Aumento dei volumi, velocità di accredito, protezione dalle frodi e risarcimento in caso di truffa o rapina, maggior facilità nell’accettare pagamenti da turisti stranieri. Ecco i vantaggi che gli esercenti rilevano nei pagamenti digitali. L’89% degli intervistati si attende una prevalenza di pagamenti digitali in-store nell’arco di 3-4 anni.
È quanto emerge dall’Osservatorio Visa 2022, realizzato insieme a Ipsos su un campione composto da 400 tra micro e piccoli esercenti in Italia. L’obiettivo è comprendere percezione e aspettative rispetto a pagamenti e nuovi trend di acquisto digitali.
Crescita dei pagamenti digitali in-store trainata dalla tecnologia
Gli utenti non si affidano più esclusivamente alle carte per i pagamenti elettronici. Smartphone e wearable sono sempre più utilizzati, il 66% degli esercenti rileva un sostanziale aumento nell’uso di questi device da parte della propria clientela, connesso a un contestuale incremento delle soluzioni contactless anche per i pagamenti con carta.
Il trend trova conferma nelle dichiarazioni raccolte presso la popolazione. Il 68% degli italiani intervistati che dichiara di aver utilizzato più spesso negli ultimi anni la carta in modalità contactless per pagare i propri acquisti.
Tra le soluzioni tecnologiche che secondo le PMI intervistate potrebbero ulteriormente facilitare la diffusione dei pagamenti digitali migliorando l’esperienza del cliente, le soluzioni Tap To Phone risultano un’attrattiva per la maggioranza degli intervistati. Il 73% dei non user si dichiara interessato nel prossimo futuro ad adottarlo, ricevendo così i pagamenti direttamente tramite il proprio smartphone.
Quali freni allo sviluppo dei pagamenti digitali
I limiti all’accettazione dei pagamenti digitali per gli esercenti intervistati sono costituiti principalmente da complessità di carattere tecnologico. Da possibili problemi tecnici ai POS alla scarsa familiarità con questi strumenti, seguito dai costi. La barriera tecnologica si incrocia con gli oneri di formazione del personale o il doversi relazionare con molteplici soggetti dell’ecosistema di pagamenti.
Anche sul fronte dell’e-commerce c’è una forte aspettativa che i pagamenti digitali possano sostenere un aumento delle vendite online, soprattutto per le transazioni con carta e tramite app di pagamento.
Considerando l’impennata di utenti di e-commerce, un tema importante resta la sicurezza. 4 commercianti su 10 dichiarano che le maggiori preoccupazioni per i clienti sono la sicurezza del sito, il processo di pagamento, anche tramite richiesta di assistenza, oppure l’abbandono del carrello in fase di inserimento dei dati.
In tale prospettiva, i benefici della Strong Customer Authentication, cioè la procedura per convalidare l’identificazione di un utente basata sull’uso di due o più elementi di autenticazione, sono riconosciuti dai merchant come garanzia rilevante anche nella percezione del cliente. Rimane tuttavia una quota di esercenti, che teme che questo doppio passaggio possa far desistere dall’acquisto o scoraggiare in caso di difficoltà tecniche.
Il futuro e i nuovi trend
Nel corso dei prossimi 4 anni, i merchant si aspettano un’ulteriore diffusione dei pagamenti digitali in store. Tale convinzione è diffusa tra gli esercenti intervistati, l’89%, e condivisa dal 70% degli italiani in età 18-64 anni, coinvolti nella prima fase dell’Osservatorio Visa. Nell’opinione dei merchant, a crescere non saranno soltanto gli strumenti già in uso, ma anche le app di pagamento.
La ricerca registra una elevata conoscenza del Buy Now Pay Later. Il 25% degli esercenti ascoltati lo offre già alla clientela mentre il 54% è interessato a utilizzarlo per gli acquisti aziendali. Tra i benefici di questo strumento ci sono l’aumento volumi di vendita perché il cliente può ampliare le possibilità di acquisto, la soddisfazione e fidelizzazione della clientela. Tra i principali freni, i costi legati al servizio sono a pari livello con il timore che il cliente non rimborsi le rate o non se ne possa verificare la solvibilità. Ma è indicata anche una maggiore complessità burocratica.
Molto diffusa anche la conoscenza delle criptovalute, citate dall’82% dei merchant. 3 intervistati su 10 reputano che si faranno sempre più strada come metodo di pagamento, con impatti sul business percepiti principalmente positivi.
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