CRM sta per Customer Relationship Management e sì, di base è una strategia, ma spesso e volentieri è anche il nome di uno strumento diventato ormai vitale per ogni azienda. Il CRM è infatti progettato per gestire i contatti di clienti e fornitori e può includere al suo interno tantissime altre funzionalità. Il problema? I software e le piattaforme che svolgono questo compito diventano spesso incredibilmente complicate e decisamente poco abbordabili. Questo non fa altro che confondere i dipendenti, allontanarli dal CRM e distruggere così la rete di contatti di un’impresa.
Tutto ciò però non succede con Teamleader, la piattaforma dedicata alle piccole e medie imprese che viene dal Belgio.
Perché scegliere Teamleader?
“Teamleader vuole essere uno strumento semplice – mi racconta Alessandra Castelli, Inside Sales Executive di questa ormai ex-startup – L’idea è quella di evitare la dispersione del lavoro su più strumenti fornendo una piattaforma integrata”.
Sì, perchè Teamleader non è solo un CRM. Accanto a questo modulo standard ne esistono anche altri, ideati per gestire i progetti, i preventivi, la fatturazione e il calendario aziendale. Insomma, a disposizione avete tutto ciò che vi serve per controllare e far crescere la vostra attività.
La piattaforma belga però non è solo molto completa, ma anche estremamente intuitiva. Un’intuitività che affonda le sue radici nell’esperienza del team di sviluppo e nelle sue necessità: “Teamleader nasce come una web agency che si è autosviluppata questo strumento. Ecco perché è semplice: perché l’agenzia che l’ha creato conosceva bene le esigenze finali“.
Ma perché dovreste puntare su questo CRM? “Innanzitutto per migliorare i flussi di comunicazione interni – mi spiega Alessandra – Avendo più persone che lavorano sulla stessa piattaforma non c’è la dispersione o la mancata uguaglianza dei dati a seconda di chi sta lavorando. Le informazioni vengono diffuse in tempo reale e questo è un grandissimo vantaggio sia a livello di comunicazione sia per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro. E poi c’è la questione economica. Invece di pagare diverse sottoscrizioni e altrettanti tecnici IT, qui avete un’unica piattaforma che offre il supporto necessario e che viene aggiornata costantemente.“
Ovviamente tutto questo è possibile grazie all’adozione del cloud. Teamleader infatti non è un software tradizionale, uno di quelli che dovete installare sul server o sulle diverse macchine aziendali. Per utilizzarlo vi basta solo un browser e le vostre credenziali d’accesso. Questo vi consente di usarlo ovunque e in qualsiasi momento ma anche di evitare eventuali costi per la configurazione e la manutenzione della piattaforma.
Insomma, i vantaggi offerti dal CRM nato in Belgio sono davvero tantissimi. Ecco perché sono già oltre 500 le aziende italiane che hanno deciso di adottare Teamleader: “Le imprese con cui abbiamo più successo sono le agenzie creative, di comunicazione e digital perché anche noi un tempo eravamo come loro e quindi si rivedono un po’ in quello che facciamo. Questo include ovviamente agenzie grandi, piccole, strutturate o meno. – mi dice Alessandra Castelli – In generale comunque siamo decisamente più orientati ai servizi che alle attività produttive poiché non abbiamo mai sviluppato delle feature tipiche delle aziende che producono, come ad esempio il magazzino o la gestione dell’inventario, perché non appartengono al nostro DNA. Come combattiamo questa cosa? Puntando all’integrazione con l’ERP (Enterprise Resource Planning)“.
Il futuro di Teamleader
Oggi Teamleader è una piattaforma comoda, versatile e accessibile da qualsiasi device. Uno strumento che offre già un numero assolutamente invidiabile di integrazioni così da permettere alle imprese di appoggiarsi anche a strumenti che hanno imparato ad amare e conoscere. Questo però è solo un primo passo. L’evoluzione di questa strategia – basata sulla connessione tra tool piuttosto che sullo sviluppo di altri moduli – si chiama Integration Fund: “Le esigenze aziendali sono imprevedibili e ogni azienda ha magari delle combinazioni di strumenti che noi comunque non potremmo mai andare a coprire tutte. Ecco perché abbiamo lanciato le integrazioni. All’inizio però le sviluppavamo tutte noi e le mettevano sul marketplace in modo che tutti potessero beneficiarne, quest’anno però abbiamo deciso di cambiare strategia e lanciare questo fondo. Teamleader ha quindi stanziato, a livello europeo, un milione di Euro per la creazione di nuove integrazioni. Sul nostro sito trovate quindi una parte dedicata a raccogliere le varie candidature dove è possibile inviare la propria proposta. Noi ne valutiamo la fattibilità e poi contribuiamo con il finanziamento dell’integrazione. Se poi quest’ultima viene usata da un numero molto ampio di clienti, arriviamo a coprire il 100% del costi”.
Una delle parole chiave, l’avrete capito, è “integrazione“, ma non è l’unica. Il futuro di Teamleader è infatti legato ad altri due elementi: l’applicazione e le fatture elettroniche.
La piattaforma belga è accessibile anche tramite smartphone usando l’omonima app, un’app che verrà potenziata nei prossimi mesi per aderire meglio alle esigenze del mercato e degli utenti: “Al momento è solo un’applicazione consultativa, ma molti clienti la usano parecchio e la considerano uno strumento imprescindibile per il loro lavoro, quindi porteremo sicuramente a casa il feedback che sull’app bisogna veramente mettere la quinta ed investire nel suo sviluppo. Forse, per il modo in cui si sta evolvendo il lavoro adesso, potenziare la app diventa veramente strategico, al pari di potenziare le feature della piattaforma in sé“.
Prima però di dedicarsi alla versione mobile, il team dovrà superare uno grande scoglio: l’obbligo della fatturazione elettronica. “Il nostro modulo della fatturazione subirà una importante rivoluzione, dovremo infatti implementare tutte le feature che consentiranno la gestione della fatturazione elettronica, che diventerà obbligatoria a partire dal prossimo anno. Per farlo abbiamo deciso di puntare su partnership strategiche e sinergie con attori locali esperti in materia. In ogni caso dovremo essere pronti per l’autunno!“.
Finisce così la mia chiacchierata con Alessandra Castelli, ma non la nostra avventura con Teamleader. Ebbene sì, curiosi di vederla all’opera, abbiamo deciso di provare questa piattaforma. Per scoprire com’è, continuate a seguirci, mentre per provare Teamleader non dovete fare altro che recarvi sul sito ufficiale ed iniziare la prova gratuita.
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