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Ottimizzare il proprio modello economico per il cloud: tre aree chiave da considerare

Il cloud è oramai diventato una necessità per le aziende tecnologiche che vogliono sopravvivere e prosperare nell’attuale scenario economico incerto. Tuttavia, il cloud non è una soluzione magica che elimina tutti i problemi di costo e di performance. Al contrario, richiede una pianificazione strategica e una gestione attenta per evitare sprechi e inefficienze. In questo articolo, grazie a Rick Vanover, Senior Director Product Strategy di Veeam, esamineremo tre aree chiave su cui le aziende tecnologiche dovrebbero concentrarsi per definire e ottimizzare il modello economico della propria infrastruttura cloud.

Le 3 aree chiave per ottimizzare il modello economico del cloud

1) Comprendere le motivazioni

La prima area è la comprensione del “perché” del passaggio al cloud. Questo implica non solo avere chiari gli obiettivi di business che si vogliono raggiungere, ma anche i requisiti tecnici che ne derivano. Inoltre, è essenziale stimare il costo totale del cloud e confrontarlo con le aspettative finanziarie.

Se questi tre fattori non sono allineati, si rischia di incorrere in un “Billshock”, ovvero una bolletta del cloud molto più alta del previsto.

“Uno dei primi consigli che do alle aziende che cercano di passare al cloud è probabilmente ancora più rilevante quando si valuta o si definisce un modello economico per il cloud: assicurarsi di capire innanzitutto perché lo si sta facendo. Ciò significa pensare al di là del semplice risultato commerciale o del “cloud è una tecnologia interessante che tutti usano”, ci spiega Rick Vanover di Veeam.

2) Considerare il ciclo di vita dei dati

I dati sono una delle principali fonti di costo nel cloud, ma anche una delle più trascurate. I dati non sono tutti uguali: hanno bisogni diversi in termini di storage, accesso e sicurezza a seconda della loro età e del loro valore. 

Il modello economico per il cloud dovrebbe tener conto di queste differenze e prevedere una progressione del ciclo di vita dei dati che riduca i costi man mano che i dati invecchiano. Questo significa usare tipi di storage adeguati alle esigenze dei dati, come il livello di performance, l’object storage e l’archiviazione.

“Una trappola comune in cui incorrono le aziende quando definiscono il loro modello economico per il cloud è ignorare il ciclo di vita dei dati. È necessario pensare a dove saranno collocati i dati e a quanto costeranno, ma questi non sono (e soprattutto non dovrebbero essere) gli stessi nell’arco di un ciclo di vita di sette anni”, commenta Vanover.

3) Monitoraggio delle prestazioni cloud

l cloud è un ambiente dinamico e in continua evoluzione, che richiede una revisione periodica delle prestazioni, dei costi e dei benefici. Le aziende tecnologiche dovrebbero usare strumenti e metriche che consentano di misurare l’efficacia del loro modello economico per il cloud e di identificare le aree di miglioramento. 

Inoltre, le aziende dovrebbero sfruttare le opportunità offerte dal cloud per innovare e sperimentare nuove soluzioni che possano aumentare il valore aggiunto e la competitività.

“Mentre le aziende navigano in un panorama economico incerto, è fondamentale creare un modello economico per il cloud che si basi sui “perché” e che bilanci le considerazioni commerciali, tecniche e finanziarie. Un modello economico cloud ben definito non è più solo una “bella idea”, ma una necessità per la sopravvivenza e la crescita”.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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