Il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per mettere al bando Alipay, WeChat Pay e altre sei app cinesi presenti degli USA. La motivazione ufficiale riguarda l’impedire la raccolta di dati riguardanti i cittadini americani da parte delle autorità cinesi.
Trump mette al bando Alipay e WeChat Pay
La notizia, data inizialmente da Reuters, vede coinvolte anche altre applicazioni cinesi. Oltre ad Alipay di Ant Group e WeChat Pay troviamo infatti anche: QQ Wallet e QQ Messenger di Tencent, CamScanner, SHAREit, VMate di UCWeb e WPS Office.
Il motivo ufficiale dietro questo gesto, riportato insieme a parte del decreto dal New York Times, riguarda la privacy e i dati personali dei cittadini americani. Secondo l’amministrazione USA, infatti, queste app sono in grado di raccogliere in maniera automatica “identificativi personali sensibili… e informazioni private” di milioni di persone. In particolare, questa capacità potrebbe essere utilizzata per monitorare gli spostamenti di impiegati federali e contractor, con il fine di costruire dei dossier riguardanti queste figure.
Le conseguenze
Se da una parte le restrizioni sono simili a quanto visto nei mesi scorsi per TikTok e WeChat, le conseguenze finali saranno probabilmente molto più limitate. La maggior parte degli utenti per questi servizi, infatti, risiede in Cina, fuori quindi dalla portata degli Stati Uniti. Saranno invece colpiti sia la comunità cinese negli USA, che usa questi servizi durante i viaggi in madrepatria, che gli esercizi commerciali con una clientela cinese o che comunque usa questi servizi.
Non è però neanche detto che il bando veda la luce in primo luogo. L’ordine si applicherà infatti tra 45 giorni, ovvero dopo il passaggio del testimone presidenziale. Il presidente eletto Joe Biden avrebbe quindi il tempo per revocare l’ordine, ma né lui né il suo comitato hanno ancora annunciato nulla in questo senso.
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