Oracle e Google hanno annunciato la disponibilità generale di Oracle Database@GoogleCloud, segnando un passo importante per le aziende che utilizzano Oracle Database ma preferiscono gestirlo su Google Cloud. L’accordo amplia le opzioni per le imprese, che ora possono sfruttare i servizi di Google senza rinunciare al database di Oracle, comunemente usato nelle applicazioni aziendali.
Oracle Database su Google Cloud: un nuovo capitolo
L’Oracle Database è ora accessibile direttamente su Google Cloud, iniziando con quattro regioni: U.S. East (Ashburn), U.S. West (Salt Lake City), U.K. South (Londra) e Germania Centrale (Francoforte). Questo lancio rappresenta un significativo miglioramento rispetto all’annuncio preliminare dell’11 giugno, che forniva pochi dettagli. Oracle e Google hanno chiarito che l’espansione ad altre regioni globali, inclusi Nord America, Europa, Medio Oriente, Africa, Asia Pacifico e America Latina, è già pianificata nei prossimi mesi.
L’accordo non è solo un vantaggio per chi utilizza Oracle Database, ma offre anche una maggiore integrazione con altri strumenti di Google Cloud come BigQuery e Looker.
Secondo Amit Zavery, Vicepresidente di Google Cloud, molte aziende utilizzano Oracle Database come backend per le loro applicazioni, ma spesso optano per le soluzioni di Google per l’analisi dei dati. La nuova disponibilità di Oracle Database@GoogleCloud permette ora di operare attraverso un’unica console e interfaccia, semplificando la gestione e l’analisi dei dati.
Latenza e prestazioni: come Oracle affronta la sfida su Google Cloud
Una delle principali sfide dell’integrazione di Oracle Database su Google riguarda la latenza—il ritardo nella trasmissione dei dati che può influenzare le prestazioni delle applicazioni aziendali. Per mitigare questo problema, Oracle e Google hanno scelto di espandere l’infrastruttura fisica di Oracle Cloud Infrastructure (OCI) direttamente nei data center di Google nelle regioni coperte.
Vivek Batta, Vicepresidente di Oracle, ha spiegato che invece di affidarsi a un’interconnessione tra data center separati, Oracle sta implementando parte della sua infrastruttura all’interno dei data center di Google. Questa integrazione fisica riduce la latenza, migliorando le prestazioni delle applicazioni che utilizzano Oracle Database su Google Cloud.
“Passiamo dall’interconnessione, che è un filo lungo, a un filo corto”, ha detto Batta, sottolineando l’importanza di avere una parte della struttura di Oracle direttamente nei data center di Google.
Quali sono i reali vantaggi per le aziende?
La disponibilità di OracleDatabase@GoogleCloud offre alle aziende maggiore flessibilità e più opzioni per la gestione dei dati. Questa integrazione è un passo significativo verso una maggiore interoperabilità tra le piattaforme cloud, consentendo alle imprese di sfruttare il meglio di entrambe le tecnologie senza compromessi.
Con l’espansione pianificata in altre regioni, si prevede un ulteriore aumento dell’adozione di Oracle Database su Google Cloud, offrendo alle imprese nuove opportunità di ottimizzazione delle loro infrastrutture IT.
In conclusione, la partnership tra Oracle e Google rappresenta una mossa strategica per entrambe le aziende e potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase nella gestione dei dati aziendali su cloud. Con la promessa di miglioramenti nelle prestazioni e un’espansione geografica rapida, Oracle Database@GoogleCloud potrebbe diventare un punto di riferimento per molte aziende globali.
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