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Niantic e la gamification dei punti vendita

Quanto ci è ormai davvero estraneo il concetto di gamification? Siamo effettivamente coscienti di quanti aspetti della nostra vita sono sempre più permeati da questo nuovo approccio ad attività, oggetti, realtà prima concepite in maniera forse meno coinvolgente e attraente? L’applicazione della gamification, che ricordiamo essere traducibile in “ludicizzazione”, consiste nell’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e dalla creazione di giochi in contesti non ludici. E non sono poche le società che si approcciano in maniera sempre più curiosa a questo mondo. Una di queste, non a caso, è proprio Niantic, nata come startup interna a Google e oggi casa di sviluppo di tecnologie basate sulla realtà aumentata, oltre ad aver dato i natali prima ancora a Pokémon Go. Oggi Niantic però torna a far parlare di sé, non soltanto perché è sempre foriera di novità in campo tecnologico, ma anche per il forte incentivo agli acquisti nei negozi per le festività di fine anno. E non solo. Come prende vita tutto questo? Scopriamolo insieme da vicino.

Niantic 8thWall WebAR

Quando i punti vendita fisici battono l’e-commerce: le esperienze AR di Niantic

Inutile rammentarlo: le festività sono un momento chiave per coinvolgere i consumatori e al contempo massimizzare le vendite. Nel frattempo, il mondo dell’e-commerce sta acquisendo sempre più importanza, mettendo in disparte i negozi fisici. Come possono fare dunque questi ultimi per tornare ad attirare clienti oltre le proprie porte? La customer experience deve essere coinvolgente e motivarli più che qualche click dal proprio smartphone. Qui entra in campo l’uso della realtà aumentata (AR), una tecnologia esperienziale pensata per coinvolgere attivamente gli utenti con contenuti virtuali. Come funziona nello specifico? E qual è il nesso con Niantic? 

La realtà aumentata basata sul web, la cosiddetta WebAR, offerta proprio da Niantic e 8thWall, fa sì che l’AR sblocchi una versione digitale di un luogo. Così si crea un numero infinito di esperienze in cui gli utenti possono interagire in condivisione, realizzando tutto questo su browser, senza alcuna applicazione. Questo migliora anche l’accessibilità e la facilità di interazione dei clienti, che oggi possono confrontarsi con tre realtà diverse prodotte da alcuni partner di Niantic attraverso la tecnologia WebAR. Le cosiddette “destinazioni esperienziali” finora realizzate in maniera interattiva e basate sulla geolocalizzazione sono WebAR Hell’s Sovereign, pensata in occasione dello scorso Halloween.

Creata dall’agenzia di tecnologia immersiva Unbound tramite il sistema di posizionamento visivo (VPS) di Niantic, aveva lo scopo di guidare gli utenti verso il quartiere centrale degli affari di Sydney. Viene rivelato un mondo parallelo del centro storico a tema Halloween e premiando gli utenti con buoni sconto da sfruttare nei negozi circostanti.

Da Harrod’s a Westfield: i grandi magazzini in versione AR

Tra statue in versione horror, mani di zombie dal terreno e corvi, questa esperienza è stata preceduta da installazioni di grandezza considerevole a Londra. Avrete sicuramente sentito parlare dei grandi magazzini Harrod’s, le cui vetrine natalizie sono celebri in tutto il mondo. 

Nel 2021, Harrod’s ha collaborato con Visualise e Niantic per aggiungere un’ulteriore dimensione alle vetrine, trasformandone alcune in un’esperienza che ha consentito ai visitatori di dare vita alle vetrine scansionando il codice QR. Queste si animavano con speciali contenuti a tema natalizio, dove una tenda virtuale si alzava per rivelare un robot giocattolo a grandezza naturale mentre ballava sulle note del Lago dei Cigni. Questa esperienza AR è stata realizzata sfruttando la tecnologia Image Target di 8th Wall per attivarla e tracciarla sulla vetrina. Ha anche consentito l’interazione degli utenti e condividere l’esperienza con amici e familiari.

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Una terza e ulteriore avventura interattiva è stata realizzata per invitare i clienti a esplorare, nel 2020, alcuni punti della catena di grande distribuzione Westfield grazie a una caccia al tesoro in realtà aumentata su larga scala a tema natalizio. 22 centri commerciali sono stati coinvolti nella Westfield Holiday Hunt. Chiunque si trovasse in una delle sedi Westfield partecipanti potesse scansionare il codice QR dedicato per esplorare il centro commerciale e scoprire 10 personaggi virtuali a tema natalizio. L’esperienza AR prevedeva anche la possibilità di scattare un selfie o di registrare un video con i personaggi a tema, oltre a essere premiati con promozioni e offerte quando si trovavano tutti i 10 personaggi. 

Il metaverso di Niantic in Pokémon Go…

Le iniziative volte a unire dimensione reale e virtuale, per Niantic, non si limita però al solo mondo del retail. L’azienda infatti ha alle spalle diversi progetti che hanno già messo alla prova le sue capacità in tal senso. Il più celebre esempio è chiaramente Pokémon Go, l’applicazione mobile che da anni consente a milioni di giocatori di creare una community sempre più ampia per affrontare una delle maggiori sfide dell’AR: realizzare una mappa che consenta agli sviluppatori di ancorare i contenuti digitali al mondo fisico.

Ancora una volta, il mondo reale ha una sua copia virtuale, dove vivono i nostri amici Pokémon da catturare e tanti altri allenatori, ossia persone reali, da affrontare in sfide e in palestre. L’incredibile sforzo di Niantic in questo caso ha anche una connotazione fermamente positiva, che spezza una lancia in favore di uno dei maggiori temi inerenti alla fruizione di videogiochi: la sconfitta della sedentarietà. Grazie a questo progetto su mobile infatti, tutti sono incoraggiati a uscire all’aperto e a connettersi con il mondo che li circonda. Un’esperienza resa possibile proprio per il fatto che Niantic rimane pur sempre una costola di Google. Dimentichiamo forse le mappe 3D di Google Earth e la realizzazione di Google Maps stessa? 

…fino a ospitare Pikachu sulla vostra auto

A proposito di mappe e strade, il coinvolgimento di Niantic non finisce qui. Mini ha collaborato con Pokémon per sviluppare una concept car a tema Pikachu, in occasione di gamescom 2022 di Colonia. L’auto si chiama Mini Concept Aceman, completamente elettrica (proprio come Pikachu), in vista della nuova crossover Mini elettrica prevista in arrivo prossimamente sulle nostre strade. Questa nuova auto punta tutto sulla gamification con spettacolari effetti sulle luci anteriori e posteriori, per formare la classica bandiera del Regno Unito, oltre all’esclusiva modalità Pokémon.

Mini Concept Aceman Pokemon Mode

Il guidatore viene accompagnato da Pikachu o da una Poké Ball sul display OLED che prenderanno il posto dello strumento centrale. L’animazione a forma di fulmini digitali si estende sulla dashboard, sulle porte anteriori e sul cofano. Inoltre si può collegare la console di gioco all’auto e utilizzare il proiettore esterno sul veicolo per visualizzare il gameplay su qualsiasi superficie di fronte all’auto (meglio se al buio e su superficie piana).

Gli esempi qui portati a supporto dell’impegno di Niantic nell’unione tra dimensione reale e virtuale sono decisamente rilevanti. Da soli spiegano quanto la tecnologia possa spingersi oltre determinate barriere, modificando in maniera esponenziale i comportamenti di consumo e le abitudini di fruizione delle persone. Che mondo sarebbe senza la realtà virtuale e la gamification? Probabilmente molto più noioso, se non ci fossero nuove destinazioni ed esperienze, come ha fatto finora Niantic.

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Marianna Adorno

Nasce giocatrice una manciata di decenni fa, si appassiona solo crescendo a cinema, serie tv, gamification e tutto quanto fa spettacolo.

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