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Edoardo Accenti, nuovo Country Manager di HPE Aruba Italia incontra la stampa e parla del futuro

Oramai ci siamo quasi stufati di scrivere che stiamo uscendo dalla pandemia. Quello di cui non ci siamo stufati di scrivere, invece, è che l’uscita comporterà dei grandi cambiamenti. Ogni azienda ha una sua visione di quello che sarà il futuro, e ne abbiamo già illustrate alcune su questo sito. Il 6 luglio 2022 anche HPE Aruba Italia ha voluto condividere la sua visione per il futuro. Visione che è stata raccontata dalla parole di Edoardo Accenti, nuovo Country Manager e di Alessandro Ercoli, System Engineering di HPE Aruba Italia.

Il futuro secondo HPE Aruba Italia

HPE Aruba Italia, chiamata erroneamente solo Aruba da molti, è un’azienda che non ha bisogno di grandi presentazioni. Nata dall’acquisizione di Aruba Network da parte di Hewlett Packard Enterprise, HPE Aruba è un’azienda che fornisce soluzioni IT aziendali fortemente improntate sulla mobilità. Nel farlo, Aruba si appoggia su tre principi fondamentali: l’attenzione al cliente, un forte focus sull’innovazione e un modello aziendale agile per far fronte alle richieste dei clienti.

Durante la discussione, portata avanti da Edoardo Accenti e Alessandro Ercoli, sono stati toccati molti argomenti di grande attualità, che hanno spaziato dalla sostenibilità alla convivenza tra le tecnologie Wi-Fi6 e 5G. Tuttavia, l’azienda a voluto mettere l’accento su due aspetti molto verticali che però, a parere nostro, la distinguono anche da una serie di realtà a lei concorrenti. Questi due aspetti riguardano i settori dell’hospitality e dell’industria manifatturiera.

Il mercato dell’hospitality

Edoardo Accenti
Edoardo Accenti

Questo mercato che, ci spiega Accenti, non si limita alle attività di alberghi e locali pubblici, sta ripartendo ora dopo una ovvia battuta d’arresto dovuta al COVID-19. Aruba guarda a questo settore già forte di una esperienza maturata nel mondo delle crociere.

La visione negli anni a venire, in questo caso, è quella per cui gli operatori porteranno innovazione nel modo in cu i gli utenti finali usufruiranno del servizio. L’esperienza di un viaggio o di una permanenza non solo sarà potenziata da tecnologie digitali, ma inizierà prima dello spostamento fisico.

Nel corso del prossimo decennio la tecnologia innovativa rivoluzionerà il settore dell’ospitalità combinando il mondo fisico con quello digitale per migliorare la customer experience.
— Morten Illum, VP EMEA di HPE Aruba

Questo risultato, però, potrà essere raggiunto a patto di rendere disponibili una serie di tecnologie.

Innanzitutto, ci saranno una serie di dispositivi molto delicati e strategici che dovranno essere connessi in rete. L’infrastruttura di rete dovrà necessariamente essere affidabile e sicura. Inoltre, sarà necessario raccogliere una grande quantità di dati per poter misurare la qualità dell’esperienza dell’utente. Entrano quindi in gioco forti elementi di privacy e di sicurezza, sempre a carico dell’infrastruttura.

In questa ottica, il mondo delle telecomunicazioni si prepara alla ripresa dei viaggi e HPE Aruba si propone come una delle realtà di riferimento grazie anche alle esperienze già acquisite.

I cinque pilastri del futuro mercato dell’hospitality

In una collaborazione con l’agenzia specializzata in trend globali Foresight Factory, HPE Aruba ha delineato cinque pilastri su quali si baserà il mercato dell’hospitality del prossimo decennio.

Offrire opzioni senza presenza facendo uso di tecnologie come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) senza sottostimare il canale del metaverso.

L’esperienza dell’utente inizierà prima e finirà dopo. L’esperienza virtuale diventerà un preludio non negoziabile all’evento e accompagnerà l’utente anche dopo l’esperienza fisica in una specie di assistenza post-vendita. Aruba battezza questo fenomeno come la nascita del [pretailtainment.

L’esperienza diventerà una questione organica attraverso una condivisione pervasiva dei dati che permetterà agli operatori di consigliare prodotti e servizi sulla base di un profilo utente costruito in maniera collaborativa e appoggiandosi sulla disponibilità di risorse locali.

Anticipare le richieste dei clienti valutando come loro si sentono e non solo quello che dicono. Raccogliere dati, anche biometrici, permette di reagire a segnali fisici e fornire ai clienti quello che vogliono prima che sappiano di volerlo con l’aiuto di una Intelligenza Artificiale predittiva.

Fornire feedback ai clienti. Gli operatori devono essere pronti a condividere i dati raccolti con i clienti per aiutarli a prendere delle decisioni. Questo vuol dire anche offrire un ventaglio più ampio di opzioni rivolte a chi è sensibile all’ambiente, alla salute e all’etica.

Il mercato manifatturiero

Alessandro Ercoli
Alessandro Ercoli

Il manifatturiero, racconta Ercoli, è uno di quei settori che nel nostro Paese ricopre un ruolo molto importante per la ripresa post-COVID. Questo settore. In piena digital transformation, ha delle richieste infrastrutturali molto importanti dal punto di vista della rete. C’è infatti bisogno di garantire una continuità di servizio ma, soprattutto, occorre aumentare il più possibile il livello di automazione per la gestione dell’infrastruttura.

Secondo HPE Aruba, il futuro sarà caratterizzato da infrastrutture di rete molto complesse che però dovranno essere facili da configurare e manutenere. Sotto questo punto di vista, il Cloud è sicuramente la tecnologia che può fare la differenza anche grazie alla grande capacità di elaborazione offerta. Questa capacità elaborativa torna utile per analizzare i grandi quantitativi di dati provenienti da un una folta popolazione di sensori.

Da qui si prende spunto per trattare anche l’argomento delle Software Defined Network (SDN) e dei Software Defined Datacenter (SDC). In sintesi, si tratta di un approccio dinamico basato sul software per la gestione di reti e datacenter. Seguire un approccio “software defined” permette di ottimizzare le prestazioni e il monitoraggio delle infrastrutture. Questa strada, per HPE Aruba rappresenta il futuro anche perché permette un’ottimizzazione dei flussi dati in base alla logica delle applicazioni e alla richiesta di servizio dei dati (sicurezza e performance). In particolare, lavorando su questo aspetto, HPE Aruba intende promuovere il modello “as a service” tipico del Cloud come modello di consumption della anche per l’infrastruttura.

Appuntamento ad Atmosphere 2022

L’incontro di chiude con un annuncio relativo all’evento annuale di HPE Aruba, Atmosphere, che dal 2022 torna in presenza. Anzi, non torna solo in presenza ma raddoppia. Infatti, dopo l’evento Atmosphere 2022 a livello corporate negli U.S.A., a settembre ci sarà anche un’edizione locale che si terrà a Milano.

L’edizione italiana sarà un’occasione per poter parlare di storie di successo sul nostro territorio e toccare temi sensibili per la nostra realtà, come quelli legati alla salute e all’educazione.

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Autore

  • Dario Maggiorini

    Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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