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I dipendenti di Google creano un sindacato

Oltre 200 lavoratori di Mountain View hanno annunciato la nascita della Alphabet Workers Union

I dipendenti di Google hanno formato un sindacato. Oltre 200 lavoratori si sono uniti nella Alphabet Worker Union, che vuole estendere le protezioni anche ai collaboratori indipendenti dell’azienda.

Oltre 200 dipendenti Google hanno formato un sindacato

Sono 227 i lavoratori di Google che entrano a far parte di Alphabet Worker Union, come riportato dal New York Times. Hanno deciso di mettere da parte circa l’1% del proprio salario per pagare le spese del nascente sindacato, a cominciare dagli stipendi persi durante le manifestazioni dei dipendenti Google. La maggior parte dei lavoratori che entra a fare parte del sindacato lavora negli uffici nella Bay Area di San Francisco, dove ci sono le sedi principali. Anche un ufficio a Cambridge partecipa.

Il numero di iscritti potrebbe essere alto per un’azienda normale. Ma quelle controllate da Alphabet, la parent company di Google, non sono aziende normali. I dipendenti a oggi sono 132.121. L’obiettivo quindi non è contrattare con la dirigenza ma unire i dipendenti verso un obiettivo comune.

google-min“Questo è un momento storico: il primo sindacato in una compagnia tech, formato da e per i lavoratori tecnologici.” commenta Dylan Baker, ingegnere Google. “Eleggeremo rappresentanti, prenderemo decisioni democraticamente, pagheremo le spese e assumeremo organizzatori professionali per assicurare che tutti i lavoratori di Google sappiamo che possono lavorare con noi, se vogliono che l’azienda rifletta i loro valori”.

Una volta ufficializzata, la Alphabet Workers Union entra a far parte della Code-CWA, che unisce le associazioni dei lavoratori tech. Di recente infatti anche Kickstarter e Glitch hanno fondato un sindacato.

La risposta della dirigenza Google

Google al momento non sembra aver intenzione di riconoscere il sindacato dei lavoratori. TechCrunch riporta questa risposta da parte di Kara Silverstein, Director of People Operations di Google, che traduciamo: “Abbiamo sempre lavorato duro per creare un ambiente di lavoro supportivo e soddisfacente per la nostra forza lavoro. Ovviamente i nostri dipendenti hanno garantiti i diritti dei lavoratori, che noi supportiamo. Ma come abbiamo sempre fatto, continueremo a interagire direttamente con tutti i nostri dipendenti”.

Per approfondire le divergenze che hanno portato alla fondazione del sindacato di Alphabet, vi lasciamo il link della lettera spedita da lavoratori di Google al New York Times in cui illustrano i problemi.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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