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Kyndryl, i risultati dopo un anno (nel mondo e in Italia)

Paolo Degl’Innocenti e James Rutledge ci raccontano i progressi della società

MILANO – Un anno fa nasceva Kyndryl, come spin-off di IBM IT infrastructure services, gestendo fin da subito le più importanti infrastrutture ICT al mondo. Presente in oltre 64 nazioni e con oltre quattromila clienti, l’azienda offre un portfolio di soluzioni complete per la trasformazione digitale. Ma dopo un anno, quali sono i risultati ottenuti in Italia e a livello globale? Ce lo hanno spiegato in un incontro a Milano Paolo Degl’Innocenti, Presidente di Kyndryl Italia, e James Rutledge, Kyndryl Global Head of Delivery.

Kyndryl dopo un anno, la situazione in Italia e nel mondo

Paolo Degl’Innocenti ci spiega fin da subito che la società di cui gestisce il ramo italiano è davvero giovanissima: “Oggi è un anno che Kyndryl è sul mercato, anzi forse manca ancora qualche oraci spiega. Ma non stiamo parlando di una startup fra le tante: Kyndryl nasce come spin-off di IBM, posizionandosi da subito come un leader del mercato ICT a livello globale.

Degl’Innocenti ci dice che “Alcuni di voi ricorderanno quando ci siamo presentati sul mercato l’anno scorso, quando abbiamo raccontato chi siamo e come siamo fatti. Siamo un’azienda che opera in 64 Paesi nel mondo, abbiamo più di 90 mila dipendenti e oltre quattromila clienti. E cosa facciamo? Gestiamo le più importanti infrastrutture IST del mondo.

Infatti “Abbiamo l’onore di lavorare oltre il 75% del Fortune 100, che ci affidano le proprie infrastrutture mission critical. E noi offriamo una proposta di valore che articoliamo in cinque diversi ambiti”, spiega il Presidente di Kyndryl Italia.

kyndryl italia global 2022-min

Un’offerta completa

Degl’Innocenti ci spiega che l’azienda fornisce tutto quello che serve all’IT delle imprese, sotto sei diversi pratices. Il Cloud, la Sicurezza & Resilienza, Core Enterprise & zCloud, Network & Edge, il Digital Workplace e tutto il mondo di App, Dati e Intelligenza Artificiale.

Ma anche tutta la questione tecnologica, allargando il proprio “ecosistema di hardware e software, prendendo il meglio per metterlo al servizio dei clienti. In 12 mesi abbiamo firmato oltre 20 accordi con i più importanti vendor al mondo. La prima alleanza annunciata è quella con Microsoft, pochi giorni dopo il 4 novembre scorso” ci spiega il Presidente.

E poi servizi per aiutare le aziende a differenziarsi sul mercato usando i dati e l’IP accumulato in anni di esperienza, la capacità di trovare e formare i talenti per fornire servizi all’altezza, l’efficienza nell’analisi e nelle previsioni. Degl’Innocenti spiega che “gli ultimi tre pillar sono il nostro core. Chi fa servizi su infrastrutture ICT deve avere: persone, asset IT (metodologie, processi, best practices) e tool di qualità per automatizzare i processi. La somma di risorse umane, dati e software permette di erogare i migliori servizi. E noi viviamo o moriamo per la qualità dei nostri servizi“.

Rendere le sfide dell’ICT semplici

Quando prende parola James Rutledge, Kyndryl Global Head of Delivery, ci spiega subito quale è il plus valore di Kyndryl: rendere la complessità semplice. “Le sfide del mondo ICT si conoscono: servono tecnologie, processi e persone di qualità. Ma la complessità aumenta sempre. I nostri clienti devono passare da dove sono ora al cloud, gestendo diversi problemi: tecnologie legacy, processi da ripensare, persone da formare. Ma hanno però poca pazienza: vogliono subito sapere che stanno spendendo soldi nella giusta operazione. Il nostro obiettivo è di prendere queste difficoltà e renderle semplice“.

kyndryl italia 2022 situazione-min

Perché qualcosa di tanto complesso diventi semplice, bisogna avere tecnologia all’avanguardia e dipendenti di qualità. Rutledge spiega “Il mio lavoro è semplice da spiegare: devo gestire tutte le operazioni, in tutti i datacenter.” Spiegarlo in effetti richiede una sola frase. Ma metterlo in pratica è tutt’altro: l’ambiente in cui lavorano le aziende è estremamente eterogeneo.

Per questo “Noi parliamo di Advanced Delivery: automazione intelligente, nuovi modi di lavorare, crescita e abilità. Se tutto funziona in armonia diventa semplice la trasformazione digitale”. L’automazione intelligente permette di aumentare la visibilità e trovare insight su cui si può agire. Ma serve poi una struttura lavoratoriva cross-functional e ben integrata per poter portare i dati dal reparto IT a tutti i reparti che producono valore per le aziende. E per farlo, serve trovare un percorso di crescita costante per i dipendenti. Anche perché “ogni due anni il valore delle skill dei dipendenti si dimezza nel mondo in perpetua trasformazione dell’ICT”.

La potenza del Kyndryl Bridge

Rutledge ci spiega che una delle chiavi del successo dell’azienda in tutto il mondo è il Kyndryl Bridge. Una nuova piattaforma di open integration che permette di avere insight in tempo reale sulla propria infrastruttura IT, con un controllo senza precedenti.

Rutledge spiega “Ci sono tantissimi dati IT: dall’antivirus al ticketing, passando per tutto il resto. Noi prendiamo quei dati e li mettiamo nel Kindle Bridge. Lo mettiamo in un data lake e usando l’intelligenza artificiale lo analizziamo in questo database open source. Così troviamo anomalie e possiamo dire ai nostri clienti esattamente dove devono migliorare. E creiamo degli insight che siano azionabili: creiamo un vero e proprio playbook per i nostri clienti. Io penso che possiamo migliorare i servizi del 50% in qualsiasi ambiente”.

E i risultati sembrano dare ragione al dirigente Kyndryl. “Noi abbiamo ormai 5.000 playbook di automazione, con 50 standard insight basati sull’AI. E questo ci permette di offrire 2.000 best practice digitalizzate, con cui confrontare i dati dei nostri clienti. In questo modo posso continuare ad analizzare eventuali anomalie e far capire ai nostri clienti come migliorare”.

Kyndryl e la sua posizione in Italia

Dopo questo sguardo globale, in cui la grande esperienza dei professionisti di Kyndryl e la tecnologia del Kyndryl Bridge permette di fare la differenza, abbiamo dato uno sguardo alla situazione italiana. In dodici mesi, l’azienda ha subito segnato un passo da leader: “abbiamo 2.000 dipendenti e più di 200 clienti in tutti i settori, compreso il pubblico. Abbiamo un Net Promoter Score di 73 e siamo i primi nel nostro settore” ci spiega Degl’Innocenti.

Ma per il Presidente di Kyndryl Italia, i numeri che contano davvero sono quelli delle attività rese possibile dai servizi ICT dell’azienda. “Abbiamo un ruolo importante nell’infrastruttura ICT del nostro Paese. Grazie anche al lavoro di Kyndryl oltre 18 milioni di italiani ricevono la pensione ogni mese, oltre 15 mila filiali di banca possono aprire, oltre due milioni di passeggeri viaggiano in treno, oltre 673 mila automezzi sono stati prodotti in Italia“.

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Tutto questo non sarebbe possibile senza dipendenti di livello assoluto. “L’anno scorso avevamo detto che avremmo voluto assumere nuovi collaboratori per aumentare quantità e qualità delle skill. Nel 2022 abbiamo assunto oltre 550 nuovi colleghi, anche perché diventa sempre più difficile trovare laureati e professionisti di qualità: dovevamo correre per prendere i migliori. Per un azienda come la nostra, queste nuove assunzioni hanno portato una vera e propria rivoluzione di processi, modi di pensare e non solo“.

Inoltre, non mancano le skill fra questo personale: ci sono oltre 450 certificazioni riguarda i tre principali hyperscaler. “Ma oltre alle persone e i tool, servono delle infrastrutture. Prima dell’anno scorso avevamo un Service Command Center all’estero, ma abbiamo deciso di costruirne uno a Roma vicino a uno dei nostri datacenter. Lo stesso equivale per il Cyber Defense Center (una versione più sofisticata di quello che una volta era il SOC), che deve sempre aggiornarsi. Anche questo è a Roma, con decine di persone dedicate per difendere i nostri clienti dagli attacchi informatici e restaurare il servizio nel minor tempo possibile ed evitando danni.

Kyndryl Italia: un’infrastruttura completa

“Inoltre, abbiamo consolidato la nostra presenza in Italia con quattro datacenter, movimentando 37 clienti senza aver avuto un solo giorno di outage. Nessun altro questo lo sa fare in Italia. E poi gestiamo cinque clienti dei clienti e abbiamo due help desk multi-lingua. Infine, abbiamo lanciato Kyndryl Consult, dove abbiamo messo a disposizione consulenti che hanno lavorato alle principali infrastrutture in Italia e che si sono formati su un livello davvero elevato. In modo da poter davvero aiutare le aziende che vogliono compiere i propri passi nella trasformazione digitale”.

Il tutto grazie a un modello semplice e diretto per prendere le decisioni. “Qualcuno dice che siamo la ‘startup più grande al mondo’. Io non penso lo si possa dire, ma di sicuro prendiamo decisioni come una startup” spiega Degl’Innocenti.

In un anno, Kyndryl ha ottenuto molto di più dell’independenza societaria: ha saputo porsi come leader in un settore estremamente dinamico, fornendo servizi completi e intelligenti ai propri clienti. Per maggiori informazioni, potete visitare il sito ufficiale.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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