Come anticipato dal Bloomberg, Dell ha deciso per la vendita di Boomi incassando 4 miliardi di dollari da Francisco Partners e TPG. Con questa vendita, di fatto, l’azienda americana esce dal mercato dei servizi cloud e continua a snellire le proprie attività, tornando a concentrarsi sulla produzione di dispositivi hardware che rimane il suo core business dalla sua fondazione. La vendita, secondo le parti interessate, dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno.
Boomi che conta su oltre 15.000 clienti in tutto il mondo è considerata un pioniere nell’utilizzo intelligente dei dati. Con l’applicazione low-code e la piattaforma di integrazione dei dati dell’azienda e le capacità di data quality, discovery e readiness, consente di rendere più veloce e più facile unificare dati, sistemi, applicazioni, processi, persone, imprese e organizzazioni a livello globale.
“Boomi è fiorita come parte di Dell Technologies, crescendo esponenzialmente da quando le abbiamo acquisite nel 2010. Questa transazione proposta posiziona Boomi per la sua prossima fase di crescita ed è la mossa giusta per entrambe le società, i nostri clienti e partner condivisi”, ha affermato Jeff Clarke, vice presidente e chief operating officer di Dell Technologies. “Per noi, ci concentriamo sull’alimentazione della crescita continuando a modernizzare la nostra infrastruttura principale e le attività dei PC e espandendoci in aree ad alta priorità tra cui cloud ibrido e privato, edge, telecomunicazioni e APEX. Tutti progettati per aiutare le organizzazioni a prosperare nell’economia del fai da te “.
Dell continua il ridimensionamento con la vendita di Boomi
Solo poche settimane fa Dell aveva annunciato la superazione da VMware rendendola una “spin-off autonoma” che le ha portato nelle casse ben 9 milioni di dollari. Ora con la vendita di Boomi e l’uscita anche dal mercato cloud, Dell sta cedendo tutti quei rami d’azienda che non ritiene più strategici e, al stesso tempo, riduce i debiti e porta denaro fresco nelle casse. Michael Dell (CEO dell’azienda) sta chiaramente traghettando la società verso quella che era prima della tante acquisizioni, ovvero un produttore puro di hardware. E questa mossa è stata ben recepita dal mercato, visto che le azioni Dell, in apertura al NASDAQ questa settimana partiranno da un +8% rispetto alla chiusura di venerdì.
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