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Littler analizza le nuove frontiere del lavoro in Europa: flessibilità, AI e questioni sociali

Rapporto Littler 2023: lavoro, flessibilità, AI

Littler, il più grande studio di diritto del lavoro, ha pubblicato il suo sesto rapporto annuale European Employer Survey Report, rivelando le sfide e le evoluzioni nel mondo del lavoro europeo. Con oltre 800 risposte di HR manager ed imprenditori, l’indagine offre una panoramica dettagliata delle risposte dei datori di lavoro ai mutamenti culturali nella gestione del rapporto di lavoro.

Littler: flessibilità chiave per la gestione del rapporto di lavoro

Dall’indagine emerge che il 58% dei datori di lavoro europei predilige modelli di lavoro ibridi, offrendo così una flessibilità parziale ai dipendenti. Sorprendentemente, l’Italia, pur essendo in prima linea nell’Intelligenza Artificiale (IA), si distingue con solo il 33% dei datori di lavoro che richiede la presenza in ufficio nel 2023. Ciò suggerisce un adattamento ai desideri di flessibilità dei dipendenti, riflettendo un cambiamento culturale significativo.

Il cambio di passo impresso dal lavoro ibrido è ancora la grande sfida sul tavolo. Un tavolo che tra l’altro sta pesantemente soffrendo, in Italia come nel resto d’Europa, per la crisi tra domanda e offerta e per le crescenti difficoltà nella retention dei talenti. Ecco perché ci troviamo sempre più spesso a gestire contratti sui generis, con lavoratori che scelgono di lavorare da altre sedi se non addirittura all’estero, con conseguenti possibili problematiche di ordine fiscale, previdenziale, assicurativo e normativo. L’Italia, che da sempre si connota come fanalino di coda su tante questioni, ha in realtà mostrato in questo contesto anche alcuni spunti di grande lungimiranza, come dimostra l’anticipo giocato in materia di AI

Carlo Majer e Edgardo Ratti, co-Managing Partner di Littler in Italia

Intelligenza artificiale nell’HR: Divisiva ma in aumento

L’adozione dell’IA nelle risorse umane è al centro delle riflessioni, evidenziando differenze di approccio tra chi abbraccia nuove tecnologie e chi rimane ostile. Il 61% dei datori di lavoro europei dichiara di utilizzare strumenti di AI predittiva per almeno una funzione HR, come la formazione personalizzata dei dipendenti, il recruiting e l’assunzione. Inoltre, il 59% ha introdotto l’IA generativa per la creazione di contenuti come job description e materiali di onboarding. Tuttavia, il 39% non utilizza l’AI predittiva nei propri dipartimenti HR, e il 41% non ha ancora sperimentato l’IA generativa. Sorprendentemente, l’Italia mostra una maggiore apertura, con il 76% degli intervistati che utilizza l’AI predittiva e il 78% quella generativa. Francia e Germania risultano invece i paesi meno inclini all’utilizzo dell’AI, rispettivamente con il 56% e il 57%.

Questioni sociali: un nuovo focus

Il 75% delle aziende ha dichiarato di aver trovato almeno in parte impegnativo gestire le aspettative relative alle questioni sociali e culturali poste dai dipendenti, avendo peraltro avvertito notevoli pressioni in tal senso. Le questioni legali relative al luogo di lavoro sono oggetto di maggiore attenzione anche a livello di top management, con il 64% degli intervistati che le vede come aree chiave di attenzione. In particolare, in Italia, il 70% dei partecipanti individua le questioni legali come aspetti critici, evidenziando una maggiore attenzione al contesto normativo.

Il rapporto dell’indagine di Littler approfondisce inoltre altri temi HR che hanno un notevole impatto sulle aziende europee, tra cui la salute mentale, le direttive UE in materia di trasparenza delle retribuzioni, la protezione dei whistleblower e le iniziative ambientali, sociali e di governance (ESG). Presentato nella Littler 2023 European Executive Employer Conference ad Amsterdam, il rapporto delinea un quadro complesso ma ricco di opportunità per le aziende europee, offrendo uno sguardo approfondito sulle sfide e le strategie adottate in un contesto in continua evoluzione.

Per ulteriori informazioni visitate il sito di Littler.

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Elena Mauro

Appassionata di tecnologia con un debole per la cultura giapponese. Condivido la mia vita con due gatti e un fedele cane, in equilibrio tra il mondo digitale e quello reale.

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