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Google insiste: via i cookie di terze parti dal browser

Secondo Big G c'è un'alternativa ai cookie di terze parti offre agli utenti maggiore privacy e quasi lo stesso rendimento per gli inserzionisti

Google si è esposta nuovamente contro i cookie di terze parti nel browser e ha fornito maggiori dettagli sull’alternativa che si desidera promuovere. La società ha affermato che l’attuale modello di tracciamento degli utenti, che cerca informazioni individuali, potrebbe essere sostituito da un metodo basato sugli interessi, che offrirebbe maggiore privacy.

L’azienda ha difeso un modello chiamato Federated Learning of Cohorts (FLoC). L’idea è raccogliere informazioni da utenti con interessi comuni in grandi gruppi. Le aziende, a loro volta, potrebbero definire quali gruppi sono i loro potenziali clienti a cui mostrare gli annunci.

“Questa strategia nasconde in modo efficiente le persone dalla folla, oltre a utilizzare l’elaborazione sul dispositivo stesso per mantenere la privacy della cronologia della persona nel browser”, afferma Google. L’azienda segnala inoltre che, con la tecnica, gli inserzionisti possono contare su almeno il 95% di conversioni per dollaro investito”, rispetto alla pubblicità basata sui cookie.

Google cookie terze partiGli annunci pubblicitari basati su FLoC faranno parte dei test pubblici di Chrome programmati per marzo. I test con gli inserzionisti su Google Ads inizieranno nel secondo trimestre.

Parte dell’iniziativa Privacy Sandbox , nata per offrire maggiore privacy agli utenti, la tecnica della pubblicità basata sugli interessi è accompagnata da altre proposte. In una dichiarazione, Google ha delineato metodi per misurare i risultati degli annunci, prevenire le frodi e impedire agli utenti di creare, loro malgrado, una sorta di impronta digitale su Internet.

“L’obiettivo principale di Privacy Sandbox è sviluppare tecnologie che proteggano le persone da tecniche nascoste o poco trasparenti, che condividano i dati sui singoli utenti e permettano a queste persone di essere tracciate senza saperlo”, ha affermato la società.

Google, vietare i cookie di terze parti non piace a tutti

I cookie di terze parti, utilizzati per tracciare la navigazione degli utenti, sono da tempo analizzati da Google. La società ha annunciato di voler interrompere il supporto per loro in Chrome entro il 2022 per garantire una maggiore privacy. L’obiettivo dell’azienda è adottare gli standard di Privacy Sandbox.

Tuttavia,piani sono diventati oggetto di un’indagine antitrust nel Regno Unito. L’autorità di regolamentazione britannica CMA (Competition and Markets Authority) vuole sapere se la fine del supporto per i cookie di terze parti comporterà maggiori entrate in denaro per i prodotti Google.

L’agenzia ha tenuto conto dei reclami di testate giornalistiche e professionisti del mercato della pubblicità digitale. Per loro, Google sta “abusando di una posizione di dominio” e la mossa sarebbe dannosa per le piccole imprese. La CMA non ha indicato quando prevede di completare l’indagine,

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