L’avvento dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano, aprendo nuove prospettive di crescita, efficienza e innovazione. Dall’healthcare al retail, dall’educazione alle Smart City, l’impatto della GenAI è destinato a essere cruciale nei prossimi anni. Tuttavia, una domanda urgente si presenta: le aziende sono pronte a gestire la potenza di calcolo necessaria per sfruttare appieno questa tecnologia? Proviamo a rispondere a questa domanda, grazie all’intervento di Alessandro Riganti, Country Manager di D-Link per l’Italia.
La rivoluzione dei diversi settori dopo l’avvento della GenAI
La GenAI offre la possibilità di automatizzare i workflow, ridurre i tempi delle attività amministrative e abbattere i costi in molteplici settori. Nel settore sanitario, ad esempio, potrebbe portare a un’innovazione significativa, aiutando gli scienziati nello sviluppo di nuovi farmaci e migliorando l’interpretazione dei dati sanitari. Nel retail, l’AI può personalizzare l’esperienza di acquisto, analizzando i comportamenti dei clienti e offrendo suggerimenti mirati. Settori come l’arte e l’istruzione sperimentano gli impatti della GenAI, sollevando dibattiti sulla proprietà creativa e il plagio. Tecnologie come Midjourney, DALL.e e Amper alimentano discussioni sull’economia creativa. Questa tecnologia, se gestita con trasparenza, può potenziare l’apprendimento, offrendo risorse approfondite agli studenti. Il valore dell’AI si riflette nel suo potenziale futuro di liberare le persone per attività di maggiore valore, segnando una transizione verso un’IA onnipresente nel panorama tecnologico.
La necessità di nuove soluzioni per soddisfare le richieste di potenza di calcolo
Il valore della GenAI e il suo potenziale trasformativo portano con sé sfide tecniche e di implementazione. In ogni settore, l’avvento della GenAI genera una costante richiesta di dati e capacità di calcolo. Questo scenario ci direziona verso l’utilizzo di hardware specializzato per affrontare questa esigenza di prestazioni avanzate.
Con il progresso tecnologico, il bisogno di una potenza di calcolo ancora maggiore diventa evidente, richiedendo hardware robusto con processori potenti e capacità di rete significative, ottimizzate per le esigenze dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, l’impatto ambientale della GenAI è una preoccupazione crescente, con dataset sempre più ampi che richiedono notevoli quantità di energia. Un’analisi del MIT Technology Review ha evidenziato il notevole impatto ambientale dei modelli di AI, sottolineando la necessità di una gestione responsabile delle risorse. In questo contesto di rapida evoluzione, le aziende devono pianificare l’adeguamento delle proprie infrastrutture per affrontare tempestivamente questa sfida.
Le aziende, attualmente, stanno facendo abbastanza?
Le aziende devono anche affrontare la questione della formazione del personale. La carenza di professionisti qualificati per gestire sistemi basati sulla AI generativa è una sfida reale. L’aggiornamento e la riqualificazione della forza lavoro esistente diventeranno cruciali per affrontare le complessità tecnologiche emergenti.
Un altro aspetto critico è la necessità di definire linee guida etiche e legali. La privacy, la sicurezza e la proprietà intellettuale sono aspetti sensibili che richiedono attenzione. Le aziende devono prepararsi per il futuro, progettando come la GenAI può scalare nei rispettivi settori e integrarsi con i sistemi IT esistenti, rispettando gli standard tecnologici e garantendo una governance adeguata.
L’investimento in infrastrutture GenAI-friendly è essenziale. La valutazione delle soluzioni di connettività esistenti e l’aggiornamento hardware sono passi cruciali per costruire un’azienda pronta ad affrontare lo scenario emergente. Soluzioni di rete affidabili e moderne, inclusi router e switch, sono necessarie per fornire la connettività ad alta velocità e bassa latenza richiesta per i modelli generativi ad alte prestazioni.
In conclusione, sebbene l’onere maggiore di gestire la potenza di calcolo e avere un’infrastruttura adatta ricada sulle organizzazioni, l’impatto dell’intelligenza artificiale sugli utenti medi sarà tangibile prima di quanto ci si possa aspettare. Le aziende, secondo D-Link, devono agire ora, pianificando e adottando le misure necessarie per affrontare le sfide e sfruttare appieno le opportunità che la GenAI offre. Solo così potranno prosperare in un futuro guidato dall’intelligenza artificiale.
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