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Microsoft inaugura la sua prima cloud region italiana

Il 5 giugno 2023 è stata una giornata importate per Microsoft Italia: è stata infatti inaugurata a Milano la prima cloud region italiana del gigante di Redmond. Secondo gli analisti, l’evento non è destinato a segnare solo la multinazionale ma anche tutto l’indotto dei partner italiani e l’ecosistema professionale sul territorio.

La cloud region italiana è solo il primo passo

In realtà, nonostante l’importanza dell’evento, stiamo assistendo a un passo all’interno di un progetto molto più grande. Su questo è molto chiaro, durante il suo discorso di apertura, Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. L’apertura del data center, infatti si colloca all’interno di un progetto molto più ampio annunciato durante la pandemia che prende il nome di Ambizione Italia. Su Ambizione Italia Microsoft ha investito 1,5 miliardi di dollari per accelerare la trasformazione digitale in Italia. Uno dei passi previsti era appunto l’apertura della di una Cloud Region nel nostro Paese.

microsoft cloud ambizione italia

Ambizione Italia

L’amministratore delegato colloca Ambizione Italia in un contesto che si è creato in 40 anni di interazione tra l’azienda e il territorio. Ad oggi, Microsoft Italia conta non solo piu di 1000 dipendenti, ma anche almeno 14 mila partner sul territorio. Questo vuol dire che sul territorio nazionale è possibile contare su oltre 400 mila professionisti accreditati su tecnologie Microsoft.

Ambizione Italia è un progetto teso a cogliere tutte le opportunita’ del mondo digitale italiano. Per farlo, durante la pandemia, Microsoft ha lavorato duramente lungo cinque direzioni molto importanti. Per prima, la formazioni di competenze digitali per poter creare nuovi professionisti a sostegno delle realtà produttive. Seconda cosa, è stata la digitalizzazione delle PMI per permettere loro di essere più competitive sul mercato. Terza direttrice è, ovviamente, l’efficienza e la sostenibilità energetica, per permettere al cloud di rappresentare davvero il futuro. Quarto è il supporto alla Pubblica Amministrazione, che ha dovuto superare una fase molto difficile durante la pandemia. E, infine, l’accessibilità; per rendere effettivamente fruibili le nuove tecnologie a tutti.

La Cloud Region

La nuova (e anche la prima) cloud region in Italia è il risultato di tre anni di lavoro molto intenso all’interno di Ambizione Italia. Si propone come hub e punto di scambio digitale per tutti i clienti sul territorio. Considerata la potenzialità del mercato italiano e la sua posizione strategica, potrebbe diventare una delle Cloud Region di Microsoft più importanti in Europa.

A brevissimo verranno resi disponibili i servizi ai clienti direttamente dal data center di Milano. Si partirà da Microsoft Azure e Microsoft 365 per poi estendere anche a Microsoft Dynamics.

Ci sono due aspetti molto importanti per la nuova Cloud Region: la sostenibilità e la sovranità dei dati. La prima, in un’ottica del contenimento dell’impatto ambientale di una struttura altamente energivora come un data center. La seconda per garantire il pieno controllo sulla localizzazione dei dati a cittadini, aziende e Pubblica Amministrazione.

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I servizi cloud alla Pubblica Amministrazione, in particolare, verranno erogati come parte del Polo Strategico Nazionale (PSN). In questo contesto, la colonna portante sarà Microsoft Cloud for Sovereignty, introdotto nel luglio 2022.

Con la prima cloud region, vogliamo consolidare ulteriormente il nostro impegno quale partner strategico per la crescita dell’Italia grazie all’innovazione digitale. Insieme ai nostri partner, siamo al fianco delle imprese italiane, pubbliche e private, per offrire loro un accesso a servizi cloud innovativi e sicuri attraverso i quali potranno migliorare la competitività e lo sviluppo sostenibile. Questo è il più grande investimento che Microsoft ha fatto in Italia in questi 40 anni con tecnologie e programmi per generare un ecosistema virtuoso di innovazione nel nostro Paese

Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia
microsoft cloud ricadute

La ricaduta su partner e territorio

Vincenzo Esposito passa quindi a parlare di quello che la nuova Cloud Region italiana rappresenterà, non solo per Microsoft ma anche per il territorio.

È una delle Cloud Region più grandi d’Europa; diventerà un catalizzatore per la trasformazione digitale delle aziende italiane e un polo attrattivo per le multinazionali che intendono innovare e investire nel nostro Paese. Inoltre, l’impegno di Microsoft e dei suoi partner continuerà nel tempo. Infatti, secondo stime di IDC, entro il 2027 l’ecosistema dei partner arriverà a investire 10.5 miliardi. Somma che, grazie a una migliore formazione del personale, potrebbe andare a creare, sempre entro il 2027, più di 237 mila posti di lavoro, dei quali più 40 mila in ambito IT.

Una Cloud Region che guarda anche verso l’esterno

Ovviamente, non è possibile contestualizzare la nuova Cloud Region di Microsoft solo alla situazione italiana, ma si deve guardare anche il contesto globale. Per farlo, è salito sul palco Ralph Haupter, Presidente di Microsoft EMEA.

Haupter condivide la visione già espressa da Esposito riguardo l’enorme potenziale e la ricaduta economica sul territorio. Infatti, sempre secondo IDC, partner e clienti genereranno cumulativamente più di 135 miliardi di dollari di ricavi nei prossimi quattro anni.

Anche il valore dell’ecosistema dei partner pare sia destinato a crescere. Infatti, il rapporto tra i ricavi generati dal cloud e quelli generati dai partner passerà da 5.90 a 7.54. In altre parole, IDC è convinta che, nel 2027, per ogni dollaro di ricavo per il cloud l’ecosistema dei partner ne otterrà più di 7.

A livello corporate, l’obiettivo della nuova Cloud Region di Microsoft è quello di stimolare e potenziare l’eccellenza italiana e la produzione locale.

microsoft cloud tecnologia

Uno sguardo agli aspetti tecnici

Per poter parlare degli aspetti più tecnologici viene data la parola a Matteo Mille, Marketing and Operation Manager di Microsoft Italia.

Oggi, ci spiega Mille, Microsoft Italia entra a far parte di una infrastruttura globale che conta più di 60 Cloud Region. I PoP (Point of Presence) di Milano e Roma permetteranno, attraverso la nuova Cloud Region, una forte riduzione dei tempi di latenza verso i servizi erogati a livello globale. Inoltre, quella di Milano sarà la prima Cloud Region ad aprire le porte al Confidential Computing; appunto per soddisfare tutti i requisiti per la sovranità dei dati.

Tuttavia, continua il manager, Microsoft non basa la sua posizione predominante sulla capacità infrastrutturale, ma sull’innovazione. Infatti, ci dice, In questi ultimi anni sono stati fatti fortissimi investimenti in ricerca e sviluppo; per un totale di piu’ di 25 miliardi di dollari.

Parlando di innovazione, uno degli ambiti dove Microsoft investe di più è quello della sicurezza; estremamente importante per il cloud. Infatti, tramite la sua organizzazione, Microsoft mette a disposizione più di 8500 esperti di sicurezza e processa giornalmente più di 137 trilioni di messaggi relativi allo stato dell’infrastruttura cloud.

Altro aspetto di innovazione, di cui si parla spesso, è quello legato alla sostenibilità. L’intenzione di Microsoft è quella di alimentare la nuova Cloud Region italiana unicamente con energie rinnovabili entro il 2025.

microsoft panel

La percezione delle aziende

La discussione si chiude con una tavola rotonda che vede coinvolte una serie di realtà aziendali che coprono un ampio spettro di combinazioni. Si va dall’azienda di prodotto, come Sperlari a realtà di puro servizio come Illimity. Inoltre, ci sono sia aziende molto agili al cambiamento sia aziende con dinamiche interne estremamente complesse, tipo Poste Italiane. Per tutte, l’elemento dell’innovazione e della trasformazione digitale è stato il cloud; Azure, in particolare. Ciononostante, ogni partecipante coglie aspetti diversi in base alla sua sensibilità.

ELITE

ELITE, nata nell 2012 come progetto di Borsa Italiana, è un ecosistema che aiuta le piccole e medie imprese a crescere e ad accedere ai mercati dei capitali privati e pubblici. L’azienda ha una clientela molto eterogenea, di cui solo una minoranza si muove in ambito tecnologico. L’Amministratore Delegato Marta Testi commenta che la loro necessità principale sono le nuove competenze. Queste, continua Testi, sono fondamentali ai clienti per poter cogliere le potenzialità della digitalizzazione e ripensare di conseguenza il proprio modello di business.

Illimity

Illimity, banca nata e cresciuta totalmente in digitale, ha da sempre un’infrastruttura completamente basata sul cloud di Microsoft. Il suo Amministratore Delegato, Corrado Passera, definisce vincente la scelta di abbracciare questa tecnologia fin dall’inizio. Scelta che, nel loro caso, ha visto in Microsoft il partner ideale. Passera, nella discussione, ci ha tenuto a sottolineare il valore, per una realtà come Illimity, rappresentato dalla security che una infrastruttura cloud è in grado di garantire.

Sperlari

Sperlari, che tutti conosciamo, è un’azienda di prodotto che raggruppa sotto di se marchi storici. L’innovazione, dice l’Amministratore Delegato Bernadette Bevacqua, per Sperlari si concretizza in un migliore rapporto con fornitori, partner e stakeholder. La digitalizzazione, quindi, permette non solo di ridurre i costi ma anche di innovare il modello di business. Il cloud è diventato uno strumento fondamentale per la loro piattaforma di e-commerce perché permette un’analisi dei dati relativi a clienti e fornitori estremamente accurata e rapida.

BasicNet

BasicNet è un’azienda torinese di abbigliamento che raggruppa sotto di se marchi importanti. Il suo Executive Vice President, Alessandro Boglione, ci racconta che da sempre l’azienda si appoggia fortemente sulle tecnologie ICT per la distribuzione dei suoi prodotti. Di fatto, è sempre stata vicina a Microsoft e alle sue tecnologie. Nel ’94 questo ha permesso di diventare un’azienda a distribuzione globale in nove mesi. Oggi, le loro strutture informatiche sono completamente in cloud già da quasi 10 anni.

Poste Italiane

Di Poste Italiane ci ha parlato Mirko Mischiatti, Chief Digital Technology & Operations, facendo un discorso di visione. L’azienda, che in questi ultimi decenni ha attraversato una profonda trasformazione, vuole diventare la piattaforma di fiducia per il sistema paese e proporsi come supporto alla sua trasformazione digitale. L’operazione è tutt’altro che semplice perché ogni giorno l’organizzazione interagisce con più di 20 milioni di clienti. Necessita quindi di dinamicità e scalabilità che possono essere raggiunte solo con l’adozione di soluzioni cloud. Soprattutto per quanto riguarda l’analisi di grandi moli di dati.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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