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Come si affronta il rientro al lavoro dopo le vacanze? Ecco 5 spunti utili per gestire il back to work

Francesco Polverari propone una road map per la ripresa delle attività dopo le ferie

La fine dell’estate è ormai alle porte, le vacanze sono concluse ed è arrivato il momento di affrontare il back to work. Tornare al lavoro può essere pesante e causare un forte stress. Per gestire al meglio il rientro e la routine lavorativa Francesco Polverari, docente e coordinatore del master Cineas dedicato alla preparazione dei nuovi manager, ha proposto alcuni spunti utili per riprendere il lavoro dopo le ferie. Polverari ha rivestito per oltre 25 anni incarichi manageriali in multinazionali del settore consulenza, ingegneria ed informatica e attualmente è titolare dello Studio Polverari.

Back to work: come gestirlo con serenità

Tornare al lavoro dopo le vacanze soprattutto considerando il momento storico che stiamo vivendo, può rivelarsi più difficile del previsto. Per arginare il problema e rendere il back to work il più piacevole possibile, potrebbe rivelarsi utile organizzare un piano di rientro. Aiutare il team a focalizzarsi sugli obbiettivi aziendali potrebbe dare la giusta spinta e aiutare i dipendenti ad ricominciare con il piede giusto.

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Questo compito spetta ovviamente ai capi, ai leader delle aziende che devono impegnarsi a basare la loro comunicazione sull’ascolto e sulla comunicazione ispirando i collaboratori generando così un forte senso di appartenenza. Per attuare queste strategie è fondamentale conoscere il contesto in cui ci si muove, conoscere a fondo il proprio team, e facilitare il dialogo e il lavoro di squadra. Solo in questo modo è possibile delineare i giusti obiettivi ed elaborare le migliori strategie. Ecco quindi i 5 spunti di Francesco Polverari per gestire il rientro dalle vacanze in maniera ottimale.

Il rituale della connessione

Ascolto attivo, flessibilità, empatia, capacità di gestire i conflitti, capacità di esporsi ed esprimersi in pubblico sono qualità fondamentali per un leader. Il ritorno dalle vacanze comporta necessariamente cambiamenti, all’interno e all’esterno dell’azienda, anche nelle maglie sociali. Il manager deve saper essere ricettivo, indovinare i mutamenti intervenuti e, soprattutto, essere aperto. A questo scopo potrebbe essere utile creare dei rituali di connessione e incontro, come ad esempio una tavola rotonda all’inizio di ogni settimana ma anche incontri one-to-one con i singoli collaboratori. Questa tattica aiuta a creare una base continuativa per un efficace lavoro di squadra. Creando un senso di appartenenza si incentiva l’impegno, rinforzando un ambiente positivo in cui ciascuno si senta visto e apprezzato.

Empowering, ovvero, liberare il potenziale

Altra qualità fondamentale di un buon leader è quella di saper incoraggiare i propri dipendenti spingendoli ad ottenere il massimo. Il suo compito è fare il tifo per la squadra e responsabilizzarla nel modo giusto. I membri del team conoscendo e condividendo l’obiettivo sanno come procedere insieme, fornendosi supporto, specie in un momento delicato come quello del rientro. Questo tipo di sostegno crea fedeltà e regala ispirazioni. Un buon capo è in grado di confrontarsi con il suo team e ascoltare le idee e i suggerimenti dei suoi collaboratori. Più idee significa più opzione e più opzioni portano a maggiori possibilità di crescta.

Visione e con-divisione: la flessibilità, prima di tutto

La definizione degli obiettivi, come abbiamo già visto, è un momento fondamentale per il team, e permette al manager di misurare progressi e risultati a livello individuale e collettivo. Per aumentare le possibilità di crescita e successo, è bene però che gli obiettivi vengano elaborati in dialogo con tutti i membri del team. In questo modo il lavoro può essere svolto con il massimo di coordinamento ed entusiasmo. Altro aspetto molto importante, insieme alla visione degli obbiettivi e alla condivisione, è la flessibilità. Una volta stabiliti i traguardi da raggiungere infatti, sono necessari momenti di revisione e aggiornamento, sempre da condividere con tutto il team.

Responsabilità, ovvero essere capaci di rispondere in maniera abile

Riprendere la visione d’insieme dopo il rientro, è fondamentale per il manager che deve quindi fare domande, aggiornarsi, mettersi al corrente degli sviluppi e far sapere alla squadra che si è tornati e si è a disposizione. A prescindere dalla dispersione, che durante il periodo estivo può anche essere geografica, del lavoro, è estremamente importante saper rendere conto di quanto è avvenuto. Un buon leader inoltre, deve essere in grado di elaborare delle risposte, anche davanti a situazioni impreviste.

Apprendimento trasformativo

Diverse aziende di successo hanno basato le relazioni aziendali su un apprendimento trasformativo. Essere in grado si affrontare la complessità delle diverse situazioni che si possono presentare lungo il percorso è di primaria importanza. Per chi guida un’azienda, saper affrontare le diverse problematiche è la grande potenzialità delle soft skills, che hanno radici nella migliore filosofia e nelle scienze umane. Se si risale alle ragioni di successo delle aziende incontriamo spesso leader che hanno letto con cura qualche pagina di Aristotele e Platone e che credono fortemente alla tipologia di apprendimento trasformativo che consiste nell’agire su sé stessi, per trasformare il mondo in cui ci si muove.

Per saperne di più su questi temi, è possibile iscriversi al master Management & Leadership skills. Il corso avrà inizio il 23 settembre e avrà una durata complessiva di 90 ore. I termini per le iscrizioni scadono il 16 settembre. Qui il sito ufficiale del Consorzio Cineas per iscriversi.

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Autore

  • Marzia Ramella

    Scrivo di libri, film, tecnologia e cultura. Ho diversi interessi, sono molto curiosa. La mia più grande passione però sono i libri: ho lavorato in biblioteca, poi in diverse case editrici e ora ne scrivo su Orgoglionerd.

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