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Il 16% dei dipendenti italiani finge di installare aggiornamenti per evitare meeting online

La scusa usata per le riunioni ha una base di verità: il 29% è arrivato in ritardo per colpa degli update

Un recente studio condotto da Kaspersky ha analizzato le abitudini degli italiani in smart working. Secondo il report Kaspersky il 16% dei dipendenti del nostro Paese afferma di aver finto di dover installare degli aggiornamenti sul proprio dispositivo per non partecipare a un meeting online. Una scusa molto credibile: il 29% dei dipendenti ha dichiarato di essere arrivato in ritardo almeno una volta per colpa degli aggiornamenti.

Gli aggiornamenti sono la scusa migliore per evitare i meeting online, secondo il report Kaspersky

Quando il PC diventa il mezzo di comunicazione più utilizzano per la vita nell’ufficio ibrido, installare gli aggiornamenti diventa una preoccupazione non da poco. Non solo quasi un terzo dei dipendenti ha tardato a causa degli update, ma il 26% ha lamentato la perdita di lavoro e dati non salvati prima del riavvio del PC.

Per questo motivo gli aggiornamenti diventano un’ottima scusa per non fare riunioni e video call. Inoltre, Il 22% degli intervistati ha ammesso di aver installato gli aggiornamenti per non dover lavorare. Ma va detto che invece la maggior parte dei dipendenti non vuole essere rallentato mentre lavora: il 65% vorrebbe che gli aggiornamenti avvenissero fuori dall’orario di lavoro.

I consigli per gli update di Kaspersky

Per gestire al meglio gli update, serve quindi la volontà di seguire qualche semplice regola. Secondo Kaspersky, basterebbe:

  • Pianificare gli aggiornamenti verso la fine della giornata, quando i dispositivi sono accessi ma l’attività dei dipendenti di solito è ridotta
  • Usare il wake-on-LAN, che permette di attivare i terminali da remoto per gli aggiornamenti da remoto fuori dall’orario di lavoro.
  • Divere gli utenti in gruppi, fra cui uno di prova. Aggiornare poi i gruppi singolarmente, in modo che il reparto IT possa essere tempestivo in caso di necessità
  • Informare il personale della funzione AutoSave se presente nel software usato, per evitare di perdere dati
  • Installare una soluzione di endpoint protection che possa gestire le patch, come Kaspersky Endpoint Security for Business.

Per approfondire, potete leggere il report completo a questo indirizzo.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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