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Tradizione e tecnologia, perché Urbani Tartufi sceglie Amazon Business

Un'azienda che ha superato 170 anni di storia sceglie il procurement rapido di Amazon Business

La strada taglia una vallata verde. Da un lato il paese di Scheggino si inerpica su un colle, con case grigie che sembrano farci tornare indietro nel tempo. Dall’altro, lo stabilimento di Urbani Tartufi: un impianto di lavorazione all’avanguardia (che presto crescerà ancora), uffici e un’elegante struttura in vetro che ospita l’Accademia del Tartufo. In questa zona splendida dell’Umbria nacque nel 1852 un’azienda davvero unica, capace di espandersi in 14 sedi in tutto il pianeta e di dominare il 70% del mercato del tartufo mondiale, pur restando a conduzione familiare da sei generazioni. Urbani Tartufi ha mantenuto la propria identità umbra, conquistando il mondo con le radici ben piantate nella propria terra – e da qualche anno, per farlo ha scelto Amazon Business per il procurement.

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Una storia che supera i 170 anni, ma che sfrutta il digitale per restare a passo con i tempi. Perché la lunga storia non le impedisce di essere innovativa, anzi investe in ricerca scientifica per assicurare che la grande tradizione del tartufo italiano abbia un futuro radioso.

Urbani Tartufi e Amazon Business, fra storia e innovazione

Il tartufo per la famiglia Urbani non è solo un prodotto da vendere, ma anche una splendida metafora. Un prodotto che viene dal terreno, ancorato alle radici degli alberi. Un gioiello che si può prendere solo esplorando il territorio e sporcandosi le mani di terra.

Esplorando il Museo del Tartufo di Scheggino scopriamo che questa tradizione antica diventa business nel 1852, quando Costantino Urbani porta i tartufi freschi in Francia, iniziando l’esportazione di questo prodotto nel mondo. La continua espansione di Urbani Tartufi vede da un lato la tradizione dei cavatori, che ancora oggi si affidano al naso dei cani per trovare i tartufi, ma anche tantissima innovazione. Nel Museo abbiamo per esempio visto un bottiglia sigillata di tartufi presentata all’Esposizione Internazionale del 1911, che ospita ancora oggi tartufi neri pregiati.

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Dal Museo del Tartufo

Lo sviluppo di nuove tecnologie continua ancora oggi. L’esempio più luminoso è quello della tartuficultura: dodici anni fa nasce TruffleLand, che pianta ogni anno 200 mila alberi “da tartufo”. Con precisione scientifica, scelgono il giusto terreno per accogliere piante che coltivano in serra con le spore dei tartufi. I partner che acquistano le piante possono sfruttare la conoscenza scientifica degli esperti di TruffleLand per capire come coltivare questi tesori: l’umidità del terreno gioca un ruolo fondamentale, ci spiegano. In questo modo, quando le piante hanno dai 4 ai 6 anni, diventa possibile avere delle tartufaie che producono molto e sono semplici da gestire. Il tutto con l’impatto positivo di piantare migliaia di alberi.

Tradizione e innovazione si mischiano di continuo nella storia di Urbani Tartufi – ed è qui che entra in gioco la relazione con Amazon Business.

Un procurement semplice

Olga Urbani è la CEO di Urbani Tartufi, sesta generazione della famiglia a guida dell’azienda. Cavaliere del Lavoro e imprenditrice di successo, ma dalla grande schiettezza, è una fonte inesauribile di aneddoti. Perché Urbani Tartufi dalle sue 14 sedi in tutto il mondo ha venduto a chiunque i suoi prodotti. Dai Presidenti americani alle star del cinema, le prelibatezze delle nostre terre hanno deliziato tantissimi palati.

L’azienda ha una storia affascinante da 170 anni. Ma affronta le sfide che tantissime altre realtà economiche nel nostro Paese devono affrontare. Per esempio, l’approvvigionamento di prodotti di vario tipo, dalla cancellaria per gli uffici agli smartphone aziendali. Con un problema ulteriore rispetto a tanti altri posti nel nostro Paese: la vallata in cui nascono i tartufi non è proprio semplice da raggiungere.

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La tartufocoltura di TruffleLand

Una richiesta di procurement urgente, dell’ultimo minuto, diventa difficile da soddisfare quando per raggiungere l’azienda bisogna passare in mezzo ai colli umbri. Spesso per procurarsi il necessario dovevano chiedere aiuto ad autisti e trasportatori, che allungavano i viaggi per procurarsi il necessario. Qualcosa che contribuiva a rendere il procurement meno organizzato: l’azienda non aveva un processo strutturato e snello.

Per questo Urbani Tartufi ha scelto di approvvigionarsi per molti prodotti tramite Amazon Business. Olga Urbani ci spiega che la scelta è stata facile: “Io devo sempre viaggiare per lavoro, quindi spesso non riesco a comprare quello che mi serve per casa: Amazon è la mia soluzione per acquisti di ogni tipo. Quindi il passaggio ad adottare Amazon Business per Urbani Tartufi è stato immediato: c’è la stessa semplicità che trovo nella piattaforma consumer”.

Una miglior gestione dell’approvvigionamento

Chiacchierando anche con chi si occupa del procurement in azienda, scopriamo che la semplicità è uno dei fattori che ha fatto propendere per Amazon Business. Ora ci sono solo dodici dipendenti dedicati al procurement, ottimizzando il lavoro. Anche perché non è servito un lungo processo di apprendimento della piattaforma, come capita con altri software: il funzionamento risulta semplice per chi ha già usato Amazon (e chi non l’ha fatto?). Basta selezionare le categorie che si vogliono esplorare, imporre policy chiare e trasparenti, per poi trovare le migliori offerte e gestire l’acquisto in maniera molto flessibile.

Olga Urbani ci spiega che alcuni degli acquisti richiedono la sua approvvazione, in base alle policy impostate dall’azienda sull’account di Amazon Business. “Guardo e approvo con un clic, tutto semplicissimo. Anche perché mi fido molto del mio team” ci spiega.

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Alcune delle tartufaie piantate

Un punto importante per l’azienda riguarda anche la sostenibilità. “Noi piantiamo 200 mila alberi ogni anno, all’ambiente ci teniamo moltissimo. Anche perché siamo innamorati del nostro territorio e vediamo quanto sia delicato” ci spiega Olga Urbani. Per questo utilizzano le funzioni di Guided Buying Sustainability, che permettono a Urbani Tartufi di selezionare i prodotti con minor impatto ambientale.

Il procurement così diventa più ecologico, oltre a essere più semplice da gestire. E poi c’è la questione consegne rapide, da sempre un punto forte di Amazon anche nel suo ramo Business. Urbani spiega: “Non ci aspettavamo di avere delle policy che potessero aiutarci a scegliere da quali fornitori acquistare, seguendo requisiti che soddisfacessero i nostri bisogni in termini di sostenibilità, prezzo e velocità di consegna. È stata una novità molto apprezzata. Senza Amazon Business, non avremmo il tempo o i mezzi per controllare che un fornitore rispetti delle certificazioni di sostenibilità, è molto utile quindi che siano direttamente segnalati sulla piattaforma, in maniera chiara e trasparente”.

Amazon Business e Urbani Tartufi: fra locale e globale

Olga Urbani ci spiega che l’aver scelto Amazon Business semplifica l’approvvigionamento sia a livello che globale che locale. Non solo Urbani Tartufi usa Amazon Business per la propria sede in mezzo ai colli umbri o per quella di Tartufalba Morra in Piemonte, ma anche per quelle di Manhattan, Los Angeles o nelle altre città del mondo. C’è anche la sede vicino a Piazza Cinque Giornate a Milano (che per la nostra dieta risulta pericolosamente vicina).

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Urbani Tartufi ha una proiezione locale e globale al tempo stesso, qualcosa che Amazon Business riesce a supportare. Il General Manager di Amazon Business Gerardo Di Filippo ci spiega che la grande flessibilità è l’arma segreta di questo servizio. “Fra i clienti abbiamo grandi aziende molto strutturate ma anche PMI e professionisti. Alcuni gruppi integrano le API di Amazon Business nei propri sistemi informatici (supportiamo oltre 80 soluzioni), ma soprattutto le aziende più piccole e i professionisti spesso scoprono e utilizzano la piattaforma in autonomia, come un e-commerce B2B. Questo può avvenire perché il procurement tramite Amazon Business risulta semplice quanto quello della nostra piattaforma consumer“.

Di Filippo racconta che la maggior parte delle aziende apprezza soprattutto il fatto che non serva alcuna formazione affinché i dipendenti utilizzino Amazon Business. Qualcosa che Olga Urbani conferma: “è semplicissimo, l’implementazione è stata immediata”.

Di Filippo ci spiega poi che c’è la possibilità di filtrare la selezione dei prodotti per scegliere non solo prodotti sostenibili, ma anche preferire fornitori locali: l’ampia rete di aziende B2B nella piattaforma permette di selezionare non solo in base a comodità e costo, ma anche i propri principi aziendali. Flessibilità e semplicità. E poi efficienza operativa e risparmio di costi e tempestiche, che Urbani Tartufi può sfruttare per continuare la propria tradizione di innovazione. Perché non dovendo più pensare a come procurarsi e farsi consegnare nel cuore dell’Umbria tutti i prodotti di cancelleria, elettronica e non solo di cui ha bisogno, Urbani Tartufi può concentrarsi su quello che conta. Portare sulle tavole di tutto il mondo i migliori tartufi – estivi, invernali, pregiati, uncinati, bianchi. E continuare una tradizione di sei generazioni e più di 170 anni.

Potete approfondire la storia di Urbani Tartufi sul sito ufficiale (e visitare i negozi monomarca e i centri commerciali per acquistare le loro prelibatezze). Invece, trovate qui il sito ufficiale di Amazon Business.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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