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L’AI per chi fa business: tutte le novità di SAP Now 2024

L’intelligenza artificiale può cambiare il modo in cui lavoriamo — ma solo se è un’AI pensata per fare business, da chi ha l’esperienza per farlo. L’evento SAP Now 2024 a Milano ha messo a fuoco le novità più interessanti per ottimizzare la gestione dei dati aziendali, per poi metterli a frutto in maniera efficace con soluzioni di intelligenza artificiale generativa. In particolare, la business AI House, ha permesso a tanti decision maker aziendali di “toccare con mano” il valore concreto dell’AI per il business, in tutti gli ambiti aziendali: dalla supply chain alla gestione dei clienti.

SAP Now 2024: l’AI per chi fa impresa

Una recente ricerca “Mid Market and business priorities” condotta da SAP Insights su oltre 12 mila aziende nel mondo (di cui 330 italiane) con 250-1.500 dipendenti rivela un forte interesse per l’AI generativa. Il 58% delle medie imprese in Italia attribuisce un’alta priorità all’adozione dell’AI generativa, percentuale che sale al 91% includendo chi le assegna una priorità moderata.

Per affrontare l’incertezza economica, le aziende italiane stanno adottando diverse strategie. In primo piano troviamo gli investimenti in nuove tecnologie, scelti dal 36% delle imprese, seguiti dall’innovazione del modello di business al 34% e dalla diversificazione al 33%. Tra gli investimenti tecnologici specifici, la cybersecurity emerge come priorità assoluta per il 61% delle aziende, seguita dallo sviluppo di prodotti sostenibili al 60% e dall’adozione dell’AI generativa al 58%.

L’AI non è solo una promessa futura, ma una realtà già in uso in molte aziende italiane. Il 43% la utilizza per la creazione di contenuti marketing e vendite, così come per il rilevamento delle frodi. Il 42% la impiega per le interazioni con clienti e fornitori, l’automazione dei processi di assunzione e il monitoraggio della conformità normativa.

Joule: il copilota AI di SAP

Le aziende italiane sentono quindi il bisogno di aggiornarsi e sfruttare al meglio l’AI. SAP vanta già 27.000 clienti che utilizzano l’AI di SAP, di cui qualche migliaio l’AI generativa. L’azienda sottolinea che il cloud è l’unica tecnologia che abilita l’uso dei dati in maniera estensiva, lavorando su una base dati più ampia di informazione. Di conseguenza, le aziende stanno sempre più migrando verso il cloud, con SAP che registra crescite a doppia cifra in questo settore.

Joule, il copilota di SAP, diventa ancora più potente

Una volta consolidata la propria base di dati, l’esperienza SAP ruota sempre più attorno a Joule, il copilota di AI generativa annunciato poco più di un anno fa. Joule sta diventando la base della nuova user experience per SAP, permettendo di lavorare con il sistema in linguaggio naturale. L’80% delle transazioni rilevanti nel mondo applicativo SAP saranno abilitate da Joule, che promette di abbassare le necessità di formazione e velocizzare il business.

SAP offre oltre 100 casi applicativi e scenari di utilizzo dell’AI generativa. Attraverso il Generative AI Hub, inoltre, i clienti possono integrare i dati e la compliance di SAP con qualsiasi modello LLM di loro scelta, creando scenari personalizzati pronti per essere attivati. E poi ci sono gli AI Agent di Joule, che permettono di affidare compiti più complessi all’AI, come ad esempio la definizione di una gara d’appalto, coordinando i vari agenti.

Il futuro dell’AI al SAP NOW 2024

Philipp Herzig, Chief Artificial Intelligence Officer di SAP SE, ha delineato la visione futura dell’azienda per l’AI, soprattutto per quanto riguarda i suoi agenti AI. Scherzando durante la conferenza stampa, Herzig spiega che SAP sta evolvendo i suoi “agenti AI” da “baby” a “teen”, con l’obiettivo di farli crescere e collaborare tra loro. La collaborazione fra agenti, infatti, fa la differenza. La forza di SAP risiede nella sua capacità di creare processi di business completi per vendite, supply chain, HR e altri settori, permettendo agli agenti di collaborare e risolvere problemi in modo integrato. ERP, CRM e tutte le altre soluzioni di SAP possono lavorare insieme per portare un vantaggio di business all’azienda.

Foto SAP NOW (8)

Rispondendo alle domande della stampa presente a SAP NOW 2024, Herzig spiega che l’azienda sta lavorando anche sul Knowledge Graph, che esprime i collegamenti tra le varie parti del business, permettendo di integrare il linguaggio naturale con i database SAP. L’obiettivo è che Joule capisca dove indirizzare le richieste in linguaggio naturale, con piani per portare questa tecnologia anche su dispositivi mobili, inclusi comandi vocali.

Joule, quindi, non si limita a tenere conto dei passaggi isolati, ma permette di abbattere i silos organizzativi dell’azienda e rispondere a domande sempre più complesse. Potete chiedergli di risolvere controversie di pagamento, analizzando i dati di tutti i dipartimenti coinvolti. Ma anche elaborare strategie che tengano conto della totalità delle informazioni su clienti, fornitori, e non solo.

L’azienda sta anche sviluppando un modello LLM proprietario, attualmente in fase di test, che mira a garantire che i dati delle aziende utilizzati per l’addestramento non trapelino. SAP ha inoltre iniziato a collaborare con Mistral AI per sviluppare modelli europei, con data center situati nell’UE.

Case studies: l’adozione del cloud e dell’AI

Umberto Stefani, Global CIO di Chiesi Farmaceutici, ha condiviso il percorso di digitalizzazione dell’azienda. Dal 2011, Chiesi ha lavorato con SAP per far evolvere il proprio sistema, passando da un’infrastruttura on-premise a una soluzione cloud con un hyperscaler. La migrazione, completata in soli nove mesi da settembre 2023 a luglio 2024, ha coinvolto più di 200 persone nei test e si è conclusa con zero impatti negativi sul business e zero task aperti al momento del go-live.

Chiesi sta affrontando l’AI con entusiasmo, ma con un approccio cauto e strutturato. L’azienda ha definito regole di governance per valutare le proposte di implementazione dell’AI, verificando la compliance rispetto all’AI Act dell’UE e classificando i diversi tipi di AI. Attualmente, Chiesi sta lavorando con SAP su applicazioni di AI per la gestione del cash flow, delle note spese, delle chiusure mensili e per il matching dei CV nel settore HR.

Foto SAP NOW (1)

José Silva, Global Head of IT del Gruppo Campari, ha illustrato la strategia ibrida dell’azienda. Campari sta iniziando a utilizzare la piattaforma ITP per sfruttare l’AI, mentre SAP Rise servirà per il corporate. In Asia, l’azienda ha optato per SAP cloud, una soluzione pensata per aziende più piccole che permette di realizzare progetti in tempi più brevi. Campari sta quindi combinando due versioni di SAP in cloud: una per le filiali più piccole e una per il corporate.

Nonostante non ci siano vere barriere tecniche per l’uso dell’AI on-premise, il 99% dei 27.000 clienti che utilizzano l’AI di SAP è sul cloud. Questo perché il cloud offre vantaggi significativi: arriva pronto all’uso, scala rapidamente e offre una migliore qualità e quantità dei dati. La scelta del cloud non è tanto una questione tecnica, quanto di ciclo di vita del prodotto: l’innovazione diventa più veloce e il time-to-market è significativamente ridotto rispetto alle soluzioni on-premise. Per questo, sia Chiesi che Campari hanno portato le proprie banche dati in cloud: per permettere all’AI di portare valore in tempi più celeri.

SAP NOW 2024: l’intelligenza artificiale per fare impresa

Sfruttare il linguaggio naturale per fare impresa è qualcosa che non richiede solo la più recente tecnologia, ma anche una lunga esperienza come partner tecnologici di aziende in ogni verticale. Le conoscenze di SAP (e dei system integrator che seguono le aziende per implementarne le tecnologie) diventano fondamentali per sfruttare davvero l’intelligenza artificiale.

Ma non è solo la capacità di aggregare tutti i dipartimenti aziendali a rendere un’AI pronta a fare business. SAP pone grande enfasi sulla spiegabilità e responsabilità delle decisioni AI. Gli agenti sono autonomi, ma è possibile comprendere come hanno raggiunto una determinata risposta. Gli utenti possono esaminare i documenti analizzati dall’AI e porre domande per capire l’origine delle risposte, garantendo introspezione e responsabilità umana nel processo decisionale. Soprattutto in settori molto regolati (non è un caso se uno dei case studies arriva dal farmaceutico), questo tipo di trasparenza è fondamentale.

L’AI può fare la differenza per molte aziende, ma solo un’AI pensato per fare impresa. Trovate maggiori informazioni sul sito di SAP.

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Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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