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Al Cisco Live l’azienda presenta la sua strategia per la security

Un nuovo passo verso il Cisco Security Cloud

Al Cisco Live l’azienda annuncia nuove funzionalità per proteggere gli ambienti di lavoro ibridi e multi-cloud, allargando il proprio portafoglio security. L’azienda continua il suo percorso verso il Cisco Security Cloud, una visione strategica per tutelare l’intera ecosistema IT di un’azienda.

Le novità security annuncia al Cisco Live

Le funzionalità Duo Risk-based Authentication annunciate al Cisco Live introducono diverse novità in ambito security. Come il miglioramento degli alert sul rischio quali l’indirizzo IP, includendo l’impronta Wi-Fi anomina che valuta la posizione degli utenti pur proteggendo la privacy.

Inoltre, le funzionalità annunciate riconoscono i comportamenti di attaccano noti, utilizzando il Verified Duo Push. E ampliano l’Enterprise Single Sign On (SSO) con il supporto di OpenID Connect (OIDC).

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Come spiega Jeetu Patel, Executive Vice President and General Manager of Security and Collaboration at Cisco, “I prodotti per la sicurezza devono garantire una user experience fluida in grado di ridurre al minimo i rischi per l’azienda. Allo stesso tempo, le aziende devono considerare la loro security resilience in modo olistico. Per questo motivo Cisco sta sviluppando un portafoglio di soluzioni per la sicurezza end-to-end e le sta integrando in un’unica piattaforma. Siamo entusiasti di condividere le ultime innovazioni che riguardano lo zero trust, la sicurezza delle applicazioni e la connettività sicura, avvicinandoci sempre di più alla nostra visione.”

Applicazioni più sicure

Secondo i dati Cisco, solo un 12% delle applicazioni ha raggiunto la giusta fase di maturazione. Il 65% si trova ancora nella fase formativa o iniziale. Quindi scansionare in maniera tradizionale per vulnerabilità e minacce, senza un contesto condiviso a livello aziendale, rischia di rallentare i tempi.

Per questo motivo al Cisco Live l’azienda ha anche integrato nuove funzionalità in Cisco Secure Application. Come Threat intelligence Feed in tempo reale da Cisco Talos, Kenna e Panoptica. E Business Risk Observability per dare alle aziende un punteggio di rischio aziendale.

Maggior sicurezza nella connettività

Avere un IT sempre più complesso e gestire una forza lavoro ibrida, introduce nuovi rischi e un aumento dei costi operativi. La maggior parte delle reti aziendali non può gestire il cambiamento del traffico con l’avvento del SaaS e del lavoro ibrido. Stando ai dati ci Cisco, solo il 19% ha una protezione avanzata della rete, mentre oltre il 50% è in fase formativa o iniziale.

Per rispondere a queste sfide, spesso le aziende stanno adottando sempre più architetture Secure Access Service Edge (SASE). Per questo motivo Cisco introduce la nuova integrazione di Cisco+Secure Connect, prima soluzione SASE unificata single-vendor del settore, con Cisco SD-WAN powered by Viptela. In questo modo, i servizi di sicurezza cloud di Cisco sono accessibili da ovunque.

Al Cisco Live arriva il primo Cybersecurity Readiness Index

All’evento Live, Cisco ha anche annunciato il suo primo Cybersecurity Readiness Index. Questo indice valuta i cinque pilastri della security: identità, dispositivi, rete, applicazioni e dati. I risultati mostrano che il 15% delle aziende a livello globale è in fase matura in materia sicurezza informatica.

Sara Assicurazioni si affida a Cisco Secure per proteggersi dalle minacce informatiche

L’indice inoltre sottolinea come, sebbene la protezione dell’identià e dei dispositivi sia largamente usata, serve maggior attenzione a proteggere reti e applicazioni.

Come detto, il metodo più utilizzato per proteggersi per le aziende è la sicurezza dell’identità. Su questo versante, il 43% si dichiara maturo, mentre il 30% pensa sia ancora una “sfida”. Per quanto riguarda la sicurezza dei dispositivi, il 31% risulta maturo mentre il 13% sta vivendo una “sfida”.

Eppure, per la maggior parte degli intervistati questi due ambiti rappresentano i principali rischi di sicurezza. Infatti, con l’adozione di tecnologie come l’autenticazione a più fattori (MFA), i cybercriminali prendono di mira le soluzioni che proteggono utenti e dispositivi. Gli attuali alert di sicurezza e i controlli sull’autenticazione non bastano più, perché poco flessibili. Serve invece un approccio che aumenti al tempo stesso la sicurezza e riduca le frizioni.

Potete trovare maggiori informazioni sul blog di Cisco.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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