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Finanza.Tech, l’intelligenza artificiale per trovare i finanziamenti giusti per ogni impresa

In Italia i soldi ci sono, il difficile è farseli dare”. Abbiamo sentito troppe volte questa frase, che testimonia uno dei problemi più complicati per le startup e le PMI del nostro Paese: le realtà nascenti (o rinascenti dopo un periodo complicato) faticano ad avere accesso al credito. Un problema per l’intero sistema economico italiano. La tecnologia può tuttavia essere la soluzione, come ci spiega Arsenio Siani, Chief Technology Officer (CTO) di Finanza.Tech, una realtà che utilizza algoritmi proprietari per analizzare le informazioni finanziarie di un’impresa e trovare i finanziamenti giusti affinché cresca. Perché, come ci spiega lo stesso Siani, “Crediamo fortemente che non esista al mondo un’azienda che non sia finanziabile”.

Finanziamenti per ogni azienda, con Finanza.Tech

Finanza.tech è una fintech company che offre soluzioni innovative e personalizzate nel mondo finanziario. Nasce nel 2012 da un’idea di Nicola Occhinegro, ora CEO della società, con l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese ad accedere al mercato dei capitali, grazie ai dati e alla tecnologia. Quotato all’Euronext Growth Milan e ha diversi prodotti e servizi. Permette infatti di gestire la cessione crediti, liquidando i crediti di imposta derivanti da bonus fiscali, come il Superbonus 110%, il Bonus facciate e l’EcoSisma. Ma offre anche consulenza finanziaria a 360 gradi alle imprese e fornisce informazioni ed analisi agli investitori su altre aziende e mercati ad imprese, professionisti ed investitori.

Con la grande quantità di dati e l’analisi con algoritmi proprietari, diventa una vera Finance enablare, che aiuta le imprese a migliorare le loro performance e la loro appetibilità per il mercato dei capitali. E permette di trovare il giusto finanziamento.

Siani lo spiega in maniera semplice: “Siamo bravi a raccogliere ed elaborare informazioni: lo facciamo velocemente e cerchiamo di tirare fuori dati utili per il business. L’obiettivo è aiutare le aziende a trovare l’offerta finanziaria giusta per lei”.

Trovare il giusto match

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Affari foto creata da rawpixel.com – it.freepik.com

Siani spiega che l’obiettivo di Finanza.Tech è quello di analizzare lo stato finanziario delle aziende e i possibili finanziamenti disponibili, per poi trovare il giusto ‘match’. “Per noi diventa fondamentale offrire a un’azienda il miglior prodotto finanziario in base alle proprie attuali esigenze. Crediamo fortemente che non esista al mondo un’azienda che non sia finanziabile. Ogni azienda ha bisogno di investire per crescere, e per farlo ha bisogno di trovare un finanziamento. Ma non per tutte le aziende risulta facile, specie per startup e PMI che hanno un grande potenziale, ma devono ancora dimostrare il proprio valore”.

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Mettere a confronto i dati finanziari delle aziende e dall’altro gli investitori e i finanziamenti che mettono a disposizione: questa la missione di Finanza.Tech. In maniera dinamica e guidata dalla tecnologia. “Da un lato, abbiamo tutte le informazioni di un’azienda, che lei stessa ha messo a disposizione: cassetto fiscale, budget disponibili, ma anche informazioni sui pagamenti ai fornitori e dipendenti.

“Dall’altro abbiamo gli investitori. Che è la parte che detta le regole del mercato: ogni investitore (banche, fondi di investimento, business angels) ha un suo modo di approcciarsi al mercato, cercando aziende diverse. Per esempio, una banca con una politica conservativa vuole documenti che testimoniano almeno due anni di fatturato in crescita. Altri fanno scelte etiche: per esempio, non vogliono investire in chi produce armi. Ma ci sono anche fondi che vogliono investire su due giovanissimi che hanno creato una startup in un garage”.

I finanziamenti per il Finanza.Tech: i bilanci non bastano per decidere

Il grande vantaggio di una soluzione come Finanza.Tech per le aziende è chiaro: ottenere finanziamenti prima irraggiungibili – perché le imprese non ne erano nemmeno a conoscenza. Ma anche i finanziatori hanno un enorme vantaggio: possono utilizzare molti più dati e gli algoritmi di intelligenza artificiale di Finanza.Tech per capire quali investimenti rispecchino i propri valori e le proprie esigenze. “Noi quindi incrociamo queste esigenze degli investitori con i dati disponibili delle aziende. E qui mettiamo il nostro quid: finora l’unico modo per capire come le aziende stanno andando sono i bilanci. Ma la grande verità è che i bilanci non sono più sufficienti, nonostante tutte le attenzioni di un analista finanziario. Quindi le banche e gli investitori rischiano di schiantarsi su bilanci mal scritti o mal interpretati”.

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Finanza.Tech dà qualcosa in più. “Noi forniamo altri dati, come l’analisi della Centrale dei Rischi: un database di Banca d’Italia che elenca quali istituti di credito hanno fornito credito all’azienda e se ci sono debiti pendenti. Questo è solo uno dei dati che analizziamo, che ci permettono di utilizzare gli algoritmi che valutano se il bilancio è stato manipolato oppure se poco centrato.

“Inoltre, se il cliente ci dà accesso ai conti correnti, possiamo sapere se paga gli stipendi, quanti giorni di credito offre, quanto spazio di manovra lasciano i fornitori. Lo stesso facciamo con fatture e molti altri dati. Così possiamo arricchire il quadro che forniamo agli investitori, che investono con maggiore sicurezza”.

Finanziamenti con Finanza.Tech: algoritmi proprietari per aiutare imprese e investitori

Oltre a trovare il finanziamento giusto, l’analisi di Finanza.Tech può permettere alle aziende di avere maggior consapevolezza della propria situazione finanziaria. E magari ottenere consulenti proprio da Finanza.Tech. Siani ci spiega: “Molte aziende ignorano a che punto della propria vita si trovano: magari sono in forte crescita e pronte a quotarsi, ma ancora non lo sanno. Noi possiamo suggerire un percorso virtuoso, facendo consulenza oltre che matching. Abbiamo 15-17 consulenti che possono dare una mano alle aziende che vogliono crescere”.

Questo aspetto “umano” dell’azienda fornisce una marcia in più, sebbene Siani (forse anche perché è un CTO) sottolinei che il cuore resta tecnologico. “Un punto di forza è il nostro algoritmo sulla Centrale del Rischio, che Banca d’Italia fornisce come PDF. In 36 mesi, il PDF diventa lungo 800-1000 pagine. Nel 2019 utilizzavamo strumenti non nostri che impiegavano 40 minuti o un’ora per estrapolare i dati. Oggi, con il nostro algoritmo, abbiamo un risultato aggregato in quattro secondi”.

Aver creato questi strumenti permette a Finanza.Tech di fornirli ad aziende che vogliono valutare attentamente i propri finanziamenti. “All’inizio abbiamo utilizzato questo prodotto solo internamente per i nostri clienti, ma moltissime aziende ce l’hanno chiesto. Oltre a fornirlo all’interno della nostra piattaforma, abbiamo API che altre aziende di consulenza possono utilizzare”.

L’azienda offre un modello di valutazione proprietario, che incrocia tutti questi dati confrontando circa un migliaio di variabili. Che hanno creato una base statistica importante. “Ad oggi questi confronti nascono dall’esperienza degli analisti, ma vogliamo che siano i dati a fare emergere questi collegamenti. In questo modo, possiamo verificare su base statistica quali sono i parametri importanti affinché i finanziamenti siano vincenti”.

Una valutazione non solo quantitativa, ma anche qualitativa

Tutte le informazioni analizzate dagli algoritmi sono di carattere quantitativo, basate su evidenze statistiche. Ma un analista esperto sa che ci sono anche importanti informazioni di carattere qualitativo. “Se il rappresentante legale di un’azienda ha 86 anni, probabilmente il figlio lavora al posto suo. Oppure se il ragazzo di 22 anni gestisse l’azienda, potrebbe chiedere ancora aiuto al padre se l’azienda ha più di quindici anni. Questo cambio generazionale potrebbe offrire opportunità o rischi diversi”.

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Siani ci spiega che Finanza.Tech “Queste informazioni le recuperiamo in maniera diretta: quando si iscrivono a Finanza.Tech, chiamiamo le aziende per discuterne. E poi abbiamo ogni tanto domande sul sito che possono fare la differenza, per esempio ‘Avete un CFO interno’.  Questo permette di avere maggiori informazioni, che rendono più sicuri i finanziamenti per gli investitori e più accessibili per le aziende che usano Finanza.Tech”.

Con la sua “piattaforma bifronte”, che fornisce informazioni alle aziende sugli investimenti e accesso al credito alle aziende, Finanza.Tech sta crescendo molto. Con migliaia di progetti attivi, mette in contatto domanda e offerta. E soprattutto, lo fa in maniera veloce e intelligente. Potete trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale di Finanza.Tech.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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