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Clusit: cyber security efficace richiede l’impegno congiunto e sinergico di pubblico e privato

Conclusa la 15° edizione di Security Summit Milano che ha visto la partecipazione di oltre 1200 partecipanti

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Si è da poco conclusa la nuova edizione del Security Summit, il convegno organizzato da Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. La presentazione del Rapporto Clusit, con i dati degli attacchi cyber degli ultimi dodici mesi, ha aperto l’evento. Esperti, ricercatori, specialisti aziendali, rappresentanti di istituzioni e università hanno partecipato dal 14 al 16 marzo a 63 sessioni sui vari aspetti della cyber security, analizzando quanto sia efficace ad oggi nel nostro Paese. Sono state poi approfondite tematiche di carattere sempre più economico e sociale con uno sguardo all’Italia in relazione a una prospettiva globale.

Dalla evidenza degli attacchi, il 7,6% sul totale, che nel 2022 lo hanno caratterizzato negativamente come obiettivo a livello internazionale; alla buona notizia delle risorse crescenti, pur non ancora sufficienti, messe in campo a livello Paese; ai professionisti italiani che operano in ruoli di primo piano nella cybersecurity in diversi continenti, alla eccellenza in uno dei settori più strategici per l’economia digitale, quale lo spazio, al ruolo rilevante di cybersecurity e privacy nel profilo di sostenibilità di ogni organizzazione aziendale; alle tecnologie di ultimissima generazione; alla diversity come valore sempre più riconosciuto in tutti gli ambiti della sicurezza informatica. Queste alcune delle tematiche di punta di Security Summit 2023 che hanno stimolato il dibattito degli oltre 1200 partecipanti.

Il rapporto di Clusit sottolinea come la cyber security in Italia sia poco efficace

L’Italia è ancora un paese molto fragile per quanto riguarda le infrastrutture tecnologiche di difesa. Questo rappresenta un grosso problema se si pensa che il numero di cyberattacchi continua a crescere sempre più. Per rendere più efficace la cyber security si è deciso di aumentare la spesa dedicata a prodotti e servizi di sicurezza informatica portandosi a quota 1,85 miliardi di euro con un +18% rispetto al 2021. Nonostante questo passo in avanti però, quanto stanziato risulta essere appena la metà rispetto a Paesi come Francia e Germania e un terzo rispetto a USA e UK. Ma se gli investimenti in sicurezza restano ancora limitati, d’altra parte cresce la consapevolezza perché l’impatto degli attacchi cyber è sempre più sotto gli occhi dell’opinione pubblica e sia le aziende sia i governi centrali stanno mettendo sempre di più al centro dell’attenzione il tema della cybersecurity.

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Il numero di attacchi a livello globale è cresciuto vertiginosamente: comparando il 2022 con il 2018 la crescita è stata del 60%, passando da un totale di 1.554 a 2.489 e una media mensile da 130 a 207. Inoltre, l’80% degli attacchi è stato classificato con severità alta o critica, con l’aumento dell’incidenza degli attacchi critici, pari al 36%, anche questo un record. In Italia si sono registrati 373 attacchi tra il 2018 e il 2022. Di questi ben 188 sono avvenuti nell’ultimo anno, con un +169% rispetto al 2021 e +527% rispetto al 2018. Nel Nostro Paese si è registrato il 7,6% degli attacchi globali record che pone l’Italia come target prioritario per i cybercriminali.

Cosa è emerso dal Security Summit 2023

Quel che è emerso in maniera evidente nel corso di Security Summit è la necessità di fare fronte comune in tutti gli ambiti della cybersecurity, imprese ed istituzioni, privato e pubblico, per mettere a fattor comune esperienze, competenze, skill e risorse che nel nostro Paese non possono più aspettare di essere attivate. Anche i cittadini hanno un ruolo fondamentale, per questo vogliamo sensibilizzare la comunità in maniera ampia ad un uso del digitale sempre più consapevole. Serve un grande impegno di tutti per mirare ad ottenere già nei prossimi mesi il miglioramento di una situazione che rischia di diventare insostenibile nel medio-lungo periodo” ha affermato Gabriele Faggioli, presidente di Clusit.

Temi di così ampia attualità e respiro, insieme all’entusiasmo di ritrovarsi e confrontarsi in un evento dal vivo, ci hanno permesso di raggiungere un pubblico molto ampio, superando la quota di 1200 partecipanti. Un grande stimolo per rinnovare nel corso dell’anno diversi appuntamenti, anche con approfondimenti tematici, in diverse città italiane” ha dichiarato Cinzia Ercolano, fondatrice di Astrea e della Community Women for Security. Dopo Milano, Security Summit farà tappa a Verona il 10 ottobre e a Roma nel mese di novembre. Per ulteriori informazioni sull’evento è possibile consultare la pagina ufficiale.

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Marzia Ramella

Scrivo di libri, film, tecnologia e cultura. Ho diversi interessi, sono molto curiosa. La mia più grande passione però sono i libri: ho lavorato in biblioteca, poi in diverse case editrici e ora ne scrivo su Orgoglionerd.

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