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Visa e i pagamenti digitali al Salone dei Pagamenti

Gli 80% dei pagamenti sono già contactless: il mondo del payment sta cambiando rapidamente

I pagamenti digitali sono un fenomeno sempre più pervasivo, capace di diffondersi in tutti gli ambiti: dai rapporti con l’amministrazione pubblica fino ai pagamenti nei negozi anche più piccoli, passando per l’e-commerce e arrivando fino alla mobilità urbana. Visa ha quindi deciso di parlare del presente e del futuro di queste realtà al Salone dei Pagamenti 2022, tenutosi dal 23 al 25 novembre a Milano.

Visa al Salone dei Pagamenti 2022: focus sul digitale

Il fenomemo dei pagamenti digitali sta evolvendo da tempo, ma di certo ha subito un’accelerazione negli ultimi due anni di lock-down. Basti pensare che l’80% dei pagamenti in presenza che Visa processa in Europa sono diventati contactless.

Le imprese di qualsiasi dimensione sanno che in questi sistemi si trova il trova il presente e il futuro. Secondo i dati dell’Osservatorio Visa sui Pagamenti Digitali, realizzato con Ipsos e con un campione di 400 piccoli e micro esercenti in Italia, l‘89% degli intervistati si aspetta una prevalenza di pagamenti digitali in-store nel giro di 3 o 4 anni.

Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia, spiega che Visa ha raccolto queste necessità e sta operandosi per dare servizi e prodotti che respindano alle esigenze degli esercenti e dei consumatori. “L’ambizione nel promuovere opportunità economiche per tutti implica garantire alle imprese e ai consumatori italiani, accesso a pagamenti e servizi finanziari in modo semplice e conveniente. Perché ciò avvenga sono necessari non solo investimenti che assicurino un’infrastruttura sicura e affidabile, ma una visione strategica in grado di mettere le aziende del Paese nelle migliori condizioni di operare su larga scala, di portare il made in Italy nel mondo nel modo più sicuro e conveniente. Un esempio per tutti, solo quest’anno, l’Intelligenza Artificiale applicata agli oltre 258 miliardi di transazioni a livello globale ci ha consentito di prevenire oltre 25 miliardi di dollari di perdite causate da frodi”.

Dall’emergenza alla programmazione del futuro

Visa Acceptance Cloud

Se l’utilizzo di pagamenti digitali ha subito un aumento rapido durante la situazione emergenziale degli ultimi due anni, al Salone dei Pagamenti Visa spiega che intende renderli sempre più parte della realtà quotidiana degli esercenti.

Stoppani spiega: “Siamo di fronte a un chiaro cambio di passo. Dopo aver scoperto nel digitale un alleato per fronteggiare le limitazioni imposte dalla pandemia, esercenti e piccole imprese ne hanno sperimentato i benefici e oggi sono consapevoli che il digitale rappresenta un ampliamento delle opportunità di business e che i pagamenti digitali sono una leva per aumentare i volumi di vendita, non perdere occasioni con i turisti stranieri ed avere maggior protezione contro frodi e rischi”.

Riprendendo anche il tema del Salone dei Pagamenti 2022, We are Open, Visa ha quindi pensato di lanciare diverse novità per rendere i pagamenti digitali non solo più semplici, ma anche più flessibili e sicuri.

Visa al Salone dei Pagamenti: cybersecurity e pagamenti Tap to phone

Una delle novità che Visa ha presentato al Salone dei Pagamenti 2022 riguarda l’autenticazione dei pagamenti per l’e-commerce, qualcosa che rende più sicure le transazioni. Con la soluzione Cardinal Commerce, i merchant e i gestori possono restare più sicuri, ridurre le frodi e sostenere il commercio digitale in maniera semplice e sicura.

Ma Visa alla fiera ha mostrato anche Cybersource, una piattaforma di fraud management che permette di combattere le frodi e ridurre i costi associati. Qualcosa di utilizzabile anche su diversi mercati geografici e con vari canali di vendita, senza dover per questo peggiorare in alcun modo la shopping experience dei clienti. Il tutto tramite l’accesso all’Intelligenza Artificiale.

visa sede stefano stoppani country manager italia-min

Inoltre, dalla collaborazione di Visa con RCH nasce RCH Pay, il primo sistema di pagamenti Tap to Phone a livello italiano, che permette di trasformare i dispositivi Android (smartphone o tablet) in veri e propri POS per i pagamenti su tutti i principali circuiti.

Le soluzioni di open banking

Tantissime inolte le soluzioni di open banking che Visa ha presentato al Salone dei Pagamenti 2022. Come Tink, che permette a istituti finanziari e società del fintech di sviluppare prodotti e servizi finanziari, risparmiando. Infatti con un’unica API permette di trasferire denaro, accedere ai dati finanziari e usare servizi intelligenti, come la previsione del rischio e le verifiche dei conti. Il tutto con una piattaforma integrata in oltre 3.400 banche e istituti in Europa.

Switcho invece fa parte del Visa Fintech Partner Program: un’app per analizzare le spese e risparmiare sulle spese ricorrenti come luce, gas, assicurazioni e internet. Sia per gli utenti privati che per PMI e professionisti.

ecolytiq invece fornisce la tecnologia per migliorare le proprie strategie in maniera sostenibile, sfruttando i dati di pagamento per calcolare le “impronte di anidride carbonica” in tempo reale.

Snowdrop Solutions infine è una fintech di data intelligence con un team di esperti nel creare soluzioni B2B-B2C. Rende possibile per le banche arricchire i dati delle transazioni e fornire informazioni di geolocalizzazione tramite Google Maps. Questo aiuta a distinguere fra i codici degli estratti conto le possibili frodi e i falsi positivi, rendendo più sicuro operare per gli istituti.

I pagamenti digitali del futuro

Durante i tre giorni di Salone dei Pagamenti, Visa ha mostrato queste soluzoini allo stand A06 e ha tenuto diversi incontri importanti. Dalla plenaria sull’innovazione dei pagamenti come servizio per cittadini e imprese, cui a partecipato Stoppani, passando per speech su open banking, pagamenti corporate e pagamenti evoluti nelle smart city.

Potete approfondire le soluzioni attuali e le prospettive per il futuro di Visa sul sito ufficiale.

Open Banking Strategy Formation
  • Rohan, Mr. Paul (Autore)

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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