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Google spiega come prepararsi alla prossima stagione dello shopping

L'eCommerce si prepara a un altro record di vendite, ma i retailer devono essere pronti

Il modo in cui facciamo acquisti è in continua evoluzione. Il digitale sta sostenendo la ripresa del settore retail, ma Google avverte: bisogna prepararsi con una strategia sia per le esperienze in store che per l’e-commerce. Offrendo ai clienti una presenza coerente e complementare, basata sui dati.

Il futuro del retail: Google dà qualche consiglio per preparare una strategia vincente

Il retail digitale crescerà nel prossimo anno: nel 2022 per la prima volta supererà i 45 miliardi di euro in Italia, crescendo a doppia cifra fino al 2025 (15% CAGR). Ma i clienti continuo ad apprezzare l’esperienza del negozio fisico, che anzi vogliono trovare anche nel digitale. I due ambiti stanno sempre di più convergendo. Le persone vanno online quando pianificano un acquisto. Ma usano la Ricerca su Google anche per trovare negozi nelle vicinanze, non solo per gli acquisti diretti.

Quindi per i retailer non solo conta avere una presenza online. Conta avere una presenza che sia coerente fra i vari canali. Soprattutto perché i clienti cercano sempre più una relazione con il brand, non solo la convenienza o la qualità dei prodotti.

Un rapporto di McKinsey riporta come 2 consumatori su 3 vogliono interagire con i brand in maniera personale. Vogliono consigli, creatività. Qualcosa di più complicato di un eCommerce improvvisato e qualche post sui social. Serve una strategia per il retail a 360 gradi e Google ha una soluzione pilota, molto interessante anche per la questione privacy.

Il Marketing privacy planner

Il team di Google ha sviluppato Marketing privacy planner, un progetto pilota disponibile solo per il mercato italiano. permette di individuare le soluzioni Google in ambito advertising più adatte alle proprie esigenze. Ha lo scopo di facilitare le strategie di marketing digitale facendo attenzione alla trasparenza.

In questo modo potrete costruire facilmente una strategia digitale sui dati di prima parte e l’utilizzo di soluzioni innovative come il machine learning, in grado di veicolare creatività e messaggi pertinenti e puntuali. 

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Focus sulla sostenibilità

Un sondaggio commissionato da Google ha di recente svelato che l‘82% degli acquirenti è più sensibile al tema sostenibilità rispetto al periodo pre-pandemico. Una ricerca  di Harvard Business Review sostiene che il 65% dei consumatori preferisce brand che adottano un approccio più sostenibile nei confronti dell’ambiente.

Iniziative ecologiche possono quindi fare la differenza. Un’esempio è Lush, che con Google Lens e delle soluzioni di Google Cloud all’interno della propria strategia di vendita, ha eliminato il packaging da alcuni dei propri negozi. Con un ritorno d’immagine (e acquisti).

Google e la strategia per il retailer: omnicanalità

Gli investimenti per il marketing vanno sempre più soppesati, per poter trarre il meglio dai vari canali. Ma bisogna saperli sfruttare tutti. Infatti una ricerca commissionata da Google e Analytic Partners svela che retailer omnicanale dovrebbero suddividere il budget seguendo un nuovo modello di marketing mix, il 60/40. Investendo 60% nei canali digitali e il 40% in quelli tradizionali. Questo perché se la maggioranza degli acquisti avviene ancora attraverso canali fisici, la crescita sarà sempre più sul digitale.

Per aiutare le PMI in queste nuove sfide, Google ha anche stilato due comode guide per migliorare le proprie competenze in entrambi gli ambiti. La Guida di basa al digitale, per impostare e raggiungere obiettivi di business realistici. Ma anche la Guida al Marketing per il Retail 2022, che parte dalle ricerche citate in questo articolo e molte altre ancora.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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