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Le PMI italiane secondo Meta e Ipsos: in ripresa e verso la digitalizzazione

L’indagine di Ipsos, svolta in 43 Paesi - tra cui l’Italia - ha analizzato quali strumenti digitali siano maggiormente utilizzati dalle piccole e medie imprese, come vengano declinati per scopi commerciali e quale sia il valore percepito dalle PMI

I social network rappresentano un fattore abilitante del livello di digitalizzazione delle PMI italiane. La pandemia da Covid-19 e la chiusura forzata dei negozi ha dato centralità alla crescita digitale delle piccole e medie imprese. Per questo motivo, Meta ha commissionato a Ipsos una ricerca quantitativa globale, in 43 Paesi, per comprendere come si sono comportate le PMI durante la pandemia e come queste hanno modificato l’utilizzo degli strumenti digitali e dei prodotti di Meta per sostenere la continuità aziendale. Inoltre, si è cercato di capire in che modo le aziende utilizzano i prodotti Meta per pubblicizzare digitalmente le proprie attività e connettersi con le proprie community.

Lo studio di Meta e Ipsos

Meta ha dato il via a “Le Idee Migliori Meritano di Essere Scoperte”, una campagna volta a dare visibilità alle piccole imprese e incoraggiare le persone a supportarle. In un periodo strategico per il business come le festività natalizie, Meta ha commissionato a Ipsos uno studio sulla digitalizzazione delle PMI, tra cui quelle italiane.

La ricerca è stata condotta tra adulti di età superiore ai 18 anni, considerati fondatori, proprietari, dirigenti o senior manager di PMI (qui definite come quelle con 250 dipendenti o meno) in 43 mercati nel mondo. Lo studio è stato condotto tra il 15 giugno e l’8 luglio 2022 e ha coinvolto un totale di 37.800 intervistati.

I risultati sullo studio di PMI italiane e straniere

La ripresa delle piccole imprese è in corso ma ci sono differenze sostanziali nell’area EMEA (Europe Middle-Est and Africa). Dai risultati dell’indagine sono emersi Paesi che si definiscono fiorenti (54% Francia, 56% Nigeria, 61% Svezia ed Egitto, 68% Paesi Bassi) e altri in cui la percentuale di PMI che sopravvive, ma non prospera prevale: il 42% in Irlanda, il 43% in Germania, il 45% in Italia, il 59% in Sudafrica e il 61% nel Regno Unito.
In Italia, in particolare, il 19% delle PMI dichiara di fare fatica a sopravvivere, mentre l’8% è stato colpito da chiusure permanenti durante la pandemia.

Le piccole imprese stanno ottenendo successo adattando il proprio modello di business e spostandosi online. Infatti, le PMI intervistate hanno riferito di aver spostato online tutte o parte delle loro attività aziendali dall’inizio della pandemia. Il 22% delle PMI italiane dichiara di aver adottato dei cambiamenti nel modello di business dopo la pandemia. I numeri sono decisamente più alti in Germania (30%), Sudafrica (43%), Nigeria (50%), Egitto (61%), dove la digitalizzazione corre più veloce.

Digitalizzazione del business

Molte PMI hanno riferito di aver pianificato maggiori attività online: 47% in Polonia, 52% in Arabia Saudita, 69% Nigeria. Ciò accade per un visibile incremento delle vendite online. Questo in particolare in alcuni Paesi che dichiarano che la maggior parte delle vendite avviene in modo digitale: il 28% delle PMI in Germania e Francia, il 38% delle PMI del Regno Unito, il 39% nei Paesi Bassi, il 46% in Svezia

Gli strumenti digitali sono stati un vero toccasana per le PMI durante la pandemia. Infatti, la maggior parte delle PMI ha riferito che durante la pandemia le loro attività non avrebbero potuto rimanere aperte senza l’utilizzo di strumenti digitali. Tra queste anche l’Italia (60%) a pari merito con Francia e Norvegia.

Numerose anche le PMI che ammettono che gli strumenti digitali abbiano consentito all’azienda di adeguare il modello di business durante la pandemia. Per la precisione, sono il 70% Italia e Paesi Bassi, l’80% Portogallo, l’83% in Arabia Saudita.

Il valore di Meta

Delle PMI che utilizzano le app di Meta, la maggior parte ha ammesso che le piattaforme hanno aiutato la loro attività a crescere. In cima al ranking il Sudafrica (89%), gli Emirati Arabi Uniti (85%), il Regno Unito (76%), la Spagna (74%), la Norvegia (69%).
Per molte PMI le piattaforme Meta sono state indispensabili per l’avvio dell’attività. In Italia sono il 59%, a pari merito con la Germania, mentre il 60% in Francia e in Irlanda e il 66% nei Paesi Bassi. Lo studio evidenzia che le attività sono oggi più forti oggi grazie alle app Meta.

La maggioranza delle PMI che attualmente utilizzano strumenti digitali ha riferito di considerare le app e gli strumenti di messaggistica un modo personale per connettersi con i clienti. In Italia lo dichiara l’80% delle PMI intervistate.

Sostenibilità e PMI italiane e straniere

Le PMI sono sempre più sensibili nei confronti dell’impatto della loro attività sull’ambiente. La maggioranza dichiara che sarebbero disposte a cambiare le proprie pratiche per diventare più sostenibili. A dirlo, il 68% delle PMI italiane, il 70% in Belgio, il 71% in Spagna e il 72% in Irlanda. Non solo, l’adozione di pratiche rispettose dell’ambiente è un dato rilevante per i clienti esistenti o potenziali.

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Martina Ferri

Sono laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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