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La cybersecurity ha bisogno dell’intelligenza artificiale

L'AI permette di monitorare le infrastrutture più complesse, come dimostra Axitea

La sicurezza informatica è una sfida che cresce ogni giorno. Non solo le minacce aumentano in numero e sofisticazione, ma le stesse strutture digitali diventano più complesse da monitorare e proteggere. Per questo motivo diverse aziende di cybersecurity fanno un ricorso sempre più massiccio all’intelligenza artificiale, spesso affidandosi a realtà specializzate come Axitea. Per poter rispondere con prontezza ai rischi cyber, abbinando la potenza degli algoritmi alle capacità e all’esperienza degli adetti più esperti.

L’intelligenza artificiale applicata alla cybersecurity, la ricetta di Axitea

Molte aziende non hanno le risorse interne per tenere aggiornata costantemente una struttura di cybersecurity efficace, che sappiano monitorare le risorse e rispondere agli eventuali attacchi in maniera tempestiva. Senza contare la gestione di una formazione costante che faccia crescere la cultura aziendale sulla sicurezza, rendendo le organizzazioni più resilienti ad attacchi phishing e di hacking social. Per questo si affidano a società di sicurezza informatica come Axitea.

Axitea, come spiega il sito ufficiale dell’azienda, gestisce una media di un miliardo di eventi di sicurezza al mese. Lavorando su 430 ticket mensili e bloccando fino a 80 mila email pericolose ogni trenta giorni: un’esperienza costruita sul campo, a difesa delle risorse informatiche dei clienti, dal Security Operation Center (SOC) che Axitea fornisce come un servizio (SOC as a Service).

Un SOC si occupa di proteggere le aziende che si avvalgono dei suoi servizi di cybersecurity. Il servizio deve essere fornito 24 ore su 24, sette giorni su sette. Nel caso di Axitea, in particolare, il centro operativo si avvale di professionisti esperti in vari rami della sicurezza informatica e di tecnologia adatta a valutare i rischi, rilevare anomalie e attacchi, per identificare il modo più efficace per rispondere alle emergenze. In questo frangente, per analizzare enormi quantità di dati in continua crescita, la differenza la fa l’intelligenza artificiale.

Come l’AI semplifica la sicurezza informatica: classificazione e clustering

Sebbene il team dedicato di Axitea sia sempre vigile, controllare ogni attività sospetta risulterebbe impossibile: stiamo parlando di miliardi di eventi che si susseguono a ritmo incessante. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale, che funziona come un moltiplicatore di risorse che aumenta virtualmente la squadra di sicurezza del SOC. Infatti, riesce a classificare in automatico gli eventi e propone all’analista un cluster (un sottoinsieme) di attività correlate che devono essere analizzate.

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La tecnologia di Security Orchestration, Automation and Response (SOAR), permette di distinguere i vari indicatori, facendo concentrare l’analista su un numero ridotto di incidenti senza tralasciare comunque nessuna minaccia. Inoltre, il SOAR arricchisce gli indicatori per facilitare il lavoro e le decisioni degli analisti di cybersecurity di Axitea, rispondendo preventivamente ad alcune domande essenziali in fase di analisi. Per esempio evidenziando accessi non autorizzati o sottolineando eventuali vulnerabilità.

In questo modo l’AI compie due operazioni: la classificazione delle minacce e il clustering per rendere gli eventi più semplici da gestire, senza ignorare alcun tipo di problema. La giusta combinazione tra accuratezza e tempestività.

Axitea e la cybersecurity con l’intelligenza artificiale: confidenza e predizione

Un altro compito importante svolto dall’intelligenza artificiale durante la gestione degli attacchi riguarda la valutazione della pericolosità degli incidenti. Infatti, definisce un valore di “Confidenza” rispetto al rilevamento. Questo diventa possibile attraverso un addestramento continuo del modello di intelligenza artificiale sviluppato da Axitea.

Ogni volta che un analista completa l’analisi di un incidente, riporta nel sistema tutte le informazioni importanti dell’evento. E soprattutto, segnala se si tratta di un falso positivo oppure di un reale tentativo di intrusione. L’intelligenza artificiale impara costantemente mettendo in relazione gli eventi con le reazioni degli analisti e i risultati degli interventi. Nel tempo, il sistema diventa sempre più confidente delle sue indicazioni agli analisti, permettendo interventi più rapidi e mirati.

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L’AI permette in questo modo anche di effettuare delle previsioni più accurate, non solo per i rischi informatici ma anche per le possibile spese. Infatti per i modelli di consumo incrementale in base al numero di eventi, l’AI evidenzia probabili picchi o diminuzioni di eventi e permette di valutare diversi KPI (indicatori di prestazioni) interni specifici per ogni cliente. In questo modo Axitea può prospettare alle aziende che scelgono i suoi servizi la migliore strategia per proteggere l’intera infrastruttura informatica anche dal punto di vista dell’ottimizzazione dei costi.

Migliorare il rilevamento con l’intelligenza artificiale

Sviluppare algoritmi smart capaci di analizzare gli eventi permette anche di migliorare i servizi di rilevamento basati sull’analisi di file ed email. Axitea permette di aumentare il grado di sicurezza di servizi di Managed Detection & Security (MDR) ed Email Security. Questo, sia per i servizi offerti da Axitea sia nel caso di sistemi di proprietà del cliente.

Le soluzioni proposte si basano su un’analisi delle minacce rilevate e del comportamento di chi interagisce con file ed email. Questo modello, che si auto alimenta osservando i risultati delle valutazioni, permette ad esempio di analizzare come interagiscono mittente e destinatario, consentendo di raffinare la valutazione di sicurezza di ogni messaggio. In questo modo diventa più semplice prevenire eventuali attacchi di phishing tramite email e contrastare l’installazione di malware sulle stazioni di lavoro e sui dispositivi dei dipendenti. Tutto questo grazie all’efficacia degli algoritmi di cybersecurity di Axitea.

Axitea abbina l’intelligenza artificiale a quella umana

Con questo approccio, che sfrutta la reattività e la flessibilità dell’AI, Axitea permette di proteggere l’infrastruttura informatica anche quando risulta particolarmente complessa. Come nel caso di aziende che utilizzano molto edge computing o hanno diversi lavoratori in smart working. Ma la grande varietà di servizi che l’intelligenza artificiale semplifica deve anche trovare nel SOC le giuste professionalità per essere sfruttata al meglio.

Per Axitea, la composizione del team di analisi riflette la complessità dei servizi e integra diverse competenze per fornire un sicurezza informatica professionale, che pochi team all’interno della struttura del cliente potrebbero raggiungere. Infatti, oltre agli analisti di sicurezza ci sono quelli che rispondono agli incidenti e analisti forensi, che valutano eventuali attacchi nei dettagli. Inoltre, per farsi trovare sempre pronti servono Threat Hunter sempre informati sulle ultime minacce e anche Penetration Tester costantemente alla ricerca di nuove vulnerabilità nei sistemi sotto monitoraggio. Ci sono persino esperti che simulano campagne di phishing per valutare le risposte degli utenti. Vi sono inoltre, gli auditor per la compliace che assicurano alle aziende di rispettare tutte le normative dello specifico settore in cui operano. Infine, ci sono analisti dei rischi che valutano l’intera supply chain per capire se ci sono rischi nei servizi erogati.

Le aziende possono affidarsi agli esperti di Axitea per la prevenzione e la risposta agli incidenti. Se cercate ulteriori informazioni, potete trovarle sul sito ufficiale dell’azienda.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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