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Sensori e docking station: l’intralogistica del futuro

Grandi novità per il settore logistico

Il futuro dell’intralogistica è silenzioso e praticamente impercettibile. I veicoli a guida automatica scivolano sul pavimento della fabbrica, caricando le stazioni di attracco con la massima precisione, in silenzio. La produzione efficiente, in cui le persone, i macchinari, i trasportatori a pavimento e i sistemi di stoccaggio sono combinati in un sistema intralogistico unificato, non è più solo una visione. È già possibile oggi: TRUMPF offre ai suoi clienti questa soluzione detta “flusso di materiale intelligente”.

Anche l’esperto di sensori Leuze ne fa parte: i suoi sensori contribuiscono al rilevamento della presenza, all’acquisizione dei dati e alla sicurezza.

Un valore aggiunto alle aziende

Le attività che non aggiungono valore alle aziende, come la ricerca di materiali, il trasporto di parti in lamiera, eccetera, rappresentano fino al 40% delle risorse in un’operazione di produzione convenzionale. Un flusso di materiali intelligente migliora le cose. Una rappresentazione digitale dell’impianto di produzione, compresi tutti i componenti e le posizioni di stoccaggio, costituisce la base. Su questa base, l’intero processo produttivo può essere sistematicamente pianificato e controllato.

Raggiungere la docking station in modo affidabile e senza errori

La catena di processo delle lamiere consiste essenzialmente nelle seguenti fasi: punzonatura, taglio,
piegatura e saldatura. Per ognuna di queste fasi, TRUMPF offre i dispositivi appropriati. Ad esempio,
taglierine laser 2D, piegatrici e punzonatrici a battente e sistemi di saldatura laser. Le docking station sono l’elemento che collega tutti i posti di lavoro. Sono una parte fondamentale di un sistema intralogistico intelligente. Inoltre, la stazione di attracco funge anche da luogo di passaggio sicuro e
definito per i veicoli a guida automatica.

Questi veicoli consegnano pallet con o senza materiale alle stazioni di attracco a loro assegnate. Per garantire che i passaggi di consegne avvengano in modo automatico ed efficiente, sono necessarie soluzioni di sensori adeguate. Durante la fase di progettazione, i Sensor People di Leuze hanno fornito assistenza in qualità di consulenti.

Rifornimento automatico delle docking station

Una stazione di attracco funziona così: il carrello elevatore carica una stazione con un pallet vuoto o pieno. Il pallet viene a sua volta collocato su un carrello a rulli che i dipendenti possono tirare fuori dalla docking station per raggiungere, ad esempio, il loro posto di lavoro o la macchina utensile nelle vicinanze. In questo modo, le postazioni possono essere comodamente riforniti dei pezzi necessari.

Un vantaggio importante è la rappresentazione digitale dei processi. Ogni docking station registra
automaticamente i movimenti del materiale quando deposita o preleva un pallet. Questi movimenti vengono inseriti nel sistema di controllo dei trasporti di Oseon utilizzando lo standard di scambio dati OPC UA. La docking station è quindi una fonte di informazioni per i movimenti di materiale in entrata e in uscita.

Tutto catturato dai sensori

I sensori Leuze sono utilizzati per il funzionamento della docking station e per la trasmissione dei dati al
sistema. Una docking station dispone solitamente di tre sensori. Un sensore HT5.1/4X è installato nella parte inferiore della stazione che rileva la presenza di un carrello. Un altro sensore di questo tipo si trova nella parte superiore della stazione di aggancio. Il suo compito è quello di registrare la presenza di pallet. Se viene rilevato un pallet, l’HT5.1/4X avvia l’identificazione del pallet tramite un altro sensore. A questo scopo è installato un DCR202iC. Lo scanner acquisisce i dati dell’ordine e del materiale tramite il codice 2D sul pallet e trasmette i dati al sistema di controllo del trasporto.

Sulla base delle informazioni provenienti dalle docking station, il software Oseon notifica ai dipendenti dell’officina quando e dove l’ordine deve essere recuperato o immagazzinato temporaneamente o se deve essere trasportato in un luogo di lavoro specifico. A tal fine, il sistema si orienta ai dati degli ordini esistenti nel piano di produzione. Da questi, il software Oseon di TRUMPF genera automaticamente i processi di trasporto da A a B e li inoltra ai dipendenti o agli AGV.
Insieme alle stazioni di attracco associate alle postazioni di lavoro, il risultato è un flusso di materiali davvero intelligente.

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Automatizzato, ma flessibile

Per l’intralogistica, questa interazione tra tecnologia dei sensori e software comporta notevoli vantaggi,
spiega Mario Mörk, responsabile del gruppo Software and Process Solutions di TRUMPF. “Grazie al sistema di sensori delle docking station, sappiamo sempre se c’è ancora spazio nel deposito di materiale della postazione di lavoro successiva. In caso affermativo, il software di pianificazione della produzione Oseon provvede a portare il prossimo carico di materiale appropriato alla postazione di lavoro o a generare un ordine di trasporto. L’ordine viene poi trasmesso a una persona con un tablet o a un AGV e viene elaborato secondo una sequenza dinamica”.

L’ordine di completamento dei compiti dipende, ad esempio, dalla priorità degli ordini dei clienti. Grazie ai sensori Leuze, i pallet vengono prenotati o registrati automaticamente sul posto di lavoro, con conseguente risparmio di tempo. Inoltre, è garantito un certo grado di flessibilità perché, se necessario, i dipendenti possono essere inseriti nel processo tramite il sistema.

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Autore

  • Martina Ferri

    Sono laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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