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Sviluppatori e low code, intervista a Mara Marzocchi di Codemotion

Quali sono le potenzialità e i rischi di questo fenomeno emergente

Le soluzioni low-code stanno rapidamente moltiplicandosi: sempre più aziende adottano questo approccio per la business intelligence oppure per velocizzare i tempi nella creazione di applicativi. Ma cosa ne pensano gli sviluppatori delle soluzioni low-code? Sono una risorsa da sfruttare oppure un problema? Abbiamo chiesto a Mara Marzocchi, co-founder di Codemotion, di spiegarci cosa pensano gli esperti di “hi code” di questo fenomeno.

Cosa ne pensano gli sviluppatori del low code?

Mara Marzocchi ha fondato Codemotion insieme a Chiara Russo nel 2013, dopo aver già organizzato diverse conferenze per far incontrare i programmatori e le aziende a partire dal 2009 (prima i JavaDay, poi diventati Codemotion). Codemotion è una vera e propria community di sviluppatori, dotata anche di una piattaforma chiamata Codemotion Talent per facilitare le aziende che stanno cercando talenti dietro le tastiere.

Quindi Marzocchi ha una visione olistica del mondo degli sviluppatori. Abbiamo quindi voluto chiederle se queste soluzioni, con le interfacce grafiche semplici e i loro moduli intuitivi, sono ben viste in questo microcosmo: cosa pensano gli sviluppatori del low code.

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Mara Marzocchi, Co-Founder Codemotion

Marzocchi spiega: “Chi il codice lo programma ogni giorno sa che queste soluzioni sono ben lontane dal poter sostituire il lavoro di uno sviluppatore. Per tanto tempo ancora ci sarà sempre bisogno di ingegneri in grado di capire il codice, le architetture software, le performance, la sicurezza, il testing, l’accessibilità…insomma sviluppatori e sviluppatrici capaci di avere una visione completa, sia in termini di customizzazione e sia in termini di sviluppo di applicazioni complesse”.

L’impatto per le aziende: una risorsa in più?

Quindi queste soluzioni al momento non rappresentano alcun rischio competitivo per chi batte codice sulla tastiera ogni giorno. In questo momento, la richiesta di programmatori risulta elevatissima e questo tipo di piattaforme non sembra destinato ad abbassarla. Ma possono avere un impatto positivo per le aziende e per gli sviluppatori che ci lavorano?

Marzocchi spiega che: “Sicuramente queste piattaforme sono una risorsa per le aziende. In un’epoca in cui la domanda di software supera di gran lunga l’offerta di sviluppatori, gli strumenti di sviluppo
nocode stanno aiutando un numero sempre crescente di organizzazioni. Inoltre piccole imprese, con dei budget limitati per assumere sviluppatori o per affidarsi a società di sviluppo software, possono avere sicuramente un vantaggio da questi strumenti
“.

Un’importante spinta innovativa

Abbiamo quindi capito che i “pericoli” per gli sviluppatori non ci sono, al momento. Ma quali sono invece i vantaggi nello sviluppare soluzioni innovative. Questo fenomeno può accelerare il settore, oppure rischia di frenarlo?

Codemotion Talent profili it-min

Marzocchi ci spiega che: “Dal mio punto di vista, è difficile capire che impatto avranno gli strumenti di low code e no code nel lungo termine. Da un lato, l’impatto sui lavoratori del codice sarà minimo, perché non credo che ci sia il rischio che questi strumenti possano sostituire gli sviluppatori. Dall’altro, però, potrebbero dare una forte spinta all’innovazione, almeno per due motivi.

“Il primo motivo è che questi strumenti sono un grande mezzo di accessibilità e abilitazione, poiché, di fatto, rendono accessibile a tutta la popolazione la creazione di prodotti e contenuti digitali. Dare la possibilità a chi non è ingegnere di creare un sito web, delle automazioni e delle app è una rivoluzione che potrebbe creare un po’ di confusione all’inizio, ma nasceranno anche tante nuove idee e queste verranno realizzate a velocità prima impensabili.

“La seconda ragione è che le soluzioni lowcode e nocode vengono sempre più usate con successo nel Product Management per creare prototipi di funzionalità, in maniera sempre più efficiente. Creare prodotti digitali di successo è una grande sfida, perciò riuscire a testare bene le funzionalità è fondamentale per il processo di validazione e per il successo del prodotto stesso“.

La risposta degli sviluppatori sembra chiara: il low code non può ancora sostituite le abilità nello scrivere codice, ma possono aiutare aziende di ogni dimensioni a creare siti, app o automazioni. Uno strumento con un potenziale innovativo da non sottovalutare (ma che non si deve temere).

Potete trovare ulteriori informazioni su Codemotion sul sito ufficiale.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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