La Commissione europea lancia oggi due proposte per un nuove regole sulla responsabilità per i prodotti digitali e l’intelligenza artificiale (IA), a tutela dei consumatori. Risarcimenti per i prodotti difettosi che causano danni, standard comuni di tutela e certezza giuridica per i produttori, che saranno ritenuti responsabili degli articoli sul mercato.
Le nuove norme sono disegnate per aiutare persone e aziende che hanno subito danni a causa dell’IA ad alto rischio, e copriranno robot, droni, sistemi di smart home, algoritmi e la tecnologia intelligente nel suo complesso, incluse le auto a guida autonoma.
Le nuove norme per l’intelligenza artificiale
La nuova direttiva sulla responsabilità prevede, tra le altre cose, che l’onere della prova resti a carico della persona lesa. Ma i produttori saranno obbligati a divulgare le informazioni necessarie in tribunale, fatta salva la tutela dei segreti commerciali e della riservatezza. Il periodo di responsabilità sarò esteso da 10 anni a 15 anni per danni alla salute latenti e la soglia di 500 euro per i risarcimenti verrà abolita per garantire la piena tutela delle vittime.
Le aziende produttrici sono ritenute responsabili per tutti i prodotti non sicuri, materiali e immateriali, inclusi software integrati o autonomi, sistemi di intelligenza artificiale, servizi digitali necessari per il funzionamento dei prodotti e per gli articoli ricondizionati. Prevista anche una tutela per i prodotti non sicuri importati da Paesi extra Ue: i consumatori potranno fare reclamo all’importatore o al rappresentante Ue del produttore.
“Pur considerando l’enorme potenziale delle nuove tecnologie, dobbiamo sempre garantire la sicurezza dei consumatori. Adeguati standard di protezione per i cittadini dell’Ue sono la base della fiducia dei consumatori e quindi dell’innovazione di successo. Le nuove tecnologie come i droni o i servizi di consegna gestiti dall’IA possono funzionare solo quando i consumatori si sentono al sicuro e protetti”. Ha commentato il commissario alla Giustizia, Didier Reynders. Sottolineando che, con le nuove norme, il quadro giuridico Ue sarà adeguato “alle realtà della trasformazione digitale”. Le nuove norme andranno a integrare la legge Ue sull’intelligenza artificiale (AI Act), presentata nell’aprile 2021 e attualmente in discussione tra gli Stati membri e al Parlamento europeo.
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