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Dopo l’oleodotto DarkSide passa a Toshiba con un attacco ransomware

Il gruppo di hacker prende di mira la divisione che produce fotocopiatrici e sistemi di pagamento POS

Nuovo obiettivo colpito dagli hacker del gruppo DarkSide, che prende di mira Toshiba con un attacco ransomware. Dopo aver bloccato l’oleodotto americano di Colonial Pipeline, i cybercriminali hanno ricattato anche la divisione che produce fotocopiatrici e sistemi di pagamento POS.

DarkSide lancia un attacco ransomware contro Toshiba

La filiale francese di Toshiba ha riferito dell’attacco ransomware che li ha colpito. Un malware che ha bloccato una quantità di dati di lavoro che l’azienda definisce esigua. E che l’azienda considera persi: segno che non ha nessuna intenzione di pagare il riscatto richiesto da DarkSide.

Riferisce alle stampa Toshiba: “Dopo aver scoperto il danno, lo abbiamo immediatamente segnalato alle autorità europee. Il gruppo ha inoltre attuato contromisure per fermare i network e i sistemi operanti tra Giappone ed Europa, così come quelli attivi nelle sussidiarie europee, al fine di prevenirne la diffusione durante le manovre necessarie al ripristino”.

L’attacco a Toshiba arriva solo pochi giorni dopo quello a Colonial Pipeline, di portata ben più traumatica per il sistema economico americano. Infatti in quel caso il blocco dei dati ha portato a ritardi consistenti nell’approvvigionamento di carburante per mezzi su ruote e velivoli. L’attacco era avvenuto il 7 maggio, anche se la vicenda ha raggiunto la stampa solo un giorno dopo.

Sembra invece che il pronto intervento di Toshiba abbia limitato i danni al minimo. Nonostante questo, sono 740 i gigabyte di dati personali e informazioni riservate bloccate dal ransomware di DarkSide. Un attacco che ha colpito cinque filiali europee dell’azienda.

Se l’entità del danno resta da vedere, la posizione decisa di Toshiba ha perlomeno evitato che il gruppo hacker guadagnasse denaro. Tuttavia è una conferma dell’attività continua di questo gruppo, una vera minaccia per la sicurezza informatica internazionale. Vi terremo informati sugli sviluppi di questa vicenda.

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Source
Il Sole 24 Ore

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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