Stripe ha condotto una ricerca sui pagamenti online che ha coinvolti 800 siti Web tra i più visitati tra Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Polonia e Paesi Bassi. I risultati evidenziano che il 94% di questi presenta cinque o più errori significativi nelle procedure di pagamento. Tra questi si segnalano il mancato supporto dei Mobile Wallet (come Apple Pay e Google Pay), l’assenza del tastierino numerico per l’inserimento dei numeri di carta quando l’acquisto viene effettuato tramite un dispositivo mobile, a cui si aggiunge il mancato controllo in tempo reale di cifre e date di scadenza.
Ricerca Stripe anche i siti italiani hanno problemi con i pagamenti online
Analizzando i siti italiani di e-commerce il 45% di questi non consente di effettuare il checkout senza registrarsi/in modalità ospite, anche se il 25% permette agli utenti di autenticarsi tramite social media e il 22% con il proprio account Google. Troppi il 56% dei siti web che non riconosce in tempo reale il tipo di carta a partire dalle prime cifre del numero, non dando in questo modo la possibilità di adattare i relativi campi di inserimento.
Per via di questi problemi, nell’ultimo anno, il 24% degli utenti italiani ha dichiarato di avere abbandonato oltre la metà dei processi di acquisto online che ha iniziato: La percentuale sale al 35% di quelli che hanno abbandonato un tentativo di acquisto quando la procedura di checkout impiega più di 2 minuti.
I problemi a livello europeo
Alcuni degli errori più comuni a livello europeo sono quelli che creano inutili perdite di tempo per gli utenti:
- il 42% delle aziende ha commesso almeno tre errori durante la formattazione delle informazioni di pagamento o la visualizzazione di messaggi di errore. Questi includono il mancato avviso ai clienti quando viene inserito un numero di carta non valido o quando si prova a pagare con una carta scaduta (costringendo l’utente a ripetere la procedura da capo);
- il 61% non supporta il completamento automatico dell’indirizzo di default e il 9% dei siti analizzati, in più, non supporta nemmeno il riempimento automatico di dati registrati in precedenza.
- il 75% non permette agli acquirenti di salvare le informazioni di pagamento per un uso futuro;
- il 10% dei siti non consente ai clienti di replicare in automatico l’indirizzo di fatturazione anche come indirizzo di spedizione (costringendo all’inserimento di dati identici in due campi differenti).
Molti sono anche i checkout che non sono ottimizzati per dispositivi mobili. Infatti l’89% dei checkout analizzati non supporta Apple Pay e l’85% non è compatibile con Google Pay. Il 20% non supporta il passaggio automatico al tastierino numerico per inserire i numeri della carta sul cellulare.
Alessandro Astone, Country Manager Stripe Italia, ha dichiarato: “Anche i più piccoli difetti in una pagina di pagamento possono creare significative perdite in termini di entrate per i venditori online e anche i siti di eCommerce di maggior successo al mondo faticano a perfezionare le proprie procedure di checkout. Offrire un modulo di pagamento semplice, che presenti le opzioni preferite per ogni singolo consumatore e renda l’intera esperienza Mobile user-friendly, è un processo che richiede molta attenzione e un adattamento continuo”.
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