner di ARAD Digital, società di consulenza specializzata nell’accompagnare le aziende nei processi di trasformazione digitale, ha individuato sei ambiti principali in cui l’AI può fare la differenza all’interno di una strategia di vendita omnicanale.

L’Intelligenza Artificiale ottimizza l’analisi dei dati

Le aziende hanno a disposizione una grande quantità di dati provenienti dai diversi canali del brand. Dati che possono essere sfruttati per prendere decisioni strategiche. Tuttavia, senza un approccio data-driven (e senza competenze adeguate), le aziende rischiano di agire senza una visione chiara. 

L’Intelligenza Artificiale può aiutare a processare e analizzare velocemente enormi dataset, con un grado di precisione e affidabilità superiore a quello umano. Inoltre, l’AI può rilevare pattern, anomalie e trend utili per fornire alle aziende degli insights per ottimizzare le proprie attività di vendita e di marketing e le proprie relazioni con i clienti. 

L’AI predittiva può anche generare previsioni e simulare scenari futuri. Ad esempio può individuare in anticipo le performance dei prodotti e servizi e le tendenze di mercato, aiutando a gestire la domanda e la produzione. 

Esistono diversi strumenti di AI data analytics, come Tableau, Power Bi, SAP, Excel, che rendono l’analisi dei dati più efficace e accessibile.

L’AI per il retail: maggiore personalizzazione dell’esperienza del cliente

L’analisi intelligente dei dati da parte dell’AI permette di conoscere e prevedere i comportamenti e le preferenze di acquisto dei consumatori. Questo consente di offrire loro un’esperienza personalizzata e su misura, ad esempio, suggerendo loro dei prodotti pertinenti durante la navigazione di un sito web.

 Secondo il recente rapporto di Gartner, entro il 2026 un terzo di tutte le nuove applicazioni userà l’AI per creare interfacce utente personalizzate. Interfacce che quindi adattano dinamicamente i contenuti in base ai dati di acquisto e ai comportamenti di navigazione di ogni singolo utente. 

La personalizzazione basata sull’AI ha un impatto positivo sull’engagement degli utenti in ottica retail, in quanto contribuisce a creare rapporti duraturi con i clienti, aumentando sia la loro fedeltà al brand che i tassi di conversione. Questo perché le raccomandazioni personalizzate riflettono meglio gli interessi dell’utente, stimolando la sua propensione all’acquisto. 

Inoltre, con l’integrazione di AI e di tecnologie avanzate come la realtà aumentata e la realtà virtuale, le esperienze di acquisto online e offline diventano più coinvolgenti.

Gestione dell’inventario e della catena di approvvigionamento

Gli strumenti di intelligenza artificiale possono aiutare le aziende a ottimizzare la supply chain, creando così dei vantaggi competitivi e migliorando la bottom line. Ancora una volta l’AI può essere usata per fare analisi predittive, che aiutano a pianificare l’inventario in modo da ridurre i silos operativi, adeguarsi alla domanda, minimizzare i rischi e diminuire i downtime. 

Gli algoritmi intelligenti possono analizzare i dati di vendita, le tendenze di mercato e altri fattori rilevanti per prevedere la domanda con maggiore precisione. Un aspetto essenziale per stabilire i livelli di scorte ideali, evitando sia gli eccessi sia le carenze. L’ottimizzazione comporta anche una riduzione dei costi di trasporto e una maggiore efficienza operativa, oltre che un beneficio per l’ambiente. 

Il riordino automatico è un’altra funzionalità importante dell’AI nella gestione dell’inventario retail. I sistemi di intelligenza artificiale possono effettuare gli ordini in modo autonomo in base alla domanda stimata (e ai livelli delle scorte). Questo permette di risparmiare tempo e di evitare errori umani.

Da non sottovalutare poi la selezione dei fornitori e la gestione delle relazioni. Infatti, l’AI può aiutare a scegliere i partner che soddisfano meglio i requisiti di qualità, consegna e costo dell’azienda. Il tutto grazie all’analisi accurata dei dati relativi alle loro performance.

AI per il retail: maggiore automazione dei processi e della logistica

Le nuove tecnologie possono essere utilizzate per automatizzare diverse attività operative. Alcuni esempi? La gestione e la previsione dei prezzi, la pianificazione della distribuzione e il controllo delle promozioni. Inoltre, l’adozione di veicoli autonomi rappresenta una sfida della logistica attualmente in crescita, che ha il potenziale di aumentare notevolmente l’efficienza delle consegne, influendo positivamente sull’affidabilità, la riduzione dei costi e la pianificazione delle spedizioni. 

Un segnale particolarmente rilevante, che conferma questa tendenza, è il recente acquisto da parte di Amazon di sistemi di guida automatizzata per camion per la lunga percorrenza. Anche l’uso della robotica per svolgere operazioni di routine come consegna, trasporto, stoccaggio, prelievo, imballaggio e instradamento, sarà uno dei principali trend del prossimo anno. 

La tecnologia computer vision avrà un ruolo chiave in questo contesto. Questo perché i sistemi collegati all’intelligenza artificiale consentono non solo di identificare e localizzare autonomamente articoli e pacchi nei magazzini (rilevando e correggendo eventuali anomalie) ma anche di apprendere in modo automatico e migliorare autonomamente le prestazioni.

L’AI per il retail: assistenza clienti più efficiente

L’implementazione di chatbot o assistenti virtuali permette di fornire supporto in tempo reale, su canali diversi. Si riducono così i costi e si migliora la soddisfazione dei consumatori. Infatti, l’utilizzo di queste tecnologie permette ai team del servizio clienti di fornire assistenza 24/7. 

Ciò significa che i clienti possono ottenere risposte a query, ricevere consigli sui prodotti o servizi e avanzare reclami in qualsiasi momento della giornata e ottenere assistenza in tempo reale, anche quando gli agenti di supporto sono offline. 

L’introduzione dell’AI nell’assistenza clienti permette di migliorare l’efficienza e la produttività degli agenti stessi. Come? Attraverso l’identificazione automatica dell’intento e del sentiment del cliente. Questo consente agli operatori di comprendere in anticipo come approcciare l’interazione.

Il phygital: il futuro del retail 4.0

Il mondo del retail 4.0 ha già iniziato a sfruttare le innovazioni tecnologiche da tempo, ma in modo ancora limitato e disomogeneo, privilegiando la transizione dal fisico al digitale e non viceversa. Per quanto riguarda le tecnologie di supporto ai clienti in negozio, il settore è ancora in fase di sperimentazione. 

In questo scenario, il concetto di “phygital” rappresenta una grande opportunità per il 2024. Infatti, le tecnologie digitali possono cambiare radicalmente ogni fase del percorso di acquisto e creare nuovo valore esperienziale. 

Il focus per il prossimo anno sarà su sistemi interattivi e multisensoriali sotto forma di installazioni phygital, supportate dall’AI e dall’IoT per offrire ai clienti un’esperienza coinvolgente nella consulenza di moda. 

Tra gli esempi possiamo citare:

• Uno specchio interattivo su cui gli acquirenti possono vedersi indossare abiti suggeriti dal sistema
• L’uso di tecniche di motion capture per sovrapporre elementi virtuali come trucco o accessori sull’immagine reale di una persona e una tecnologia interattiva per la personalizzazione e la produzione in real time dei vestiti in negozio.

“L’AI avrà sempre di più un ruolo fondamentale e imprescindibile per migliorare l’esperienza del consumatore omnicanale e, allo stesso tempo, sarà un driver trainante per la crescita aziendale”, conclude Maria Laura Albini. “L’auspicio è che i brand introducano presto delle figure specifiche con competenze trasversali e interdisciplinari, capaci di dialogare con la tecnologia e i dati ma che, allo stesso tempo, abbiano capacità strategiche per interpretare le informazioni raccolte, in modo da impostare l’approccio migliore verso i consumatori finali, rispondendo così alle loro diverse esigenze.”

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