La diffusione del 5G procede, estendo la rete wireless in tutto il mondo. Ma mentre aziende, governi e privati iniziano a sfruttarne appieno il potenziale, la questione della sostenibilità del 5G non sempre trova spazio al centro delle conversazioni sul tema. Di recente però il team di Forbes ha discusso di quali tecnologie possano rendere più sostenibile il network di nuova generazione con gli esperti del settore. L’AI e i nuovi strumenti per la gestione di rete potrebbero rappresentare una soluzione tecnologica efficace.
Come ottenere la sostenibilità nelle reti 5G
Il rollout del 5G sta rimettendo in dubbio i programmi di sostenibilità di molte aziende di telecomunicazione. Le reti wireless consumano molta energia da sempre. Ma quelle 5G collegheranno fra loro moltissimi utenti e soprattutto un’infinità di dispositivi. La quantità di dati scambianti sulle linee mobile sarà enorme. E anche se il 5G presta più attenzione all’efficienza energetica rispetto al 4G, l’aumento enorme del traffico e della complessità porteranno a consumare molto di più.
GSMA Intelligence stima che l’utente medio condividerà da cinque fino a dieci volte più dati sulle reti 5G rispetto a quelli LTE. E considerano che gli utenti mobile raggiungeranno quasi i 7,5 miliardi di utenti nel 2025, il traffico dei dati sarà davvero enorme. Anche senza considerare le connessioni “macchina-macchina”.
Alcune capacità di gestione energetica sono già incluse negli standard 3GPP del 5G. Ma non abbastanza per risolvere il problema.
L’impatto dell’intelligenza artificiale
Controllare la gestione dell’energia e l’impatto ambientale deve andare di pari passo al rispetto degli accordi sul livello di servizio degli operatori. Soprattutto quando si parla di connessioni industriali e per le aziende in generale, un calo nei servizi potrebbe avere un costo troppo elevato.
Utilizzare la predizione tramite l’intelligenza artificiale permette agli operatori di prevedere il traffico e aggiustare automaticamente la quantità di energia erogata. Reti che si governano da sole, ottimizzando le performance e minimizzando le emissioni.
Secondo le più recenti stime, la gestione con l’AI potrebbe ridurre il consumo dell’energia (e quindi anche i costi) dal 20 al 30%, senza nessun impatto negativo sulle prestazioni. Altre valutazioni riportano risparmi da due fino a cinque volte rispetto a una rete operata su programmi fissi.
5G e sostenibilità: concentrarsi sui RAN
I radio access network (RAN) consumato già oggi fino all’80% del totale di energia. E secondo le previsioni, le stazioni 5G consumeranno almeno il doppio rispetto a quelle del 4G. Quindi non c’è tecnologia migliore su cui gli operatori dovrebbero concentrarsi.
L’intelligenza artificiale può gestire in automatico il traffico sulle stazioni RAN per chiuderne parti e riaprirle in maniera dinamica, bilanciando il consumo in base alle esigenze della rete. Inoltre gli operatori possono decidere quali priorità dare alle connessioni, separandole in base alle esigenze (5G slicing). Quindi può decidere di fornire banda maggiore ai consumatori piuttosto che alle imprese, a un’aerea piuttosto che a un’altra, alle varie applicazioni specifiche.
La velocità non è tutto
Il board di Forbes fa tuttavia notare che, sebbene la tecnologia possa risolvere molti problemi, come spesso capita in ambito economico la differenza la fanno le priorità. Per agevolare la sostenibilità del 5G, reclamare la “rete più veloce” potrebbe diventare impossibile.
Assicurare una velocità assoluta ai clienti rischia di andare a detrimento della sostenibilità. Invece, dopo aver effettuato lo slicing in base alle necessità dei clienti, potrebbe risultare conveniente offrire grande velocità solo dove assolutamente necessario. E trovare dove è necessario diventa più semplice, visto che il 5G integra nativamente le analitiche nel framework (NWDAF).
Questa visibilità in ognuna delle ‘fette’ in cui è divisa la rete permetterà di gestire le diverse esigenze delle diverse clientele in maniera efficiente. In questo modo gli operatori potranno far lavorare in maniera intelligente le proprie stazioni, ottimizzandone il consumo di energia e riducendo le emissioni.
Investire in queste tecnologie e adottare strategie sostenibili non solo diventa importante per l’ambiente e per la reputazione aziendale. L’energia vale un 90% del costo totale della gestione di rete. Investire in tecnologie e capitale umano per ridurre le emissioni potrebbe essere la scelta finanziaria migliore per gli operatori di telecomunicazioni.
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