Luca Romano, direttore di Local Area Network ha da poco presentato i risultati della sua ricerca “Ritorni e partenze: i talenti e il Nordest”, in occasione di “Buono e ben fatto: il lavoro che serve a persone e aziende” l’evento lancio di GoodJob! tenutosi negli spazi di UniCredit a Verona il 28 marzo. GoodJob! è la nuova community creata da Blum per connettere talenti, imprese e territori, promuovendo l’incontro tra le competenze richieste dal mercato e quelle espresse dal sistema formativo, con un’attenzione particolare ai profili tecnologici e di alta fascia, strategici nell’ottica della digital transformation del mondo produttivo.
Ritorni e partenze: i talenti e il Nordest
Dallo studio sui talenti in fuga è emerso che il 14,4% dei laureati in informatica e tecnologie ICT nelle università del Nordest trova lavoro all’estero 5 anni dopo l’ottenimento del titolo di studio. Il dato, riferito al 2021, è in crescita rispetto al 2016 quando la quota si fermava al 12,4%, e segnala una maggiore propensione alla mobilità rispetto ad altri lavori. Una tendenza ancora più significativa perché saper scrivere software è una delle competenze di cui più il mercato italiano ha fame. Ingegneri e medici laureati in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige emigrano in misura decisamente minore rispetto agli informatici.
Tra i primi solo il 7%, la metà degli informatici (dato del 2021 a 5 anni dalla laurea) e con un trend in discesa: erano l’8,6% nel 2016. In ambito medico-sanitario-farmaceutico tale quota si abbassa ancora al 2,1% (il 3,3% nel 2016). I nuovi fattori competitivi sono riassunti nell’acronimo AASS: Ambiente, Abitare, Salute, Sapere. Secondo Luca Romano stiamo assistendo a una riterritorializzazione ecologica delle imprese, a una domanda di qualità della vita anche nell’abitare, a una maggiore attenzione alla salute e ai servizi per la cura e a una crescente competizione tra agenzie formative superiori. Sono proprio questi processi a spiegare la crescita potente della domanda di talenti da parte delle imprese.
Londra capitale dei laureati italiani, Belluno capitale degli expat del Nord
Regno Unito, Germania e Francia sono sul podio delle tre destinazioni più gettonate degli italiani all’estero. Ma è Londra la capitale dei qualificati. Lì si concentra il 45% degli italiani residenti in UK, una popolazione in cui i laureati rappresentano ben il 39%, più del doppio della quota di laureati in Italia (solo il 16%). Il 18,2% dei migranti italiani nel Regno Unito è formato da impiegati, il 10,1% lavora nel settore HORECA (ristorazione, bar e alberghi) e al terzo posto si posizionano gli studenti, pari al 9,8%.
Da una prospettiva opposta, Belluno emerge come la provincia del Nord Italia con la più alta percentuale di emigrati: sono 56.965, pari al 28,7% del totale dei residenti (dati Aire 2021). Ogni quattro bellunesi che risiedono nella provincia veneta, ce n’è uno che vive all’estero. Una quota ancor più alta tra i giovani: i bellunesi tra i 18 e i 34 anni iscritti all’Aire al 2021 sono 12.077, il 37,9% dei giovani che vivono nella provincia montana. In generale, i fenomeni migratori di laureati in uscita dalle regioni del Nordest interessano soprattutto la classe 25-39 anni, in particolar modo in Veneto.
Le parole di Luca Romano
“La nuova emigrazione italiana è frutto dell’integrazione dei mercati del lavoro nazionali nel mercato del lavoro europeo e nordamericano. Gli attrattori prima del Covid erano le grandi metropoli globali. Oggi la caccia ai talenti si è strutturalmente modificata perché le economie dei flussi hanno in corso una profonda riorganizzazione spaziale e sociale. Le città e i territori non globali si ricompongono a un livello di medio raggio. È il caso del rapporto di Milano con la Lombardia” ha commentato Luca Romano. Qui la ricerca completa pubblicata su GoodJob!.
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Da non perdere questa settimana su Techbusiness
📈 SAP NOW 2024 l'intelligenza artificiale per il business conquista Milano💸 Come calcolare il ritorno sugli investimenti nell’Intelligenza Artificiale
👨⚖️ Direttiva NIS2 e cybersecurity nelle PMI italiane obblighi e opportunità
🔫 Metà degli attacchi informatici in Italia prende di mira le supply chain
📰 Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!