Un recente sondaggio della German Social Accident Insurance (DGUV) evidenzia che circa 231.600 infortuni dovuti a incidenti legati al “trasporto interno” nella sola Germania. Di questi il 16% avvengono in relazione a danni a nastri trasportatori a filo pavimento e a veicoli per il trasporto di materiali, come i carrelli elevatori. La DGUV riporta una media di 50 infortuni per giornata lavorativa dovuti ai carrelli elevatori. Nel 44% dei casi esaminati il carrello elevatore ha investito una seconda persona, schiacciandola o addirittura travolgendola. Oltre a causare lesioni alle persone, l’uso di muletti e carrelli elevatori per il trasporto di materiali provoca ripetutamente danni anche alla proprietà. Fare manovre difficili, in corsie strette, trasportare oggetti ingombranti o pesanti e l’utilizzo dei mezzi con altri lavoratori nello stesso magazzino comporta numerosi pericoli e causa ripetutamente danni o perdite di merci. E qui entra in gioco VIA Technologies che ha pensato a una sistema di assistenza e sicurezza, che combinando le informazioni raccolte da sensori e telecamere con le funzioni dell’Intelligenza Artificiale, aiuta a ridurre rischi e danni negli ambienti di lavoro.
Le principali cause di incidenti che coinvolgono i carrelli elevatori
Una delle principali cause di incidenti con i carrelli elevatori è la visione limitata che ha il conducente. A seconda della direzione essa viene spesso ostruita da parti della cabina di guida e dell’albero. Il maggior limite della visuale deriva dal carico trasportato. A seconda delle sue dimensioni la vista del percorso da compiere può essere oscurata per diversi metri. I carrelli elevatori in retromarcia sono un fattore di rischio ancora più elevato.
Guardando oltre la spalla il conducente del carrello elevatore può vedere solo metà della corsia sul retro. Le realizzazioni di carrelli elevatori e degli specchietti dei veicoli stanno diventando sempre più ingegnose, ma i “punti ciechi” non possono essere completamente evitati. Da questo l’eliminazione degli angoli ciechi può dare un contributo significativo alla sicurezza dei carrelli elevatori, dei carichi e del personale
Un’altra causa associata ai carrelli elevatori è il cosiddetto fattore umano. Anche la distrazione o la stanchezza del conducente infatti possono essere motivo di incidente. Lavorare in corridoi stretti, talvolta scarsamente illuminati, e in celle di stoccaggio molto calde o molto fredde rende il lavoro del personale operativo estremamente impegnativo. Se gli operatori cominciano a perdere la concentrazione basta una rapida occhiata allo smartphone o una distrazione coi colleghi per provocare un incidente.
Una terza fonte di pericolo consiste nell’utilizzo di carrelli elevatori e attrezzature tecniche da parte di personale non sufficientemente qualificato. Oggi rigorosi requisiti di sicurezza impongono alle aziende di garantire che tutti i conducenti dispongano delle patenti o delle certificazioni necessarie per utilizzare attrezzature di lavoro complesse e potenzialmente pericolose in modo corretto e sicuro.
I sistemi di assistenza e sicurezza di VIA Technologies riducono i rischi
I sistemi di assistenza e sicurezza per carrelli elevatori possono ridurre significativamente il rischio di incidenti negli ambienti logistici e di magazzino. Tali sistemi, che possono anche essere adattati, offrono diversi componenti hardware e software per supportare la sicurezza. Questi, proposti in kit da VIA Technologies, combinano i dati di diversi sistemi e aumentano la sicurezza mediante informazioni ridondanti. Una valutazione dei dati coadiuvata da algoritmi supportati da Intelligenza Artificiale è già utilizzata nei sistemi di assistenza avanzati.
I componenti più importanti di tali sistemi di sicurezza includono:
- Un sistema di telecamere che funziona come un paio di occhi aggiuntivo e che consente idealmente di avere una visione a 360°. Ad esempio possono essere utilizzate fino a quattro telecamere “Field of View” (FOV) 190° in un Surround View System (SVS). Il flusso video panorama 360 risultante può quindi essere trasmesso direttamente a uno schermo ad alta risoluzione.
- Con il supporto DMOD (Dynamic Moving Object Detection) sulle telecamere anteriore e posteriore, il sistema emette avvisi ogni volta che rileva potenziali minacce alla sicurezza, come l’arrivo inaspettato di un altro veicolo o di una persona a distanza ravvicinata, dando all’operatore il tempo di intraprendere l’azione più appropriata per prevenire un incidente. Inoltre, i sensori di prossimità a ultrasuoni e i sensori radar a corto raggio mmWave possono essere utilizzati per monitorare l’area circostante.
- Un sistema di monitoraggio del conducente (DMS, Driver Monitoring System), supportato da una telecamera FOV-60° con funzione a infrarossi, è in grado di rilevare affaticamento, distrazione, comportamenti rischiosi da parte dell’operatore ed emettere un avviso visivo o acustico per allertarlo, come già avviene nei camion o nelle auto private.
- Con l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale e una funzione di identificazione del conducente come parte del DMS, i conducenti possono essere identificati al fine di impedire a personale non autorizzato di utilizzare i veicoli. Un’allerta di velocità eccessiva tramite CAN Bus, emette un segnale di avviso in caso di accelerazioni indesiderate o frenetiche.
- Un sensore di fibbia opzionale posto nella cintura di sicurezza aggiunge ulteriore protezione per il conducente.
“I responsabili dei centri logistici e dei magazzini possono avvalersi di una varietà di soluzioni e funzioni per ridurre il rischio di incidenti per il personale e il rischio di danni a beni e attrezzature. Tali sistemi aiutano anche a migliorare l’efficienza operativa”, spiega Tiziano Albani, European Sales and Business Development VIA Technologies. “Quando si retrofittano i carrelli elevatori con un kit di sicurezza vi sono diversi criteri decisivi da tenere a mente: i primi sulla lista di controllo sono di solito i componenti e le funzioni offerti dalla soluzione. Un altro punto importante consiste nel controllare l’interazione tra i componenti o se sono ad es. supportati da funzionalità di IA. In terzo luogo è necessario garantire che la calibrazione delle telecamere e di altri componenti sia supportata con strumenti di calibrazione e servizi di personalizzazione per sostenere la configurazione del sistema”.
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