Abbiamo tutti presente la legge di Moore. Si tratta di un principio ispirato a Gordon Moore secondo il quale i transistor nei circuiti integrati commerciali raddoppiano ogni due anni. Questo è empiricamente vero, forse non tantissimo in questi ultimi anni per motivi principalmente fisici, ma è una buona interpretazione dei trend di evoluzione tecnologica. Il vero problema, però, è che la legge di Moore si è dimostrata valida anche per molti atri tipi di risorse, come la capacità di rete e lo storage. In particolare, lo storage, diversamente dai transistor, occupa molto volume nei data center.
Secondo IDC, entro il 2026 la velocità di generazione dei dati raddoppierà. Ciò significa che o acquistiamo periodicamente nuove unità (e troviamo dove metterle), oppure ci dotiamo di unità progressivamente più dense che memorizzano più dati nello stesso spazio fisico. In questa sfida ci viene in aiuto Western Digital con i suoi HDD CMR da 22TB e UltraSMR da 26TB
Quindi, volendo riformulare la legge di Moore, si potrebbe dire che “la richiesta di spazio disco è destinata a raddoppiare ogni due anni“. Questo vuol dire che o compriamo nuovi NAS periodicamente (e troviamo dove metterli), o ci dotiamo di supporti progressivamente più densi. In questi termini Western Digital ci viene in aiuto con i suoi dischi CMR da 22 TB e UltraSMR da ben 26 TB.
Come nota a margine, ricordiamo a tutti che un TeraByte (TB) equivale a mille miliardi di byte. La capacità effettiva osservata dall’utente potrebbe essere inferiore a causa dell’ambiente operativo.
Il contenimento del TCO del cloud
Il problema del contenimento del TCO (Total Cost of Ownership) di un sistema cloud non è più appannaggio dei soli hyperscaler. Perché ora il cloud è ibrido: una parte significativa sta fuori dalla nostra rete aziendale ma una parte non negligibile la dobbiamo tenere in casa. Questo perché i dati più sensibili al tempo di accesso e le applicazioni interne ha poco senso vengano collocati in un data center a centinaia di chilometri di distanza.
Quindi, stabilito che chiunque può (e a volte deve) avere in gestione una parte di cloud locale, il problema della scalabilità e il conseguente contenimento del TCO può diventare un problema anche per una PMI.
Parlando di innovazione tecnologica, tra cui OptiNAND™, Ashley Gorakhpurwalla, EVP e GM, HDD Business Unit di Western Digital, ha affermato:
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Come partner di lunga data dei principali fornitori di cloud a livello mondiale, comprendiamo i requisiti per la costruzione di un’infrastruttura cloud di nuova generazione e abbiamo investito in innovazione sul fronte HDD, che abbiamo sviluppato insieme alla nostra tecnologia di densità areale. Questa strategia ci ha permesso non solo di rispondere alle richieste di capacità dei giganti del cloud, ma soprattutto di fornire una roadmap a supporto dell’economia dei loro data center e della relativa evoluzione per i decenni a venire. Con ePMR, OptiNAND™ e ora UltraSMR come base della roadmap HDD di Western Digital, i nostri clienti cloud possono continuare a scalare rapidamente la propria attività sfruttando le nostre innovazioni per ridurre il loro TCO di storage
OptiNAND, UltraSMR ed ePMR per ridurre il TCO
Le unità da 22 TB e 26 TB sfruttano la tecnologia OptiNAND, proprietaria di Western Digital. Questa tecnologia permette di raggiungere livelli di densità elevatissimi sulle superfici dei piatti. Di conseguenza, aumentano notevolmente anche la capacità, le prestazioni e la resilienza dei dati offerti dai dischi. In particolare, i dischi CMR HDD da 22 TB fanno uso di 10 piatti da 2.2 TB l’uno su piattaforma HelioSeal™.
Le unità UltraSMR, d’altra parte, combinano OptiNAND con un firmware proprietario per la codifica dei blocchi e per la correzione degli errori. Il risultato è un aumento del valore di tracce-per-pollice (TPI) che portano la capacità del singolo piatto a 2.6 TB. Stiamo parlando del prodotto Ultrastar® DC HC670 UltraSMR HDD da 26 TB che, a conti fatti, garantisce un aumento della capacità del 18% a parità di volume occupato rispetto ai dischi CMR.
Ovviamente, i dispositivi UltraSMR hanno bisogno di essere accompagnati da un ecosistema hardware all’altezza di gestirli. Pertanto, vengono preferibilmente adottati nei data center di cloud provider di grandi dimensioni. Nelle loro strategie di evoluzione dei data center I provider cloud, considerano sempre più spesso l’evoluzione della tecnologia SMR. La disponibilità di dispositivi da 26 TB può rappresentare un serio incentivo per accelerarne l’adozione.
Prestazioni e protezione dei dati
Per una maggiore affidabilità, le unità Western Digital® da 22 e 26 TB includono anche una funzione di protezione per i dati nella cache di scrittura chiamata ArmorCache™. Questa funzionalità offre agli utenti finali le prestazioni di una cache in scrittura combinate con una protezione dei dati paragonabile a quella di non avere nessuna cache attiva. Ciò si dimostra particolarmente utile nel caso di una procedura di arresto di emergenza.
L’aumento delle prestazioni e la protezione dei dati si mantengono stabili anche nel caso di scritture casuali con trasferimenti di blocchi di grandi dimensioni. Con lunghezze di trasferimento di 256 KB o superiori il valore di IOPS (Input/Output Operations Per Second) risulta superiore del 40% rispetto a dischi che fanno uso della tecnologia precedente. Il valore di picco si ottiene però con una lunghezza di 1 MB, che riporta un miglioramento IOPS anche dell’80%.
E per le realtà che non sono ancora delle Enterprise?
Il problema del TCO di un cloud, come abbiamo già detto, potrebbe non appartiene solo più agli hyperscaler. Con il cloud ibrido, che sta diventando la tendenza dominante, un numero crescente di aziende dovrà gestire una quantità significativa di storage condiviso. Anche per loro, i nuovi dischi da 22 e 26 TB di Western Digital potrebbero essere una soluzione. Non bisogna infatti dimenticare che, in determinate situazioni, allargare il NAS può significare occupare più spazio, che spesso non è disponibile.
Se il sistema è configurato e dimensionato correttamente è possibile, rivolgendosi a degli specialisti, sostituire gradualmente i supporti e ottenere il doppio, o anche più, della capacità di storage. Questo, spesso, senza dover installare un nuovo rack o backplane. Il risultato, con storage di classe enterprise come quello di cui stiamo parlando, è un sistema ad altissima densità e resilienza.
Disponibilità dei dispositivi
Gli HDD CMR da 22 TB di Wstern Digital e gli HDD UltraSMR da 26 TB basati su tecnologia OptiNAND™ sono disponibili dall‘estate del 2022. La famiglia completa di HDD OptiNAND™ di Western Digital include gli HDD Ultrastar®, le unità HDD WD Purple® Pro da 22 TB per la videosorveglianza smart, WD Red® Pro HDD per soluzioni NAS e WD Gold® HDD per system integrator e rivenditori che si rivolgono al mondo enterprise e PMI. Tenete conto che, per motivi commerciali, non tutti i prodotti saranno disponibili in tutte le regioni.
- Ottimizzate lo storage per la vostra azienda con un portafoglio completo di HDD WD Gold di classe enterprise con capacità fino a 22TB(1). | (1) 1TB = 1 trilione di byte. La capacità effettiva dell'utente potrebbe essere inferiore a seconda dell'ambiente operativo
- Migliora le prestazioni con la nostra tecnologia di protezione dalle vibrazioni
- Specificamente progettato per l'utilizzo in sistemi di storage e data center di classe enterprise
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