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M&A e l’integrazione dei sistemi informatici

Fabio Invernizzi di Boomi spiega perché la tecnologia è fondamentale nelle Mergers & Acquisitions

L’M&A (Mergers & Aquisitions) sono in grande aumento: solo nel 2021 il valore di fusioni e acquisizioni è salito a 5,9 trilioni di dollari, secondo i dati Refinitiv. Ma spesso queste attività, pur aumentando i volumi di business, creano problemi per un’inefficiente integrazione dei sistemi informatici durante le operazioni di M&A. Fabio Invernizzi, Sales Director, EMEA South, Boomi, ci spiega come invece la tecnologia possa semplificare le fusioni e le acquisizioni.

L’integrazione dei sistemi informatici nelle M&A, il punto di Boomi

Il record del 2021 difficilmente sarà superabile, visto il rallentamento del 2020 e la succissiva roboante ripresa. Ma nel 2022 il ritmo delle operazioni di M&A, specie nei settori tecnologici, resta piuttosto alto. Soprattutto perché, come spiegano McKinsey & Company, spesso le aziende fondono e acquistano per “gestire gli effetti economici ancora imprevedibili della pandemia COVID-19 e per trovare il loro assetto strategico. Attraverso le operazioni di M&A, desiderano razionalizzare le loro attività, stabilire o estendere le proprie capacità digitali, acquisire i migliori talenti e la loro posizione competitiva“.

Invernizzi spiega che di solito le operazioni M&A di successo si possono dividere in due macro-categorie: quelle a “ciclo continuo” oppure a “Bing Bang“. Nel primo caso siamo di fronte a M&A di piccole-medie dimensioni, in un periodo breve e con uno stesso obiettivo o tema di business. Quelle Bing Bang invece riguardano acquisizioni di società che valgono almeno il 30% del valore di mercato dell’acquirente. Un’operazione esplosiva, appunto.

I rischi delle operazioni

Indipendentemente dal tipo di operazione, tuttavia, Invernizzi ci spiega che per “quanto appetibili siano i vantaggi derivanti da questo tipo di operazioni, molte volte il fallimento è dietro l’angolo.” L’Harvard Business Review stima nell’ordine di 70-90% il margine di fallimento sul totale delle operazioni.

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Fabio Invernizzi, Sales Director, EMEA South, Boomi

I fallimenti dipendono da tanti fattori: “problemi di persone, di tecnologia, di tecnologia che causano problemi alle persone, culture incompatibili.” Le persone non sono semplicemente asset da spostare, queste operazioni devono avere un approccio intelligente per far sì che le due realtà che si incontrano possano lavorare al meglio.

L’integrazione dei sistemi informatici rappresenta un fattore di successo per le M&A. Quando due aziende diventano una sola, spesso hanno due sistemi per ogni funzione: CRM, ERP, applicazioni finanziarie e contabili, piattaforme di gestione della supply chain e del capitale umano. Farle comunicare diventa complicato.

Se al momento della firma cresce l’entusiasmo per le nuove opportunità, se condividere lead, fornitori e talenti diventa complicato per via della tecnologia, l’entusiasmo può scemare.

Razionalizzare o integrare?

Spesso per far parlare due tecnologie diverse, le organizzazioni optano per razionalizzare: da due sistemi (il CRM per esempio) si passa ad averne solo uno. Un lavoro che nel pratico potrebbe richiedere mesi di lavoro. Infatti i dipendenti abituati a usare il sistema che viene cancellato si trovano spesso disorientati. Accedere ai dati e servizi diventa più lento, i tempi si allungano, l’entusiamo si spegne.

M&a integrazione dei sistemi informatici

Invernizzi ci spiega che invece gli esperti M&A di Boomi consigliano un approccio diverso: quello di usare un iPaaS (integration Platform as a Service). Questo consente a entrambi i team di lavoro di scambiarsi e visualizzare dati vitali con un unico pannello di controllo. Un approccio che connette applicazioni e processi, in modo che i dipendenti siano produttivi (e non frustrati) dal primo giorno.

La razionalizzazione delle applicazioni e le economie di scala che derivano dalle operazioni di fusione e acquisizione sono fondamentali, ma non dobbiamo dimenticare che i clienti devono sempre essere l’obiettivo principale, e in uno scenario di M&A i primi clienti sono proprio i dipendenti” spiega Invernizzi.

Se volete scoprire questa risorsa e avere M&A di successo con una semplice integrazione dei sistemi informatici, potete visitare il sito di Boomi.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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