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Il mercato dell’AI in Italia vale mezzo miliardo

Alessandra Peterlin di Spitch.ai ci spiega il punto di vista dell'azienda

Il mercato dell’AI in Italia continua a crescere: nel 2022 ha raggiunto quota 500 milioni di euro e non sembra intenzionato a diminuire. Alessandra Peterlin, Head of Sales & Consultancy di Spitch, ci ha spiegato come in particolare le tecnologie vocali possano giocare un ruolo strategico importante.

L’AI in Italia è un mercato da mezzo miliardo – il punto di Spitch

L’intelligenza artificiale è una tecnologia in continua evoluzione, che sta sempre più cambiando il modo in cui le persone interagiscono con le macchine. Una prova evidente di questo trend l’ha dato l’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano. L’ultima analisi infatti vede il mercato dell’AI in Italia toccare quota 500 milioni di euro. Una crescita enorme, del +32% rispetto all’anno precedente. Di questa cifra, il 73% commissionato da imprese italiane (365 milioni di euro) e il 27% rappresentato da export di progetti (135 milioni di euro).

Alessandra Peterlin, Head of Sales & Consultancy di Spitch, ci spiega: “L’intelligenza artificiale sta penetrando a livello sempre più capillare all’interno dei player di riferimento nei vari settori del mercato italiano ed internazionale, in alcuni casi ridefinendo un business preesistente, in altri andando ad aprire orizzonti completamente nuovi“.

Alessandra Peterlin diventa Director of Sales and Consultancy di Spitch
Alessandra Peterlin, Head of Sales & Consultancy di Spitch

Peterlin continua: “Ciò che è certo, in questa nuova frontiera dell’innovazione, è la linea guida dettata dalla customer experience, che dal punto di vista gestionale deve essere sempre più automatizzata per rispondere a criteri di efficienza ed efficacia, ma dall’altro, quello umano, deve dimostrarsi sempre e comunque altamente personalizzata e mai superficiale. In quest’ottica le tecnologie vocali stanno rivestendo un ruolo fondamentale, permettendo ai consumatori di interfacciarsi con le aziende in maniera rapida e confortevole e al customer care di poter sprigionare il vero valore dell’apporto umano“.

L’avvento dei chatbot

Una delle applicazioni più diffuse dell’intelligenza artificiale è l’utilizzo di chatbot, ovvero software progettati per imitare la conversazione umana. Se il 61% delle aziende ha svillupato un progetto AI (un +10% rispetto a cinque anni fa), l’Osservatorio del PoliMi spiega che i chatbot hanno raggiunto un utilizzo dell’81%. Sono numeri prossimi a quelli dell’assistente vocale, che arriva addirittura a quota 83%.

I chatbot sono una grande opportunità per le aziende, perché aiutano a risparmiare tempo ed energia nella risoluzione dei problemi dei clienti e nel fornire informazioni. L’AI permette di dare risposte veloci ed efficienti, sempre.

Speech Analytics biometria vocale fornita da Spitch

Come ci spiega Peterlin, “le tecnologie di virtual assistant come ‘prima linea’ di contatto, e le soluzioni di speech analytics con il loro indispensabile valore aggiunto, permettono di comprendere al meglio le dinamiche conversazionali con la clientela. La biometrica vocale, invece, consente di semplificare la relazione con il cliente, di identificarlo in maniera univoca cosi da limitare fattori di rischio importanti che possono verificarsi quotidianamente in diversi contesti. E naturalmente il futuro va in una direzione precisa: una sempre maggior integrazione di questi strumenti, che devono agire di concerto“.

Speech Analytics A Complete Guide - 2021 Edition
  • The Art of Service - Speech Analytics Publishing (Autore)

Un’intelligenza artificiale a contatto con il cliente

Il mercato dei chatbot sta continuando la sua crescita inarrestabile, a fianco di quello dell’AI in generale, in Italia come all’estero. Negli anni a venire, molti analisti si aspettano un’ulteriore accelerazione nell’adozione dei chatbot da parte delle aziende. La gestione dei clienti, la risoluzione dei problemi, la fornitura di informazioni e consigli, la gestione delle risorse umane e quella delll’inventario. Tutti ambiti in cui i bot non sostituiranno necessariamente le persone, ma potranno prendersi cura delle operazioni più semplici e ripetitive.

Con novità tecnologiche continue e un grande interesse delle aziende, il futuro del mercato dell’AI in Italia sembra roseo. Per maggiori informazioni su Spitch.ai, potete visitare il sito ufficiale.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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