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Influencer marketing e live shopping, intervista ad Andrea Scotti di Skeepers

Il General Manager Italia ci spiega come “ridare concretezza” al marketing

Le aziende non possono limitarsi a creare grandi prodotti, devono trovare il modo di raggiungere le persone giuste – quelle per cui quel dispositivo o servizio fa la differenza. Bisogna trovare il giusto messaggio da comunicare, ma anche la giusta persona per comunicarlo. Per questo l’influencer marketing sta ritagliandosi un budget crescente per le aziende: abbiamo chiesto ad Andrea Scotti, General Manager Italia di Skeepers, di raccontarci questo mondo.

Influencer marketing e live shopping, raccontati da Andrea Scotti di Skeepers

Gestire le campagne di influencer marketing potrebbe risultare complesso per moltissime aziende. Come trovare influencer in linea con il proprio brand, che raggiungono le persone interessate all’offerta commerciale? Vista la quantità enorme di possibili influencer social da contattare, diventa complicato fare le giuste scelte. O perlomeno, lo è senza un aiuto digitale e smart.

Con sei diverse soluzioni SaaS per ottenere visibilità e notorietà, Skeepers offre un approccio olistico ma modulare al marketing digitale. Il General Manager Italia, Andrea Scotti, ci spiega che: “Skeepers si occupa di ridare concretezza al marketing. Vogliamo che i nostri clienti pensino al risultato, facendosi aiutare dalle nostre soluzioni smart. Abbiamo una piattaforma di influencer marketing, una piattaforma per il live shopping, la gestione delle recensioni e la costumer care”.

Un pacchetto completo che ha un compito preciso, che Scotti sintetizza dicendo: Vogliamo ridare la voce a chi ha fatto esperienza di un prodotto”. Perché secondo il manager, non c’è modo miglior per arrivare a nuovi potenziali clienti.

Skeepers: l’influencer marketing va verso i micro e nano influencer

Mentre discutiamo con Scotti delle possibilità marketing nel mondo dei social network, ci colpisce il fatto che il numero di follower conta relativamente di meno rispetto al passato. Perché bisogna pensare a chi si vuole davvero raggiungere, non alla più larga collaborazione possibile.

Quando nasce una proposta di marketing si parte subito dall’eccellenza, puntando ai macro-influencer: l’origine di queste strategie ha visto dapprima i coinvolgimenti di chi ha milioni di follower. Ma ora assistiamo a un cambio di rotta, soprattutto perché sui social vediamo sempre più che gli utenti sono attratti maggiormente dai micro e nano influencer”.

Andrea-Scotti intervista skeepers influencer marketing-min

Per Scotti, questo è dovuto a una percezione diversa da parte degli utenti social. “Una spunta blu, un macro-influencer, può lanciare un messaggio rivolto a tutti, ma non a me in particolare. Invece, un nano influencer a un engadgement molto maggiore. È una cosa istintiva: siamo più propensi ad ascoltare un messaggio da una persona che abbiamo scelto di seguire, piuttosto che un grande influencer che arriva pressoché a tutti”.

Ma c’è un’altra grande chiave di volta: l’esperienza. “I micro influencer sponsorizzano solo prodotti che hanno utilizzato in maniera diretta, qualcosa di più concreto rispetto a un endorsement dei più grandi influencer”.

Il live shopping, per unire marketing e vendita

Quando chiediamo a Scotti da quali settori arrivino principalmente i clienti che chiedono a Skeepers un aiuto nel gestire l’influencer marketing, lui ci spiega che in realtà ci sono tantissimi verticali che sono interessati. Lavoriamo con tutti, da aziende di caffè ad aziende di software” ci spiega.

Anzi, la possibilità di raggiungere pubblici diversissimi trovando i giusti influencer può anche essere sfruttata in maniera diretta. “Gli influencer possono parlare di prodotti di qualsiasi tipo, anzil’idea è quella di legare questo all’esperienza di acquisto: il live shopping. Quando troviamo un influencer capace di comunicare bene l’esperienza di un prodotto, abbiamo la possibilità di portare direttamente all’acquisto i potenziali clienti.

Scotti ci spiega che il Live Shopping sta prendendo piede rapidamente, soprattutto per il grande tasso di conversione. “I pro sono evidenti: la possibilità di farsi raccontare un prodotto da una persona che ce lo sta facendo vedere, interagendo in tempo reale con noi e rispondendo alle nostre domande, come se fossimo in un negozio con un commesso davvero esperto. Ma abbiamo anche un catalogo pressoché infinito, come succede nell’e-commerce. Questo permette di creare un rapporto umano come nella vendita di persona e comodo come l’online: una vera e propria esperienza “phygital”.

Questo tipo di esperienza può riguardare ogni tipo di azienda: Scotti ci spiega che in ogni verticale e con aziende di ogni dimensione possono arrivare risultati importanti da questo canale di vendita.

L’Influencer Marketing di Skeepers: come capire dove puntare?

Il potenziale dell’Influencer Marketing sembra quindi straripante, soprattutto per raggiungere comunità più di nicchia e instaurare rapporti duraturi con i clienti. Ma come gestire una campagna, quando i possibili micro e nano influencer sono tantissimi?

Skeepers Influencer Marketing

Scotti ci spiega che: “La piattaforma di Skeepers permette di determinare una strategia, partendo dalla definizione dei filtri che voglio mettere per limitare l’audience a quelli che potrebbero essere i propri clienti. Quindi non scegliete l’influencer, ma il pubblico che voi volete raggiungere. Skeepers vi dà poi un elenco fra cui scegliere, fra le altre possibilità della nostra piattaforma all-in-one. Ma l’idea è di mettere l’azienda al centro della decisione: perché nessuno conosce bene la target audience come loro. Ovviamente, restiamo a fianco delle aziende per tutto il percorso”.

Skeepers semplifica così diversi passaggi nella determinazione delle campagne di marketing, permettendo alle aziende di concentrarsi solo su quello che conta davvero: i potenziali clienti che vogliono raggiungere. Ma inoltre tantissimi influncer nel proprio catalogo per aiutarvi a trovare quello giusto per voi.

Scotti, tuttavia, ritiene che la marcia in più dell’azienda sia un’altra. “Noi diamo la massima attenzione al cliente, seguendolo nel tempo e verificando insieme a lui i risultati delle campagne. In questo modo possiamo creare un rapporto diretto con il cliente. E per farlo, dobbiamo essere concreti come vogliamo che il marketing lo sia”.

Scotti ci spiega infatti che, sebbene vendano soprattutto i loro prodotti SaaS, la stragrande maggioranza dei clienti richiede consulenze e un aiuto durante diverse fasi delle campagne. “Non lasciamo mai da soli i clienti, anche durante la fase di analisi della campagna”.

Skeepers, come misurare le campagne di influencer marketing

A proposito di analisi delle campagne, abbiamo chiesto come misurare il successo delle campagne di marketing con gli influencer lanciate con Skeepers. Lui ci spiega che “L’idea del marketing sui social resta la stessa: quella di farsi vedere. Ma non è tanto quanti mi vedono, ma chi mi vede”.

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Sebbene il KPI principale resti sempre il ROI (Return On Investment), Scotti ci spiega che per misurare il successo bisogna “passare attraverso tante metriche diverse. Un post si misura in view, in interazioni, in engagement rate”. Scotti ci spiega che la precisione con cui Skeepers riesce a trovare il giusto influencer permette di avere un ingaggio del pubblico di qualche punto percentuale sopra la media.

I social di oggi e quelli di domani

Quando chiediamo quali sono i migliori social su cui investire oggi – e quali avranno successo nel futuro – Scotti ci spiega che le possibilità sono moltissime. “Ci sono talmente tante piattaforme social nascenti che avere un’idea del futuro di questo mercato risulta difficile. Ma il mercato non è ancora saturo. Invece, se parliamo di quali piattaforme hanno successo oggi, Instagram, TikTok e YouTube sono imprescindibili”.

Ma Scotti ci spiega che “restare dinamici ci piace, quando un cliente è incuriosito da una nuova piattaforma non vediamo l’ora di sperimentare”. Ma al di là delle piattaforme, i dati sembrano indicare un aumento degli acquisti online e al tempo stesso un aumento enorme dei video, che saranno una percentuale sempre maggiore del traffico internet.

Trovare la giusta strategia di influencer marketing per un’azienda potrebbe fare la differenza – e gli strumenti di Skeepers potrebbero aiutarvi in questo percorso. Potete trovare le piattaforme a questo indirizzo.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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