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Oracle presenta il suo nuovo prodotto per gli sviluppatori: Oracle Database 23c Free

Oracle, già da molto tempo, mette a disposizione degli sviluppatori una versione gratuita del proprio database: Oracle Express (o Oracle XE). Tale versione di database ha delle limitazioni in termini di risorse utilizzabili e non viene supportata commercialmente. Tuttavia, non manca di funzionalità rispetto al prodotto con licenza e, caso unico, può essere usata anche in ambienti di produzione. Seguendo la nuova nomenclatura adottata recentemente, Oracle ribattezza la nuova generazione di Oracle Express in Oracle Database 23c Free.

Oracle Database 23c Free diventa disponibile il 4 aprile 2023. Ma, esattamente, che tipo di cambiamento rappresenta per chi lo usa?

Oracle Database 23c

Oracle 23c, innanzitutto, è la nuova generazione del database della multinazionale che ha di fatto stabilito uno standard per la gestione di grandi basi di dati. La ‘c’ all’interno del nome sta, ovviamente, a significare ‘Cloud‘. Infatti, Oracle, ha oramai da anni dichiarato che si sta trasformando in una cloud company. C’è quindi una lunga transizione in atto da azienda di prodotti ad azienda anche di servizi. La famiglia dei prodotti ‘c’, che è iniziata con la versione 12c nel 2013 ne è la testimonianza. In questi ultimi 10 anni il database di Oracle si è sempre più proposto come un prodotto distribuito di cui usufruire tramite cloud.

Inoltre, va anche fatto notare che 23c è la prossima release LTS (Long-Term Support). Per Oracle, una versione LTS è destinata a essere supportata, e a rimanere sul mercato per almeno otto anni: cinque con premier support e tre in extended support per poi passare al limbo del sustaining support. Pertanto, possiamo dire che Oracle 23c Free è qui per restare con noi.

Le innovazioni tecnologiche portate da Oracle 23c sono moltissime. In generale, la cosa importante da tenere presente di questa nuova generazione è che si muove nella direzione di essere un database convergente. Ovvero, vuole supportare qualsiasi tipologia di dati, carichi di lavoro e stili di sviluppo. In questo modo, Oracle 23c si propone come intermediario per colmare il divario tra modelli a oggetti (favoriti dai programmatori) e modelli relazionali (orientati alle prestazioni).

oracle 23c free novità
Fonte: presentazione Oracle Corporate

Oracle Database 23c Free

Come abbiamo già detto, questo prodotto è l’evoluzione di Oracle XE trasportato sulla tecnologia e sulla filosofia di Oracle Database 23c.

Oracle Database 23c Free rappresenta un’occasione per gli sviluppatori di poter creare servizi appoggiandosi alla nuova generazione di database senza investimenti economici o di infrastruttura. Questa occasione, nella visione della multinazionale, deve essere libera da vincoli. Pertanto, il prodotto può essere scaricato gratuitamente da chiunque senza obbligo di registrarsi e arriva in varie forme: come software nativo, come container o immagine VirtualBox. Soprattutto, come già detto, Oracle Database 23c Free pone dei vincoli in termini di risorse ma non di tecnologia disponibile.

Il risultato delle sviluppo può essere usato in ambienti di produzione, a patto che l’utente finale vada bene essere senza supporto commerciale e con delle limitazioni in termini di spazio allocabile e utenti.

Il modello convergente di Oracle

Oracle Database 23c e, di conseguenza, Oracle Database 23c Free, propongono il modello convergente dando la possibilità agli sviluppatori di accedere ai dati nella maniera a loro più conveniente, pescando però da un unico sistema di archiviazione estremamente ottimizzato e in grado di supportare più tecnologie. In particolare, offre agli sviluppatori una serie di nuove funzionalità; le più importanti, a nostro avviso, sono le seguenti.

JSON Relational Duality

Le strutture dati possono essere accedute sia tramite query SQL classiche sia con una sintassi JSON. Nel secondo caso, il database può essere interrogato e aggiornato usando liste o dizionari con un linguaggio ad alto livello. In particolare, anche la modalità JSON usufruisce di transazioni ACID (atomiche, consistenti, isolate e durevoli) per cui non è più necessario trovare un compromesso tra la complessità della manipolazione e la consistenza dei dati.

JavaScript Stored Procedures

Procedure per la manipolazione dei dati possono essere immagazzinate, come metadati, all’interno del database stesso; e questa non è una novità. Però, diversamente da quanto accadeva nelle generazioni precedenti, oggi questo codice può essere anche JavaScript. Per cui, i programmatori possono utilizzare librerie già esistenti e certificate per i loro ambienti di produzione. Ovviamente, il codice JavaScript può essere combinato con i più classici SQL e PL/SQL .

Operational Property Graphs

Si tratta di una estensione del linguaggio SQL che permette di modellare visualmente una base dati facendo uso di un grafo. Le informazioni sono rappresentate dai nodi e le relazioni tra queste da archi. In questo modo diventa possibile analizzare le informazioni in base al loro livello di connessione facendo uso di algoritmi tipici della teoria dei grafi o dell’intelligenza artificiale..

Annotations

I metadati di un database, ovverosia le informazioni di specifica, possono essere immagazzinati insieme ai dati, sotto forma di annotazioni. Gli sviluppatori sono ora quindi in grado di annotare la struttura dei dati per dichiararne le funzionalità. Questo approccio è in grado di uniformare e semplificare l’accesso allo stesso database da parte di applicativi diversi.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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