La Generazione Z può essere considerata la prima vera generazione multichannel e digitale, attiva su diverse piattaforme social, interessante all’influencer marketing e a sfruttare al massimo il web. Ma secondo l’ultima ricerca di Trustpilot, la Gen Z si informa ancora all’antica: un giovane su due legge i quotidiani nazionali. Un segnale da una generazione attentissima a fare scelte oculate: l’88% consulta le recensioni prima di effettuare una spesa.
Indagine Trustpilot, il 50% della Gen Z si informa sui quotidiani nazionali
La piattaforma di recensioni digitali Trustpilot ha voluto indagare il livello di fiducia della generazione nata tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2010, con l’aiuto di YouGov. Quello che emerge è un gruppo di giovani persone che hanno “la testa sulle spalle” quando si tratta di informazioni e di acquisti, più di quanto si possa pensare.
Sebbene utilizzino i social più di molti altri gruppi per età, non la considerano una fonte di informazione attendibile. Infatti solo il 23% si fida delle news sui social, un dato comunque superiore alla media totale dell’11%. Tuttavia, ascoltano più i quotidiani nazionali rispetto a tanti altri gruppi: 50% rispetto alla media nazionale del 47%.
Attenzione negli acquisti
Per quanto riguarda la propensione agli acquisti, due intervistati su tre della Gen Z acquista prodotti online e servizi. Un po’ meno rispetto ai Millennials (27-34 anni), che arrivano all’80%, anche se bisogna considerare la diversa possibilità di spesa legata all’età.
Di certo, secondo Trustpilot la Gen Z non si lascia guidare “dalla pancia” nel fare acquisti: solo il 15% fa acquisti di impulso, la metà del 29% dei Millennials. Questo perché preferiscono affidarsi alle opinioni degli altri consumatori e dei loro pari, piuttosto che fidarsi dei brand.
Infatti l’88% legge le recensioni online prima degli acquisti, soprattutto post-pandemia con il 37% che dichiara di fare più controlli. Ma anche negli acquisti in negozio sono più attenti: il 72% legge opinioni online, il 47% consulta il sito del venditore e il 41% segue il passaparola di amici e parenti.
L’importanza di verificare online
Laura De Lorenzis, Partnership Manager di Trustpilot in Italia, spiega che “I membri della Generazione Z sono nati sul web: la loro capacità di verificare qualsiasi cosa online nel corso degli anni, quindi, ha reso molto più difficile per i brand guadagnare la loro fiducia“.
Per questo motivo “la Gen Z ammira e seleziona le aziende che danno valore alla trasparenza, all’onestà e all’autenticità. I brand che comprendono l’importanza di questi valori, riuscendo ad adattarsi alle nuove esigenze e alle aspettative di questa generazione, hanno maggiori probabilità di guadagnarsi la loro fiducia nel lungo periodo, mentre le altre aziende rischiano di rimanere indietro.”
Trustpilot, anche per proporre alla Gen Z (ma non solo) i propri servizi, ha creato un “generatore di meme” per condividere le proprie esperienza di sfiducia. E fino al 28 novembre chi crea un meme può avere a possibilità di vincere un buono da tremila euro, condividendolo su Facebook, Twitter, Instagram e/o LinkedIn taggando @Trustpilot.
Un’idea interessante, specie per una generazione che è tanto attenta a filtrare le informazioni online come la Gen Z. Soprattutto quelle sugli acquisti.
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