Il costo medio totale di un attacco alla cybersecurity nel settore sanitario è aumentato del 13% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi 5 milioni di dollari. Questo è quanto emerge dal secondo rapporto annuale pubblicato da Proofpoint, Inc., azienda leader nel campo della cybersecurity e della compliance, e dal Ponemon Institute, un’autorevole organizzazione di ricerca sulla sicurezza informatica.
Cybersecurity nel settore sanitario: statistiche allarmanti
La ricerca, intitolata “Cyber Insecurity in Healthcare: The Cost and Impact on Patient Safety and Care 2023,” ha coinvolto l’88% delle aziende sanitarie intervistate, che hanno subito una media di 40 attacchi informatici nell’ultimo anno. Questi attacchi hanno comportato un costo medio totale di 4,99 milioni di dollari per ciascuna azienda, segnando un incremento significativo rispetto all’anno precedente.
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Impatto negativo sull’assistenza ai pazienti
Tra le aziende colpite dai quattro tipi di attacchi più comuni come compromissione cloud, ransomware, attacchi alla supply chain e compromissione della posta elettronica aziendale (BEC) – il 66% ha dovuto affrontare interruzioni nell’assistenza ai pazienti. Di conseguenza, il 57% ha segnalato ritardi nelle procedure ed esami medici, il 50% ha registrato un aumento delle complicazioni nei trattamenti medici, e il 23% ha registrato un aumento del tasso di mortalità dei pazienti.
Attacchi critici alla Cybersecurity nel settore sanitario
Il rapporto ha coinvolto 653 professionisti IT e di sicurezza sanitaria ed ha rivelato che gli attacchi alla supply chain rappresentano la minaccia più significativa per l’assistenza ai pazienti. Il 64% delle aziende ha subìto attacchi alla supply chain negli ultimi due anni, e il 77% di esse ha riscontrato interruzioni nell’assistenza ai pazienti.
Inoltre, gli attacchi BEC sono stati identificati come i più probabili a causare ritardi nelle procedure (71%), un aumento delle complicazioni nei processi medici (56%) e un prolungamento delle degenze (55%).
Il report mette in evidenza la necessità di un miglioramento delle misure di sicurezza informatica nel settore sanitario, poiché il 58% degli intervistati ha citato la mancanza di competenze come una sfida alla cybersecurity, e il 50% ha indicato la carenza di personale come una preoccupazione crescente.
Proteggere i pazienti dalle minacce informatiche
In conclusione, il settore sanitario è vulnerabile agli attacchi informatici, con un impatto diretto sulla sicurezza e sulla salute dei pazienti. Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia costante e richiedono un maggiore impegno da parte delle organizzazioni sanitarie per proteggere i pazienti dai danni fisici causati da questi attacchi.
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito di Proofpoint.
- Pierguido Iezzi (Autore)
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