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I dispositivi diventano un servizio, Daniele Zavattoni di Elmec ci spiega il DaaS

Il Digital Workplace Manager ci racconta come funziona il Device-as-a-Service di Elmec Informatica

Tutto sta diventando “as-a-Service”. Le aziende sempre più vogliono avere flessibilità e semplicità, concentrando i propri reparti IT sul core business. Questo vale anche per i dispositivi: in questa intervista, Daniele Zavattoni, Digital Workplace Manager di Elmec Informatica, ci spiega come funziona il Device-as-a-Service (DaaS).

Daniele Zavattoni di Elmec Informatica ci racconta il Device-as-a-Service

La giusta tecnologia per un’azienda può fare la differenza. Avere computer adatti alle proprie mansioni, connessi alla rete aziendale in maniera efficiente e sicura. Lavorare bene in mobilità con smartphone e laptop che hanno tutti i software (e le garanzie di sicurezza) per gestire i clienti. Le aziende vogliono più che un semplice fornitore di hardware – hanno bisogno di un servizio completo, che sgravi i reparti IT e renda più efficiente il lavoro.

Il Digital Workplace Manager di Elmec Informatica Daniele Zavattoni ci spiega di aver notato questa evoluzione delle esigenze dei clienti da quando lavora in questo ambito. “Lavoro in Elmec da sette anni, prima mi occupavo soprattutto di delivery. Ora invece faccio il project manager e da qualche anno mi occupo di pre-vendita: supporto le figure sales nel costruire una soluzione a 360 gradi per risolvere le esigenze dei clienti. Da un anno e mezzo sono responsabile del Digital Workplace: qualcosa di più della semplice fornitura hardware, diamo servizi innovativi alle aziende”.

Zavattoni ci racconta che il suo lavoro lo porta a stare accanto al cliente, anche più di quanto accadesse in passato. “Sempre di più il lavoro di vendita diventa anche una consulenza: le aziende ci raccontano l’esperienza e chiedono una roadmap per innovare. Il mio compito è supportare dapprima l’esigenza più immediata, per poi accompagnarlo in un percorso”.

Come funziona il Device-as-a-Service

Zavattoni ci spiega che in breve tempo il centro dell’attenzione sta passando da essere la rivendita di prodotti al fornire servizi davvero completi e semplici da fruire per le aziende. “Noi fatturavamo soprattutto vendendo prodotti. Un amministratore IT di un’azienda mi chiamava dicendo ‘mi servono 50 PC’ e noi li procuravamo. Un servizio senza dubbio utile, ma con poco valore aggiunto. Fornivamo l’installazione on-site, la manutenzione dei prodotti e poco più”.

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Daniele Zavattoni, Digital Workplace Manager di Elmec Informatica

Ma il cambiamento stava per arrivare. “Nel 2018 invece iniziammo a sviluppare quello che oggi è il nostro servizio DaaS. Una soluzione molto più semplice, che riunisce in un unico canone tutto quello che serve per l’IT aziendale. Un vero e proprio noleggio operativo. Spesso ai clienti faccio l’esempio delle licenze software, che nel tempo sono cambiate: una volta si compravano le licenze dei programmi a vita, mentre ora tutti si stanno muovendo verso abbonamenti”.

Unire tutto in un unico servizio permette alle aziende di non dover pensare a nient’altro quando si parla di dotazione IT. E Zavattoni ci spiega che per le aziende la differenza arriva dallo sgravare il reparto IT, che può concentrarsi sul core business invece di dover gestire i dispositivi più disparati.

Cosa offre questa soluzione

Un punto che Zavattoni ha voluto specificare è che non si tratta di una semplice rateizzazione dei pagamenti. “Non è un bene rateizzato nel tempo, una specie di finanziamento per comprare hardware. È un servizio, che ha al suo interno anche una componente finanziaria che prevede il noleggio operativo. Ma per noi il valore aggiunto lo dà la componente tecnica: l’installazione, la gestione dei dispositivi in console, le licenze”.

Qualcosa altre realtà sul mercato non potrebbero dare in alcun modo. “Noi siamo l’unico interlocutore per l’azienda, siamo sia l’ente finanziario che quello tecnico. Questo significa che ci occupiamo di tutto: delivery, integrazione, roll-out, gestione tramite MyElmec. E offriamo maggior flessibilità perché possiamo gestire internamente tutte le esigenze dei clienti”.

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Uno dei vantaggi dell’approccio Device-as-a-Service di Elmec Informatica ha a che fare con la flessibilità dei canoni. In base alle esigenze, le aziende possono scegliere se aprire contratti DaaS per 24, 36 o 48 mesi e non solo. Ma oltre alle esigenze operative, c’è flessibilità anche in base ai dispositivi. “Se per esempio un’azienda vuole smartphone, laptop e desktop, noi possiamo dare tempistiche diverse anche in base al tipo di dispositivo. Noi discutiamo a tavolino le diverse esigenze delle aziende, facendo in modo che trovino la soluzione giusta per loro”.

Un approccio semplice – ma anche sostenibile

Il grande vantaggio dell’approccio di Device-as-a-Service è quello di fornire alle aziende un servizio al tempo stesso sartoriale e flessibile. Da un lato, potete avere dispositivi già pronti all’uso e ideali per le esigenze della forza lavoro della vostra impresa. Dall’altro, potete gestire i dispositivi in maniera dinamica: qualcosa che Zavattoni ci spiega essere stata essenziale durante il periodo pandemico. “Abbiamo avuto aziende che hanno dovuto cambiare dispositivi – dai fissi in un reparto chiuso ai laptop per il lavoro ibrido. Grazie alla nostra esperienza e alla gestione interna dei dispositivi, abbiamo potuto farlo e mettere a buon uso i prodotti decomissionati”.

Il DaaS infatti permette di abilitare un approccio più sostenibile per l’IT (molto utile anche per le aziende che lo mettono a bilancio). Il vantaggio del Device-as-a-Service è che l’azienda deve solo preoccuparsi di utilizzare i dispositivi al massimo, lasciando il resto ad Elmec Informatica.

Una volta che arriva il momento di cambiarli, per qualsiasi ragione, Elmec Informatica si occupa di tutto. “Facciamo tutto il servizio di decomissionamento, garantendo anche una seconda vita ai dispositivi: abbiamo un’unità che si occupa di ricondizionare i dispositivi e di farli tornare operativi, quando è possibile”.

Zavattoni ci spiega che questo approccio offre un’opportunità sostenibile concreta alle aziende: non si tratta di green washing. Invece le aziende hanno la possibilità di poter certificare una certa percentuale di prodotti che sono ricondizionati, qualcosa di importante in chiave ESG. Senza rinunciare alla qualità dei prodotti.

E questo approccio rende più sostenibile anche la stessa Elmec. “Abbiamo un reparto per riparare l’ hardware, smartphone compresi, per diminuire il numero di dispositivi che scartiamo e mandiamo a reciclare”.

Dispositivi come servizi, personalizzati per ogni utente

Zavattoni ci spiega che l’approccio DaaS di Elmec Informatica sta trovando il favore di moltissimi clienti, per la grande flessibilità offerta. Stiamo rendendo il PC un servizio, che dà ai lavoratori esattamente quello di cui hanno bisogno. Qualcosa che piace soprattutto alle aziende multinazionali, che sfruttano la nostra impronta europea”.

Infatti, uno dei grandi vantaggi riguarda la possibilità di personalizzare l’onboarding e l’offboarding, scaricando l’impegno degli IT aziendali. “Studiamo insieme ai clienti le esigenze e poi mettiamo in campo risorse e servizi a 360 gradi. L’obiettivo è quello di dare a dipendente il giusto hardware e con i giusti software e servizi. Per esempio, possiamo personalizzare i tool caricati sul computer affinché i dipendenti siano subito pronti a lavorare. Anzi, spesso li colleghiamo già alla rete dell’azienda. Durante il lockdown mandavamo addirittura a domicilio il dispositivo con tutti gli applicativi: tutto quello che i lavoratori dovevano fare era collegarsi a internet e inserire username e password. Oppure associavamo a una console (magari creata da noi) per scaricare tutto appena connesso il PC alla rete. Un servizio completo”.

Per l’offboarding, vale lo stesso. “Lavoriamo con grandi aziende che magari hanno un ricambio di personale molto ampio, poiché impiegano decine di migliaia di persone. Senza un’offboarding efficiente, i PC resterebbero in un angolo degli uffici dei responsabili IT, aspettando che abbiano qualche ora libera per lavorarci. Noi invece possiamo occuparcene con professionalità, scaricando di lavoro l’IT aziendale”.

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E poiché Elmec Informatica segue da vicino le aziende che sfruttano il Device-as-a-Service (DaaS), se un’azienda di qualsiasi dimensioni ha qualche problema è pronta a intervenire. “Se un cliente ci dice che un laptop non funziona, possiamo mandare subito un ‘muletto’ per sostituirlo e ridurre i tempi di down al minimo”.

Elmec e il Device-as-a-Service (Daas), una scelta sempre più diffusa

Parlando del successo di questo approccio – che vale per Elmec 25 milioni di euro in più nel solo 2021 – Zavattoni ci sembra soddisfatto ma anche convinto che il futuro riserva una crescita ulteriore. “Dopo due anni dal lancio, abbiamo fornito come servizio oltre 25 mila dispositivi. Se prima una grossa fetta del nostro fatturato arrivava dalla rivendita hardware, il DaaS si sta ritagliando una fetta sempre più ampia. Penso che sempre più aziende sceglieranno questo approccio”.

L’hardware aziendale diventa un servizio, semplice per l’IT e personalizzato per abilitare il lavoro dei dipendenti. Per approfondire, potete visitare il sito di Elmec Informatica e magari leggervi questo interessante case study.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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