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Una svolta nella protezione delle identità macchina: CyberArk acquisisce Venafi da Thoma Bravo

CyberArk annuncia l’acquisizione di Venafi, esperti nella gestione delle identità macchina, da Thoma Bravo. Lo scopo dell’accordo è quello di combinare le migliori capacità di gestione delle identità macchina di Venafi con quelle di CyberArk, in modo da creare una piattaforma unificata per la sicurezza end-to-end delle identità su scala aziendale.

Questa acquisizione segna una tappa fondamentale per CyberArk e ci permette di portare avanti la nostra visione volta a proteggere ogni identità, umana e macchina, con il giusto livello di controllo dei privilegi”, ha dichiarato Matt Cohen, Chief Executive Officer di CyberArk. “Unendo le forze con Venafi ampliamo la nostra capacità di proteggere le identità delle macchine in un mondo cloud-first, GenAI e post-quantum. Le nostre tecnologie, capacità e competenze integrate risponderanno alle esigenze delle imprese globali e consentiranno ai CISO di difendersi da attacchi sempre più sofisticati che sfruttano le identità umane e delle macchine come parte della catena di attacco. Venafi porta con sé talenti di livello mondiale che condividono la cultura di CyberArk, incentrata sul cliente e sulle persone, e una mentalità orientata alla sicurezza. Siamo entusiasti di lavorare con il team di Venafi per capitalizzare l’enorme opportunità di crescita nel mercato della sicurezza delle identità.

Le identità macchina: un patrimonio da proteggere

L’incessante innovazione digitale e la migrazione verso un cloud sempre più connesso hanno portato a un aumento esponenziale del numero di identità macchina, rappresentate da workload, codice, applicazioni, dispositivi IoT e container. Il numero di identità macchina supera di gran lunga quello delle identità umane: si stima infatti che il rapporto sia 40 a 1. Le identità macchina sono tanto importanti quanto quelle umane, e vanno quindi scoperte, gestite, difese e automatizzate. Un compito non facile, e reso più complesso da cicli di vita dei certificati più brevi, da 398 a 90 giorni, e dalla necessità di essere quantum ready.

È proprio qui che Venafi e CyberArk fanno convergere le loro forze. Grazie alla gestione del ciclo di vita dei certificati, all’infrastruttura a chiave pubblica (PKI) privata, alla gestione delle identità IoT e alla firma del codice crittografico di Venafi e alle funzionalità di gestione dei segreti di CyberArk, per le aziende sarà possibile proteggersi dall’uso improprio e dalla compromissione delle identità delle macchine, di migliorare notevolmente la sicurezza e di porre fine a costose interruzioni.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare l’annuncio ufficiale, disponibile sul sito di Venafi.

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