Nasce WPP Networking Platform, il punto d’incontro per chi lavora nel design

WORTH Partnership Project, il più importante incubatore europeo in ambito creativo, presenta oggi WPP Networking Platform, la più grande community di design in Europa. Qui, creativi e imprese attive nei settori fashion e lifestyle possono per condividere il proprio know-how e le proprie esperienze, ed esplorare potenziali sinergie e opportunità di business. I settori interessati sono il tessile, calzaturiero, pelletteria, design, home decor, gioielleria e accessori.

WPP Networking Platform, il design come punto d’incontro

WPP Networking Platform permette ai  membri iscritti alla community, di poter entrare in contatto con aziende e professionisti dei settori moda e lifestyle. Inoltre avranno la possibilità di accedere a contenuti esclusivi, agli ultimi trend di mercato, e al ruolo che ha il design nelle sfide attuali e future e come può diventare la soluzione.

“In un mercato come quello Europeo, che conta oltre 500 milioni di persone, la capacità di fare rete è un naturale acceleratore di business in cui gli stimoli e le opportunità non sono più solo quelli propri, ma anche quelli intercettati dagli altri membri della community nel proprio mercato. WPP Networking Platform  è un’area di prosperità e condivisione che consente di avere accesso a idee, competenze, stimoli e opportunità commerciali nonché alla ricchezza derivante dalle diversità culturali, in un dialogo senza limiti geografici di sorta”, spiega Korinna Molla, coordinatrice di WORTH Partnership Project.

Finanziato da COSME, il programma dell’Unione europea per la competitività delle piccole e medie imprese, WORTH Partnership Project ha già condiviso 152 progetti che coinvolgono 345 partner provenienti da 34 Paesi EU-COSME:  dalla Francia alla Germania, Spagna, UK, Italia, senza dimenticare Olanda, Slovenia, Moldavia, Estonia, Svezia, Finlandia, Montenegro, Serbia, e molte altre. Questo progetto della Commissione Europea è un laboratorio unico dove i designer europei possono sperimentare i vantaggi offerti da collaborazioni transnazionali e dalla partecipazione a un mercato interno di oltre 500 milioni di persone.

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