Il futuro dell’enterprise computing con Nutanix AHV

Nutanix, pioniere nel settore dell’hybrid multicloud computing, ha recentemente svelato una serie di nuove strategie per il deployment del proprio hypervisor AHV, mirate a catalizzare la modernizzazione delle infrastrutture enterprise.

Queste iniziative sono progettate per massimizzare l’utilizzo degli investimenti hardware esistenti e offrire una maggiore flessibilità di implementazione, rispondendo così a una varietà di esigenze relative ai carichi di lavoro e alla gestione dei costi.

“Quando abbiamo appreso che i prezzi per il nostro hypervisor esistente sarebbero più che raddoppiati, abbiamo deciso di spostare tutti i nostri carichi di lavoro, compreso il nostro ambiente mission-critical 24×7, completamente su Nutanix,” ha affermato Andrew Phan, CIO, Treasure Island e Circus Circus Hotel Casino. “Il passaggio a Nutanix è stato uno dei più veloci e senza problemi che abbiamo mai gestito”.

Espansione delle capacità di Deployment di Nutanix AHV

In un’ottica di miglioramento continuo, Nutanix ha introdotto significative innovazioni per il suo server AHV, attualmente in fase di sviluppo, che promettono di semplificare il passaggio dei clienti dall’hypervisor corrente a quello Nutanix. Un’importante collaborazione strategica con Cisco mira a certificare i server blade UCS di Cisco per l’uso con AHV. Ciò permetterà alle imprese di riconfigurare i server già in uso, inclusi i blade server, per supportare l’hypervisor Nutanix.

Questo approccio si avvale della flessibilità dell’architettura Nutanix, che consente di collegare nodi di calcolo dedicati a nodi HCI o di storage. In futuro, Nutanix prevede di estendere la compatibilità di AHV a un’ampia varietà di configurazioni server, sia esistenti che nuove, attraverso collaborazioni con partner OEM nell’ambito del Nutanix Elevate Program.

“I clienti desiderano modernizzare l’infrastruttura per supportare le applicazioni più complesse e per questo motivo stiamo collaborando con Nutanix al fine di consentire l’esecuzione di AHV su un numero maggiore di tipologie di server rispetto al passato, a partire dal portafoglio di server blade e rack di Cisco, tra cui l’avanzato sistema modulare Cisco UCS serie X“, ha dichiarato Jeremy Foster, SVP/GM, Cisco Compute. “I clienti di Cisco e Nutanix godranno così di una scelta più ampia per la modernizzazione dei loro data center”.

“Siamo lieti di collaborare con i nostri partner per espandere la portata di Nutanix AHV ai server di solo calcolo oltre ai tradizionali server per l’iperconvergenza, accelerandone ulteriormente l’adozione da parte dei clienti enterprise per semplificare le operazioni e aumentare la resilienza informatica“, ha aggiunto Thomas Cornely, Senior Vice President of Product Management di Nutanix. “Quest’anno si celebra il 10° anniversario del lancio dell’hypervisor Nutanix AHV, con una continua attenzione all’innovazione per offrire la migliore piattaforma di virtualizzazione e containerizzazione aziendale“.

Riduzione del TCO e supporto alla migrazione

Nutanix mira a facilitare anche il riutilizzo di configurazioni vSAN ReadyNode ampiamente adottate, aiutando i clienti a migrare senza intoppi verso la Nutanix Cloud Infrastructure e l’hypervisor AHV. Questa possibilità di riutilizzare l’hardware server esistente, insieme all’ampliamento delle opzioni hardware dedicate al processing, contribuisce a una significativa riduzione del Total Cost of Ownership (TCO) per le aziende intenzionate a rinnovare le proprie infrastrutture.

Nutanix ha inoltre annunciato nuove funzionalità per rafforzare la protezione dei carichi e dei dati contro gli attacchi informatici. Il tutto garantendo al contempo la massima operatività per le applicazioni critiche in ambienti multi-sito. Tra le novità, spicca il miglioramento della funzione Secure Snapshot. Infatti quest’ultimo ora include un sistema di approvazione multiparte per le operazioni sensibili, come le modifiche agli snapshot, per una difesa più efficace contro i cybercriminali e il ransomware.

Inoltre l’AHV di Nutanix vedrà presto l’introduzione del supporto per il disaster recovery multi-sito. Quest’ultima è una funzionalità che permetterà ai clienti di recuperare più velocemente da eventuali guasti simultanei in più siti. Uno strumento che si rivelerà particolarmente utile in vista dell’entrata in vigore del Digital Operations Resilience Act (DORA) per le istituzioni finanziarie dell’Unione Europea nel 2025. Grazie a questa funzione, sarà possibile gestire sistemi critici di grandi dimensioni sulla Nutanix Cloud Platform, beneficiando di operazioni semplificate e di un modello operativo multicloud ibrido unificato.

Infine, Nutanix ha introdotto la selezione automatica dei cluster in AHV. Un’integrazione che facilita la gestione self-service da parte degli utenti, offrendo un’esperienza simile a quella del cloud in ambienti Nutanix di grandi dimensioni. Questa funzione intelligente distribuisce automaticamente le macchine virtuali (VM) appena create tra i vari cluster, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e semplificando il provisioning self-service delle applicazioni.

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