Software

AI ibrida e aperta: la visione di Red Hat

In un mondo digitale in continuo fermento e rapida evoluzione, le aziende si ritrovano sempre più spesso a fronteggiare sfide dovute alla difficoltà di adozione e gestione delle nuove tecnologie. Sfide che Red Hat sta affrontando a viso aperto, fornendo alle aziende soluzioni open source infuse con l’AI.

Siamo pronti per affrontare l’era dell’AI?

L’AI è un ulteriore grande passo nell’evoluzione del mondo dell’IT, che segue a ruota i grandi passi compiuti dallo sviluppo di software sempre più complesso e dall’introduzione del cloud: non è quindi sbagliato dire che ci troviamo nell’era dell’AI, in quanto i dati lo riflettono. Basti pensare che il 65% delle organizzazioni sta tutt’ora investendo nell’AI generativa, e l’82% prevede un aumento nei carichi di lavoro AI nei prossimi due anni.

Mercato Ai Italia
Il mercato dell’AI in italia è in costante aumento

Tuttavia, data la complessità operativa dell’AI e dell’infrastruttura cloud sulla quale fa affidamento, molte aziende faticano a implementare soluzioni AI su misura: ben il 52% di esse, infatti, cita la mancanza di strumenti per il MLOps, ossia per la gestione e mantenimento dei processi di machine learning, come una sfida.

Ed è qui che entra in campo Red Hat, offrendo alle organizzazioni di tutto il mondo le proprie soluzioni IT comprensive, affidabili e flessibili. L’azienda ha infatti intenzione di espandere i propri servizi, fornendo nuovi framework per lo sviluppo di applicazioni moderne, tecnologie per la realizzazione e gestione di piattaforme cloud ibride e aperte, e strumenti per l’automazione delle infrastrutture IT.

L’open source e la visione partner-oriented sono le caratteristiche più importanti del modello di business di Red Hat. Infatti, nelle parole di Gianni Anguilletti, Vice-President Med Region di Red Hat: “Siamo profondamente convinti che, così come il cloud è ibrido e aperto, lo stesso deve valere per l’AI, che deve essere anch’essa ibrida e aperta: da qui uno sforzo veramente significativo per rendere open source i modelli LLM. Andremo a ripetere quindi con grande profusione di investimenti e di impegno ciò che è stato realizzato negli ultimi trent’anni da parte della nostra società anche nell’ambito dell’AI. Questo avverrà facendo leva sulla collaborazione con le comunità di cui facciamo parte storicamente, implementando un approccio ‘customer first, partner always’“.

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Una trasformazione possibile solo grazie all’automazione e piattaforme open source

Un ecosistema cloud, che sia on-premises, ibrido o pubblico, è estremamente complesso da mantenere e gestire. Al giorno d’oggi, con ritmi di produzione sempre più frenetici e complessità crescente degli strumenti e sistemi, è impensabile mantenere un’infrastruttura cloud senza automazione.

Per ovviare a questo problema, Red Hat offre Ansible, uno strumento di automazione dei sistemi già ampiamente utilizzato a livello globale. Ansible permette di creare script per automatizzare processi e svolgere compiti di gestione in completa autonomia. Tuttavia, scrivere codice per Ansible è anch’esso un compito oneroso, e richiede investimenti in personale formato.

Perché non unire, quindi, le capacità di automazione di Ansible con la potenza, velocità e versatilità dell’AI generativa? È proprio questa la soluzione offerta da Ansible Lightspeed, il prodotto di Red Hat che infonde l’AI nei processi di automazione.

Ansible Lightspeed è solo una delle tante soluzioni offerte da Red Hat per rendere più fruibili AI e ML. Alla base dei prodotti Red Hat, infatti, è presente il sistema operativo RHEL (Red Hat Enterprise Linux), le fondamenta sopra le quali l’azienda ha costruito e sta costruendo tutto il suo parco software.

Aiutare concretamente le aziende a implementare l’intelligenza artificiale

Secondo una recente analisi condotta da Gartner, il mercato dell’AI sarà destinato a crescere a quasi 300 miliardi di dollari entro il 2027. Una crescita che Red Hat vuole assecondare, aiutando le aziende a sfruttare il meglio possibile questa tecnologia, tenendo conto delle loro necessità e offrendo loro un approccio open source e flessibile.

Per questo motivo, in occasione di Red Hat Summit 2024, tenutosi a Denver, Colorado, Red Hat ha presentato molte novità in campo AI, progetti che assecondano lo slancio delle aziende in questo nuovo mondo pervaso da macchine intelligenti. Vediamo insieme alcune delle novità annunciate.

Instruct Lab: LLM alla portata di tutti

Instruct Lab è un progetto open source creato con l’obiettivo di migliorare i large language models (LLM) utilizzati nelle applicazioni di intelligenza artificiale generativa. Ideato da IBM e Red Hat, Instruct Lab apre le porte a chiunque sia interessato a sperimentare con l’AI, anche ai non esperti nel campo del machine learning. Questo progetto è parte dell’ampia visione di Red Hat che vede il futuro dell’AI trasparente, aperto, e nelle mani della community.

Instruct Lab
Il ciclo di vita di Instruct Lab

Il funzionamento di Instruct Lab è molto semplice. Chiunque, dalle aziende ai privati, può mettere mano al codice del progetto e richiedere che le modifiche vengano valutate e validate. In seguito alla validazione, il modello viene istruito e una nuova versione rilasciata.

Una gestione più efficace dei workload AI con Red Hat Enterprise Linux AI e Red Hat OpenShift AI

Red Hat mette a disposizione, sul suo sistema operativo Red Hat Enerprise Linux (RHEL), tutti gli strumenti necessari per iniziare a utilizzare strumenti AI out-of-the-box. In particolare, RHEL incorpora una versione enterprise-ready del progetto InstructLab e dei modelli di codice e linguaggio Granite, il LLM creato da IBM.

Il mondo dell’AI si sposa bene con un’architettura ibrida containerizzata, ed è proprio qui che va a inserirsi la soluzione OpenShift AI, piattaforma open source per intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML) basata su Red Hat OpenShift che consente alle aziende di creare e distribuire applicazioni AI-enabled su scala in tutto il cloud ibrido. OpenShift AI gestisce tutto il ciclo di vita dell’AI, dall’aggregazione dei dati per il training, allo sviluppo dell’applicazione, fino al rilascio e alla seguente gestione.

La redazione ringrazia gli speaker di questo evento, Danilo Maggi, Gianni Anguilletti, Rodolfo Falcone e Giorgio Galli, per averci dato l’opportunità di dare uno sguardo approfondito alle novità annunciate da Red Hat. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare il sito web dell’azienda.

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