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L’UE apre un’indagine su Nvidia per l’acquisizione di ARM

La prima indagine si chiude con un nulla di fatto, ne serve una più estesa

L‘UE vuole vederci chiaro sull’acquisizione di ARM da parte di Nvidia: l’indagine preliminare non è bastata, serviranno ricerche più estese. Questo significa che il via libera all’operazione potrebbe arrivare non prima del 2022.

UE apre un’indagine sull’acquisizione di ARM da parte di Nvidia

L’acquisizione di ARM, arrivata per 40 miliardi di dollari, rappresenta un momento topico per il settore dei chip. Nvidia potrebbe trovarsi una carta vincente in mano, con sempre più produttori che utilizzano l’architettura proprietaria di ARM per realizzare processori. Basti pensare nell’ultimo periodo al lavoro di Apple sui chip Silicon ma soprattutto ai moltissimi smartphone con semiconduttori ARM per avere un esempio del possibile impatto dell’acquisizione.

Ma l’Unione Europea ha sollevato dubbi sull’operazione. Dubbi che non sono stati risolti dall’indagine preliminare. Quindi sembra debba servire un’indagine più approfondita che potrebbe durare fino a quattro mesi. Questo potrebbe ritardare l’ufficialità dell’accordo fino al 15 di marzo 2022.

Il capo dell’antitrust europeo Margrethe Vestager ha commentato: “Sebbene ARM e Nvidia non competano direttamente, le proprietà intellettuali di Arm danno importanti input in prodotti che competono con quelli di Nvidia. Per esempio datacenter, automotive e IoT. Le nostre analisi mostrano che l’acquisizione di Arm da parte di Nvidia potrebbe portare all’accesso ristretto dell’IP di ARM, che potrebbe avere un effetto problematico su molti mercati in cui si usano i semiconduttori”.

Un portavoce per Nvidia ha commentato: “Stiamo lavorando da vicino con la Commissione Europea attraverso il processo regolatorio. Non vediamo l’ora di affrontare i dubbi iniziali e continuare a dimostrare che la transazione aiuterà ad accelerare ARM e migliorare la competizione e l’innovazione, anche per l’UE”.

Potete approfondire i dettagli del procedimento direttamente nelle dichiarazioni della commissione antitrust europea. Vi terremo aggiornati per ogni ulteriore aggiornamento.

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Source
Gizmochina

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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