In occasione della Digital and Green Transition to Value, Huawei Eco-Connect Europe, tenutasi il 28 e 29 ottobre, si è parlato di sostenibilità ed tecnologia. Afke Schaart, Senior Vice President Global Government Affairs Huawei, ha illustrato i progetti di Huawei durante il suo intervento Sustainability & Tech4All at Huawei Europe. Huawei è una società cinese impegnata nella produzione e commercializzazione di apparecchiature per le telecomunicazioni. È stata fondata nel 1987 da Ren Zhengfei e ha il quartier generale a Shenzhen, Guangdong, in Cina. Attualmente fornisce connettività di rete, più di 1.500 reti, in oltre 170 paesi. I suoi servizi sono utilizzati da più di 3 miliardi di persone.
I progetti in materia di sostenibilità e tecnologia di Huawei
Il 28 e 29 ottobre si è tenuto il Digital and Green Transition to Value, Huawei Eco-Connect Europe durante il quale sono stati illustrati i vari progetti di Huawei in ambito di sostenibilità e tecnologia. Afke Schaart, Senior Vice President Global Government Affairs Huawei, ne ha parlato durante il suo intervento Sustainability & Tech4All at Huawei Europe. Huawei ha preso parte a diverse iniziative che incoraggiano le aziende ad adottare politiche sostenibili e nel rispetto della responsabilità sociale d’impresa, come United Nations Global Compact e Broadband Commission for Sustainable Development. L’azienda si è dunque impegnata ad avviare diversi progetti in ambito di sostenibilità in tutto il mondo.
Questo attuando quattro diverse strategie di sostenibilità: Digital Inclusion, Security and Trustworthiness, Environmental Protection e Healthy and Harmonious Ecosystem. Per Huawei è importante non lasciare indietro nessuno. Ed è proprio con questo obbiettivo che l’azienda ha lanciato il progetto Tech4All che si concentra su iniziative di inclusione digitale. La sicurezza informatica e la protezione della privacy rimangono comunque priorità dell’azienda. Huawei inoltre, si impegna a contribuire a un’economia pulita, circolare, efficiente e a basse emissioni di CO2. Questo impegnandosi a ridurre al minimo l’impatto ambientale nella produzione dei sui prodotti e dei suoi servizi. L’obbiettivo è quello di creare un ecosistema sano e armonioso collaborando così per il bene comune insieme ad altre aziende. Attualmente solo metà della popolazione mondiale ha accesso alla tecnologia. La pandemia ha accelerato l’uso delle tecnologie digitali rendendo ancora più importante che nessuno venga lasciato indietro.
Le attività di Tech4All in Italia e Irlanda
I progetti di Tech4All riguardano 4 principali aree tematiche: educazione, ambiente, salute e sviluppo. Questi sono stati realizzati in Italia, Irlanda, Australia, Regno Unito, Grecia e Norvegia. In Italia Huawei sta collaborando con WWF Italia e Rainforest Connection per combattere la caccia illegale in 12 diversi parchi nazionali sparsi per il territorio. Questo mediante un’attività di monitoraggio in tempo reale che, oltre a rilevare eventuali attività illecite, registra e archivia il canto degli uccelli. In questo modo è possibile studiare le attività e le abitudini delle diverse specie che popolano questi parchi per poterle preservare al meglio.
In Irlanda invece, Huawei ha avviato uno progetto che ha come obbiettivo quello di proteggere i cetacei. Le coste del sud dell’Irlanda infatti, costituiscono un habitat ottimale per questi mammiferi: un terzo della popolazione mondiale ha scelto questa zona per vivere. L’aumento del traffico marittimo però, ha messo in pericolo la vita dei cetacei che rischiano di essere travolti dalle navi e che inoltre ha causato un devastante inquinamento acustico. Huawei ha fornito diversi microfoni subacquei autonomi, che registrano i versi dei cetacei in modo da analizzarne il comportamento, monitorare la distribuzione e come l’inquinamento acustico impatta sulle loro vite. Attualmente sono state registrate 25 000 diverse voci distinte.
I progetti in Francia e nel mondo di Tech4All
In Francia Huawei ha avviato il progetto DigiTruck: Empowering Youths with Digital Skills. In collaborazione con Close The Gap, l’azienda si sta impegnando per fornire agli adolescenti competenze digitali. Queste abilità vengono fornite mediante l’aula mobile all’interno del DigiTruck che fornisce accesso a internet e a dispositivi tecnologici come computer e smartphone. Il DigiTruck raggiunge le zone più remote della Francia, così da coinvolgere nel progetto il maggior numero di adolescenti. Un altro progetto che coinvolge i più giovani è SmartBus, dedicato ai ragazzi di età compresa tra 11 e 15 anni. Huawei, insieme a Ins!ght, si impegnana a formare i giovani in ambito di sicurezza online. L’obbiettivo quello renderli cittadini digitali più intelligenti e di aiutarli a comprendere meglio le sfide del mondo online.
Infine Huawei ha lanciato StorySign, un’applicazione disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme, dedicata ai bambini non udenti tra i 3 e i 6 anni. StorySign è la prima applicazione al mondo che utilizzata l’intelligenza artificale per aiutare i bambini non udenti ad imparare a leggere. Per la realizzazione di questa app, lanciata nel 2018, Huawei ha collaborato con 15 associazioni di non udenti. Attualmente sono disponibili 15 diverse lingue dei segni ed è stata utilizzata da più di 50.000 famiglie.
Protezione ambientale: la tecnologia per un pianeta migliore
In materia di tutela ambientale, la sfida più grande del nostro tempo, Huawei ha scelto di agire in 4 diverse direzioni. In primis riducendo le emissioni di CO2, comprese quelle causate dalla produzione dei prodotti, ma anche le emissioni causate dai clienti che li utilizzano e quelle prodotte dai fornitori. L’azienda inoltre, promuove l’energia rinnovabile e contribuisce all’obbiettivo di instaurare un’economia di tipo circolare.
Questo grazie all’utilizzo di materiali rispettosi dell’ambiente e alla riduzione del peso e del volume dei materiali di consumo per l’imballaggio dei prodotti. Infine Huawei collabora con diverse organizzazioni e partner per la protezione ambientale, utilizzando a tale scopo la tecnologia (Intelligenza Artificiale, Big Data, 5G, 6G). La tecnologia ha il potenziale di ridurre le emissioni globali di CO2 del 20% nei prossimi 10 anni. Per ottenere risultati migliori è bene unire le forze, solo in questo modo è possibile ottenere un mondo migliore e più sostenibile.
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