AppsFlyer ha pubblicato l’indagine Connected TV Trends, 2022-23 che ha raccolto insights di spettatori e brand in ambito Connected TV (CTV). La rapida crescita dei dispositivi e delle piattaforme CTV ha stimolato l’interesse da parte degli advertiser. Il report ha infatti rilevato che attualmente il 64% delle aziende sta conducendo campagne di direct response sulle CTV. Il sondaggio ha coinvolto 500 consumatori che utilizzano la CTV con un’età compresa tra i 26 e i 50 anni, insieme a 200 Director e dipendenti C-suite dei dipartimenti MarTech e Marketing.
Tutti gli intervistati lavorano in aziende operanti in ambito gaming, retail o fintech, con un numero di dipendenti compreso tra 200 e 10.000 e che hanno costruito un’applicazione mobile e hanno realizzato, o hanno in programma di farlo, una campagna Direct Response su CTV per favorire le conversioni via mobile. Le persone prese a campione provengono da Nord America, Europa e APAC.
I risultati dell’indagine di AppsFlyer
La pubblicità sulle CTV consente ai brand di aumentare la visibilità, misurare le campagne cross-platform e cross-device e raggiungere i consumatori con annunci maggiormente pertinenti e contestuali. In quest’ottica, per gli inserzionisti è estremamente vantaggioso comprendere le preferenze e le abitudini dei consumatori in ambito CTV. Tra queste, la loro percezione verso gli spot pubblicitari, il valore economico che attribuiscono ai contenuti ad-free e la probabilità che scarichino applicazioni derivanti da annunci CTV.
Il 98% delle aziende ritiene che la pubblicità su CTV supererà quella mobile. La stragrande maggioranza dei brand ritiene che la pubblicità in CTV supererà quella mobile, con un quarto degli intervistati che afferma che il sorpasso avverrà nei prossimi 2 o 3 anni. Le ragioni che spingono i brand ad allocare budget per l’adv sulle CTV includono il possibile coinvolgimento di nuova audience (73%), l’aumento dei livelli di engagement (73%) e del lifetime value (50%).
Gli spettatori non sono disturbati dalle inserzioni pubblicitarie
Secondo l’indagine di AppsFlyer, l’86% dei consumatori è disposto ad accettare gli annunci pubblicitari sulla propria CTV, soprattutto se sono per loro rilevanti. È infatti erroneamente diffusa l’idea che gli annunci mid-stream, lanciati durante la visione dei contenuti, possano allontanare gli spettatori, ma in realtà potrebbero non infastidirli come credono i brand. Solo il 40% dei consumatori ha dichiarato che smetterà di utilizzare la CTV se saranno trasmesse troppe pubblicità. Inoltre, solo il 14% sarebbe disposto a pagare per non avere pubblicità sulla propria CTV, indipendentemente dalla quantità di annunci o dal costo del servizio.
In effetti, i consumatori sono contenti di guardare, in media, 1,7 pubblicità ogni 30 minuti di contenuto, arrivando anche a 5,8 pubblicità (+220%) se i contenuti sono rilevanti per lo spettatore. A livello globale, il 40% dei consumatori ha scaricato applicazioni mobili dopo aver visto uno spot sulla CTV. Inoltre, il 53% dei consumatori afferma che è probabile o molto probabile che lo faccia utilizzando i codici QR.
I contenuti che i brand sponsorizzano di più non sono necessariamente quelli più guardati
Oggi i brand danno massima priorità alle smart TV, ma non tengono conto delle piattaforme che molti spettatori utilizzano per guardare la CTV, ovvero le console di gioco. Inoltre, quando è possibile indirizzare i consumatori in base ai contenuti che guardano, le categorie di contenuti principali che i brand indirizzano non sono necessariamente allineate con i contenuti che i consumatori guardano effettivamente.
Ad esempio, il 64% dei brand indirizza contenuti sport e fitness, ma solo il 42% dei consumatori guarda effettivamente questo genere di contenuti. Viceversa, il 62% dei consumatori guarda documentari, ma solo il 26% delle aziende indirizza questi contenuti. Per i brand i principali motivi per pubblicizzare sulla CTV sono: interagire con nuovi segmenti di pubblico (73%) e ottenere un maggiore coinvolgimento da parte degli utenti già attivi (73%).
“La CTV rappresenta una grandissima opportunità che consente ai responsabili del marketing di coinvolgere un segmento completamente nuovo di potenziali utenti. Per i brand è il momento ideale per iniziare a fare pubblicità sulla CTV prima che diventi uno spazio molto affollato e saturo. Quanto prima si entra in un nuovo canale, tanto più alti saranno i ricavi” ha dichiarato Gil Meroz, VP of Innovation and General Manager di AppsFlyer.
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