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Zoom multata di 85 milioni di dollari per aver mentito sulla crittografia dei dati

L'azienda dovrà rimborsare gli utenti statunitensi che hanno partecipato alla class action

 Zoom, una delle piattaforme di videoconferenza più popolari al mondo, è stata condannata a pagare una multa da 85 milioni di dollari per aver mentito, l’anno scorso, sulla crittografia dei dati. A peggiorare le cose, sembra che i dati degli utenti sono stati venduti ad aziende come Google e Facebook, senza consenso, nel periodo in cui l’uso di Zoom è esploso a causa del lockdown imposto dalla pandemia.

Il tutto è nato da una class action intentata presso un tribunale della California dove la piattaforma è stata messa alla sbarra con l’accusa di aver mentito sulla sicurezza delle sue comunicazioni nell’anno 2020. La causa è stata vinta, il che significa che sia gli utenti a pagamento sia quelli gratuiti riceveranno un rimborso simbolico da $ 15 a $ 25, ma sembra che si applicherà solo ai cittadini statunitensi.

Zoom, la multa non mette in discussione (ora) la sua crittografia dei dati

La notizia, non è certo un fulmine a ciel sereno: Infatti il CEO di Zoom Eric Yuan aveva ammesso nell’aprile 2020 che c’erano problemi di privacy e si era impegnato a perseguire un piano di 90 giorni per risolvere il problema delle videochiamate registrate non crittografate archiviate sui server dell’azienda.

Ovviamente, da allora, Zoom ha migliorato la sicurezza del suo servizio offrendo la crittografia dei dati. Sebbene inizialmente offerto solo agli utenti del servizio a pagamento, già a metà ottobre 2020 questa funzionalità di sicurezza era già disponibile per tutti gli utenti. Ed è chiaro che una cosa del genere è diventata sicuramente un’esigenza fondamentale in uno dei servizi che durante la pandemia è diventato tra i più popolari, quindi Zoom ora ammette la sua colpa e paga per questo. L’azienda si impegna anche ad apportare continui miglioramenti alla crittografia dei dati oltre ad attuare altri controlli di sicurezza.

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Danilo Loda

100% "milanes", da una vita scrivo di bit e byte e di quanto inizia con on e finisce con off. MI piace tutto quello che fa rumore, meglio se con un motore a scoppio. Amo viaggiare (senza google Maps) lo sport, soprattutto se è colorato di neroazzuro.

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